Caro Velo, che aria si respira fra gli azzurri della crono?

15.09.2021
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Nemmeno il tempo di festeggiare l’ottima campagna degli europei di Trento, chiusa con l’oro di Colbrelli ed il primo posto nel medagliere continentale, che la nazionale italiana fa già rotta verso le Fiandre per i mondiali. Per prima partirà la spedizione dei cronomen azzurri, giovedì 16 settembre (domani), dato che la rassegna iridata si aprirà domenica 19 con la crono dei professionisti. Insieme agli azzurri, oltre a Marco Villa, ci sarà Marco Velo.

Il tracciato – piuttosto lineare nella prima parte e più tortuoso nella seconda – partirà da Knokke-Heist (dalla zona del casinò sulla spiaggia del Mare del Nord), transiterà da Damme (dove è posizionato il villaggio ufficiale) ed arriverà nel cuore di Bruges nella piazza di ‘t Zand dopo 43,3 chilometri. Il profilo altimetrico strizza l’occhio a specialisti puri, il dislivello totale è di 78 metri, mentre sono previsti due rilevamenti intermedi dopo 13,8 e 33,3 chilometri. Il primo atleta partirà alle 14,30, l’ultimo alle 16,06.

Sarà Filippo Ganna l’ultimo a prendere il via. E proprio grazie al suo status di campione in carica, l’Italia potrà schierare tre azzurri anziché i tradizionali due. Oltre al verbanese di Vignone ci saranno anche Edoardo Affini e Matteo Sobrero, rispettivamente vice e campione italiano della specialità. Tutti e tre già visti all’opera agli europei di Trento.

Velo è collaboratore di Cassani e Villa per le cronometro. Qui con Ganna e Affini, protagonisti azzurri ai mondiali di Imola 2020
Velo è collaboratore di Cassani e Villa per le cronometro. Qui con Ganna e Affini, protagonisti azzurri ai mondiali di Imola 2020
Marco, finito un evento sotto con un altro. Giusto il tempo di gioire.

Sì, abbiamo dovuto rimandare il tempo di festeggiare a dovere tutte le medaglie degli europei. Dobbiamo concentrarci sulla crono mondiale. Appena arriveremo in Belgio faremo la tradizionale ricognizione del percorso ed inizieremo ad approfondire il tutto.

Come ci arriviamo? Con quali certezze? Iniziamo da Sobrero.

Portiamo corridori che danno garanzie, siamo felici di portarne tre e tutti possono fare molto bene. Matteo è giusto che si misuri con i migliori specialisti in circolazione in una manifestazione importante come il mondiale. E’ campione italiano e fino ad ora ha fatto una buona prima di stagione con un bel quarto posto nella crono di Milano al Giro. Qualche giorno fa nella crono nel Mixed Team Relay è andato forte dando un solido contributo per la medaglia d’oro.

Affini?

Affini è andato fortissimo per tutto l’anno, facendo grandi cronometro. E’ stato molto sfortunato perché ha sempre trovato qualcuno che lo ha superato di poco, però le sue prove contro il tempo al Giro d’Italia (secondo e terzo, ndr), al campionato italiano, al Giro di Danimarca e al Benelux Tour (rispettivamente quarto e secondo, ndr) dimostrano la sua crescita. Senza contare il grande numero da finisseur che fece a Verona dove solo una grande volata di Nizzolo lo ha battuto al fotofinish. Deve credere un po’ di più nelle sue potenzialità e che trovi un po’ più di cattiveria agonistica. Spero per lui che arrivi presto il risultato che merita.

Affini è sulla porta della grande prestazione. Qui agli europei: 6° a 39″ da Kung. Fra gli azzurri, uno dei più concreti
Affini è sulla porta della grande prestazione. Qui agli europei: 6° a 39″ da Kung. Fra gli azzurri, uno dei più concreti
E Ganna?

L’europeo per lui era una tappa di passaggio, seppur importante, per il mondiale. E non dimentichiamoci che Pippo quest’anno ha dovuto lavorare per avere tre picchi di forma, cosa per nulla facile col ciclismo moderno. Giro d’Italia con due vittorie ed un ottimo supporto a Bernal, le Olimpiadi dove ha disputato prima una grande crono in un percorso poco adatto alla sua stazza e poi in pista dove abbiamo visto tutti quello che ha fatto. Infine europei e mondiali.

Qualcuno era deluso dal suo argento continentale. Anche lui secondo te?

Da Pippo tutti si aspettano sempre il grandissimo risultato, ma è giovane e soprattutto umano anche lui. Non è una macchina. Effettivamente dobbiamo risollevarlo un po’ moralmente perché lui vuole sempre fare il massimo, ma sia io che Villa che Cassani a turno gli abbiamo detto che più di così non poteva fare all’europeo. Ha fatto tutto quello che doveva fare, ha dato tutto e a quel punto ci sta perdere per qualche secondo. So che è abbastanza bravo a resettare dopo le sconfitte e concentrarsi immediatamente sul nuovo obiettivo. Sarà così anche in Belgio.

Il loro allenamento di avvicinamento come sarà?

Ganna non dovrà fare nulla di particolare. Ha disputato la prova in linea degli europei perché dopo Tokyo non aveva corso molto ed aveva bisogno di ricreare una base solida. Sobrero e Affini invece faranno ancora qualche lavoro specifico in più, ma saranno differenze minime.

Sobrero sarà ai mondiali da campione italiano: percorso poco adatto, ma utile esperienza
Sobrero sarà ai mondiali da campione italiano: percorso poco adatto, ma utile esperienza
Con l’anno scorso ci vedi dei parallelismi, quanto meno come sensazioni?

Mi verrebbe da dire di no, onestamente. Non c’erano le Olimpiadi, la stagione era ripresa ad agosto ed era stata piuttosto imprevedibile.

Ganna ad una domanda in conferenza stampa dopo la crono degli Europei ha risposto che c’erano quasi tutti i migliori e che in particolare teme Dennis. Ma non ci sarà solo l’australiano.

Esatto, il livello qualitativo di Trento era alto, ma aggiungiamoci pure Van Aert. La sfida sarà molto aperta e molto interessante. Speriamo che sorrida a noi.

Tu che sei stato cronoman e nel ’92 ad Atene hai vinto la cronosquadre mondiale con gli juniores, che consiglio ti senti di dare ai tre ragazzi?

Di partire sereni, con la consapevolezza di aver fatto il massimo per arrivare a questo appuntamento preparati al meglio. Poi solo a fine gara si analizzerà tutto.

Prima di chiudere. Sta per finire il mandato di Cassani, ma non è detto che vengano cambiate tutte le altre figure. Personalmente cosa ti aspetti?

Mi sono trovato molto bene in nazionale in questi anni, abbiamo ottenuto dei risultati. Non nascondo che mi piacerebbe anche un ruolo diverso, magari lavorare con i giovani, ma più semplicemente mi piacerebbe continuare ad essere uno dello staff azzurro. Certo che una vittoria farebbe bene a tutti.