Cosa ha detto la crono di ieri? Ce lo spiega Adriano Malori

09.06.2022
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Ieri è andata in scena la cronometro individuale al Delfinato e a vincerla, come sappiamo, è stato Filippo Ganna. Ancora una volta una super prova per l’iridato in carica. Una prova che Adriano Malori ha seguito con passione e l’attenzione tecnica che lo contraddistingue.

E questa sua attenzione l’ex tricolore a crono l’ha messa a nostra disposizione. Il duello con Wout Van Aert è stato entusiasmante. Ma sul piatto non c’è stato solo quello…

Malori, ha vinto per tre volte il titolo nazionale a crono elite. Oggi dirige il suo centro di preparazione 58×11
Malori, ha vinto per tre volte il titolo nazionale a crono elite. Oggi dirige il suo centro di preparazione 58×11
Adriano, partiamo proprio da qui. Ganna contro Van Aert…

Sicuramente Pippo è già in forma Tour. E’ stato perfetto. Mentre Van Aert ha qualche problema di gestione dello sforzo. Ieri ha perso come al mondiale. E’ partito molto forte, 10” di vantaggio. Poi ha mollato passando a 10” di ritardo e poi ha ripreso a spingere chiudendo a 2” da Ganna. Questo è sintomo di due cose.

Quali?

Che è partito troppo forte ed è stato costretto a calare. Oppure che dalla macchina, dove vedono in tempo reale i suoi wattaggi, gli hanno detto di calare. In ogni caso questa gestione non va bene per una crono. Serve più regolarità. 

Come te lo spieghi?

Un po’ credo faccia parte delle sue caratteristiche. Alla fine Wout viene dal ciclocross, vince le volate, quindi è e tende ad essere molto esplosivo. Tra il riscaldamento e l’adrenalina prima di una prova simile ci sta che gli “scappi la gamba” nelle prime fasi e che si ritrovi subito fuori soglia.

Van Aert, secondo ieri è leader della generale e della classifica a punti. La maglia verde è l’obiettivo del Tour
Van Aert, secondo ieri è leader della generale e della classifica a punti. La maglia verde è l’obiettivo del Tour
Ieri però si diceva che il vento fosse cambiato nel lasso di tempo tra la prova di Ganna e quella di Van Aert. Per il belga era più forte, sia a favore che contro a seconda di come girava il percorso…

Sì, il vento può anche aver inciso un po’, però è stato l’unico atleta che ha avuto uno sbalzo così ampio. Altri hanno avuto trend più regolari. Se migliorasse l’aspetto della gestione delle crono ne vincerebbe di più. Ne ha vinte anche nelle corse a tappe, come lo scorso anno al Tour, ma quando poi ti trovi specialisti come Ganna non basta più. Serve una gestione migliore.

Il fatto che l’avversario sia proprio Ganna, che lo ha già battuto più volte ai mondiali, può incidere a livello psicologico? 

Non credo. Uno come Van Aert che vince a crono, nel cross, che in volata batte Cavendish non ha paura di nessuno. Anche in salita è stato più forte di Roglic alla Parigi-Nizza. Semmai è il contrario, con avversari così grandi è ancora più motivato.

Hai parlato di Roglic: come lo hai visto pedalare? E secondo te questa cosa del ginocchio che ancora gli fa male è vera?

Per me è un po’ di pretattica. Roglic, a parte la Vuelta 2021, ha sempre avuto un calo nella terza settimana di un grande Giro, e se andiamo a vedere ha ridotto progressivamente le gare di avvicinamento ai grandi Giri. Quest’anno ne ha fatte pochissime. Per me ha fatto la scelta di arrivare fresco al Tour. E vista la sua età (32 anni, ndr) sa che è l’ultima chance contro Pogacar. Avrà ragionato: “tutto o niente”. Ieri tutto sommato è andato bene, però a volte era agile, altre duro, non è ancora al top e poi la sua gamba non mi sembra ancora definita. Primoz sa che va in condizione con poco e sta sfruttando questo Delfinato proprio per essere al meglio per il Tour.

Per Malori, Roglic non ha ancora una gamba definita. La sua condizione è in crescita
Per Malori, Roglic non ha ancora una gamba definita. La sua condizione è in crescita
Però uno che ha fatto tanta altura come può non avere la gamba definita? Vuoi dire che si è volutamente allenato poco?

Dipende dal livello da cui si parte. Magari dopo i Baschi ha fatto due settimane senza bici. Sono ipotesi, chiaramente. In più non dimentichiamo che se non dovesse andare bene al Tour, avrebbe il “Piano B”, la Vuelta, dove arriverebbe più fresco. A naso, dico che questo è l’anno buono per lui. Roglic mi piace: è uno che ha preso tante botte, è caduto e si è sempre rialzato.

Mattia Cattaneo. Ma quanto è stato bravo?

Sono contentissimo per Mattia! Fece il primo anno da pro’ in squadra con me e si vedeva che aveva delle doti stratosferiche. Ma non è mai riuscito ad esprimerle perché fisicamente era indietro. Negli ultimi anni invece è si è formato. Adesso ha messo su i muscoli necessari. Anche se è un classe 1990, per me ha ancora 4-5 anni buoni. Se fossi un Lefevere lo farei preparare per bene per una corsa a tappe tipo i Baschi o la Parigi-Nizza, dove c’è sempre una crono, per fargli fare la classifica.

Mattia Cattaneo ieri ha concluso la sua crono in quarta posizione a 39″ da Ganna. Adesso è secondo nella generale a 53″ da Van Aert
Mattia Cattaneo ieri ha concluso la sua crono in quarta posizione a 39″ da Ganna. Ora è secondo nella generale a 53″ da Van Aert
Adriano, c’è qualcuno che ti ha colpito?

Etan Hayter – risponde secco Malori – anche lui è di quelli che vince in volata, tiene in salita, va forte a crono. Ieri ha messo dietro fior di specialisti.

Qualche tempo fa chiedemmo a Cioni se fosse anche per le corse a tappe in futuro… 

Il problema per me è la componente mentale. Se parti per un grande Giro da gregario o per vincere qualche tappa è più rilassante, se invece ogni giorno devi lottare perché non puoi perdere 2” neanche dopo una curva è un altro conto. Ricordate cosa si diceva di Ganna dopo la sua vittoria a Camigliatello? Tutti a dire che doveva provare a puntare sulle corse a tappe. Quindi sarebbe dovuto dimagrire. Ma il rischio di snaturarsi è troppo alto per fare un 5°-6° al Giro e poi non vincere più neanche una crono o una corsa. E questo nel ciclismo di oggi non te lo puoi più permettere. E dico una cosa brutale.

Cosa? 

Nei grandi Giri finché c’è Pogacar si lotta per il secondo posto.

Gaudu in azione contro il tempo. Secondo Malori il francese e la sua squadra devono lavorare molto (e diversamente)
Gaudu in azione contro il tempo. Secondo Malori il francese e la sua squadra devono lavorare molto (e diversamente)
Adriano, passiamo invece a chi non ha brillato. Ci verrebbe da dire Gaudu

Esatto. Quando l’ho visto con quella posizione ho avuto un colpo al cuore! Non solo la posizione. Aveva un ritmo di pedalata non redditizio. Inguardabile. E sinceramente non capisco questa impostazione. In Groupama-Fdj hanno Kung che a mio avviso ha la posizione migliore di tutti, anche di Ganna, quindi le strutture e le conoscenze per lavorare bene ce le avrebbero. Non so se sia una loro scuola di pensiero. Sinceramente non riesco a capire.

Dai, noi ci godiamo Ganna!

Ieri era stabile, spingeva. Per come era composto era una macchina da guerra. Nella prima tappa del Tour si lotterà per il secondo posto. Anzi per il terzo, al secondo metto Van Aert. E poi è una crono corta, “stile inseguimento”. Se Pippo starà così non ce ne sarà per nessuno.