Maglie, tappe, premi, le crono del Giro, Camigliatello e Imola: quest’anno Filippo Ganna non si ferma più e fa incetta di tutto quello che trova sulla sua strada o in pista. Ieri pomeriggio, il ventiquattrenne della Ineos Grenadiers ha ricevuto virtualmente (in attesa della cerimonia “reale” nella primavera del 2021) anche il premio di atleta piemontese dell’anno 2020 dal gruppo dei giornalisti sportivi dell’Ussi subalpina. Rientrato in Italia dopo il ritiro alle Canarie, il campione verbanese è tornato sulla stagione magica che l’ha visto tingersi d’iride e di rosa, oltre a contribuire da gregario alla conquista del Giro d’Italia da parte del compagno Tao Geoghegan Hart.
Una fuga magica
Tra i tanti successi ottenuti, quello scelto da Filippo però, ha un sapore speciale: «La vittoria più bella per me è stata quella di Camigliatello Silano, perché è stata la prima gara in linea che ho conquistato in carriera». Con buona pace dell’iride. Certo, a casa ne aveva già tre di maglie con quelle belle strisce, tutte arrivate dalle rassegne in pista, ma vestirne altre due ha sempre un fascino speciale, dato che trasudano storia.
«Ovviamente, non sputo sopra alle due maglie di campione del mondo conquistate quest’anno che, da atleta piemontese, mi hanno avvicinato a un mito come Fausto Coppi – precisa immediatamente Filippo, che nella foto di apertura è proprio lanciato verso il traguardo di Camigliatello – adesso spero di continuare così anche per il 2021, sperando di toglierci altre belle soddisfazioni come queste».
Forte di testa
Il 2020 non poteva proprio andare meglio di così. L’unico neo è stato il Covid-19 in autunno, che l’ha obbligato a saltare gli europei su pista in Bulgaria, ma Filippo preferisce pensare positivo, parola che di questi tempi ormai ha connotati quantomai ambigui.
«A livello sportivo mi do un bel 10 e lode perché più di così non saprei cosa avrei potuto fare. A livello personale, invece, devo ammettere che è stata una stagione davvero dura, perché ho dovuto rinunciare a tanti incontri con la famiglia o con la mia fidanzata. Speriamo di essere forti di testa e di andare avanti così».
Tokyo al top
L’anno che verrà, pandemia permettendo, sarà a cinque cerchi. Le date dei Giochi di Tokyo, slittate di 365 giorni, sono già segnate in rosso sul calendario.
«Sarà di sicuro un appuntamento importante – ha detto – punterò veramente forte sull’Olimpiade di Tokyo, sperando che si possa svolgere con tutti i protocolli di sicurezza. Abbiamo visto che, se si rispettano i parametri con le varie bolle che ci sono state nel ciclismo, nel calcio, nel tennis e nel volley, per esempio, gli eventi sportivi si possono fare senza intoppi. Dovremo essere resilienti e rispettosi delle regole, per riuscire a disputare le manifestazioni nel miglior modo possibile».
E poi si penserà alle medaglie: Pippo ha nelle sue corde sia quella in pista nell’inseguimento a squadre, sia quella su strada nella prova contro il tempo, sulla scia del trionfo di Imola.
Ora: sì, no, forse…
Per il record dell’Ora l’appuntamento è rimandato. O forse no. «Vedremo in futuro. Il 2021 sarà già di per sé abbastanza pieno, per cui al momento non è in programma. Se poi dovesse venire fuori come exploit estemporaneo, lo saprete a fine stagione».
Un altro sogno per il Ganna del futuro sono le classiche. «A me piacciono un po’ tutte. A partire dalla Milano-Sanremo che viene prima, passando poi alla Parigi-Roubaix. Vedremo come crescerò e come riuscirò ad approcciarmi a queste competizioni».
I tifosi azzurri già si fregano le mani.