Caro Petilli: cosa ci racconti di questa Intermarché-Wanty?

15.01.2025
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In questo mese di gennaio i pedali girano in tutto il mondo, tra chi correrà al Santos Tour Down Under e chi, invece, vola in Spagna per preparare le corse europee di fine mese. Il gruppo così si divide tra chi già attacca il numero sulla schiena e chi deve ancora attendere un paio di settimane. La voglia di ciclismo però è alta, si respira e riempie i polmoni degli appassionati e dei corridori. Ognuno ha le sue motivazioni, c’è chi vuole riscattare un anno opaco, altri invece vogliono ripetere le imprese della passata stagione, ci sono anche i giovani, desiderosi di ritagliarsi un posto in questo mondo. E poi c’è Simone Petilli, che è arrivato al sesto anno con la maglia della Intermarché-Wanty, diventandone un faro per i giovani e una spalla sulla quale contare. 

«Noi che non correremo in Australia – dice allegro – partiremo per la Spagna a breve. I giorni tra i due ritiri (quello di dicembre e il prossimo, ndr) sono andati bene. Quest’anno ho rincominciato un pochino più tardi a causa di un intervento al piede che dovevo per forza fare. Per questo ho spostato in avanti la pausa di fine stagione e il conseguente inizio di preparazione. Nel 2025 sarò uno dei più vecchi in squadra, non anagraficamente ma faccio parte di uno zoccolo duro che è qui dal 2021 (primo anno in cui la formazione belga è diventata WorldTour, ndr)».

Simone Petilli è alle porte del sesto anno in maglia Intermarché-Wanty (foto cycling media agency)
Simone Petilli è alle porte del sesto anno in maglia Intermarché-Wanty (foto cycling media agency)

Crescita importante

Dal 2021 la Intermarché-Wanty è cresciuta molto, arrivando a conquistare grandi vittorie e tanti successi in gare di spessore. 

«Se pensiamo al cammino del team – continua Petilli – fa abbastanza impressione, in poco tempo siamo arrivati a vincere corse di grande calibro. Nel 2022 abbiamo vinto la Gent-Wevelgem con Girmay, e sempre con lui quest’anno abbiamo colto tre successi di tappa al Tour de France (e la maglia verde, ndr). E’ chiaro che dopo una stagione come quella passata sia doveroso cercare di ripetersi, ma nel ciclismo non c’è nulla di scontato. Ogni stagione il livello si alza e tutto diventa più difficile. L’ultimo obiettivo, per questo 2025, sarà mantenere la licenza WorldTour. Per farlo servirà non finire negli ultimi posti della classifica del triennio».

La sua ultima gara del 2024 è stata la Veneto Classic, il 20 ottobre
La sua ultima gara del 2024 è stata la Veneto Classic, il 20 ottobre
Siete comunque ben posizionati…

Mantenere la licenza era un obiettivo che avevamo fin dal primo anno in cui il triennio è ripartito, dal 2023. Abbiamo fatto due stagioni solide e quindi ora siamo abbastanza sereni. Sarà però importante partire bene e raccogliere il massimo fin dal Tour Down Under per toglierci il pensiero. 

Come hai visto i compagni che ora sono in Australia?

Bene, penso sia una corsa particolarmente adatta ad alcuni di loro. Uno tra i tanti che mi viene in mente è Busatto. Lo conosco da anni, fin da quando era nel devo team nel 2022. Siamo stati spesso compagni di stanza nei vari ritiri. Avevo il compito di insegnargli qualcosa, ma mi è parso fin da subito un ragazzo con una bella testa. 

Secondo Petilli uno dei giovani sul quale l’Intermarché può fare affidamento è Francesco Busatto (foto cycling media agency)
Secondo Petilli uno dei giovani sul quale l’Intermarché può fare affidamento è Francesco Busatto (foto cycling media agency)
Un altro italiano chiamato a fare bene dopo due stagioni un po’ complicate è Rota…

Lui è uno di quelli che è qui dal primo anno che siamo nel WorldTour e penso sia uno dei corridori più forti che abbiamo in rosa. Magari in tanti non se ne accorgono, ma lui è uno di quelli sempre presenti negli ordini d’arrivo. Manca davvero poco affinché arrivi il grande risultato e spero per lui che prima o poi gli capiti la giusta occasione. 

Per te il 2024 che anno è stato?

Uno dei peggiori, non sono contento delle prestazioni fatte. Ho avuto parecchi alti e bassi senza essere mai a un livello ottimo. Il mio ruolo è di dare supporto alla squadra, fare il regista in corsa

Petilli riconosce il valore di Rota, e spera che nella prossima stagione possa trovare l’occasione per affermarsi
Petilli riconosce il valore di Rota, e spera che nella prossima stagione possa trovare l’occasione per affermarsi
Qual è stata la parte più amara della scorsa stagione?

In alcune corse, in particolare in quelle dove avrei potuto fare qualcosa a livello personale. Non sono mai riuscito arrivare pronto al 100 per cento. Era andato tutto liscio fino ad aprile, poi una caduta mi ha messo fuorigioco e ho dovuto saltare il Giro. Da lì mi sono trovato a rincorrere la condizione. Sono andato alla Vuelta, ma non ero al massimo delle mie possibilità. 

Nel 2025 che obiettivi hai?

Mi piacerebbe tornare al Giro e fare buona parte del calendario italiano. In primavera dovrei fare il Trofeo Laigueglia e la Strade Bianche. Mentre a fine stagione dovrei chiudere con le solite corse che ci sono a settembre e ottobre da noi. Da un lato spero di fare due grandi corse a tappe: Giro e Vuelta.

La crescita dell’Intermarché negli ultimi anni è stata costante, nel 2024 è arrivata la maglia verde al Tour con Girmay
La crescita dell’Intermarché negli ultimi anni è stata costante, nel 2024 è arrivata la maglia verde al Tour con Girmay
Non avete una squadra di scalatori, quindi nelle corse a tappe avete più libertà…

In particolare in quelle di tre settimane. Anche se, quando c’è Girmay, la squadra è costruita intorno a lui. Però sì, non curando la classifica generale siamo sempre abbastanza liberi. Alla fine si è visto che fare classifica è un rischio. Da un lato correre contro Pogacar e Vingegaard non è facile. In più basta un inconveniente per veder sfumare tutto il lavoro fatto. Lo abbiamo visto con Meintjes al Tour dello scorso anno e alla Vuelta del 2021. In entrambi i casi una caduta lo ha costretto al ritiro quando era nella top 10. 

Forse cambia qualcosa nelle corse di una settimana?

In realtà no. Ormai il livello è così alto che ci si gioca ogni secondo, anche quelli dei traguardi volanti. Meglio andare per le singole tappe oppure per corse di un giorno. Poi ci sono corridori come Girmay, i quali si sostengono sempre, perché possono vincere ovunque. 

Petilli vorrebbe tornare al Giro, l’ultima volta che lo corse per intero era il 2021 (foto cycling media agency)
Petilli vorrebbe tornare al Giro, l’ultima volta che lo corse per intero era il 2021 (foto cycling media agency)
Quando scoprirai i tuoi impegni?

Nel prossimo ritiro, tra pochi giorni. A dicembre avevamo accennato qualcosa. Vorrei riscattare la stagione, soprattutto nelle gare in cui posso avere maggiore libertà.

Non resta che augurarti buona fortuna, aspettando di incontrarci sulle strade…

Grazie, a presto!