Brambilla, l’esperienza al servizio dei giovani

03.11.2020
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Gianluca Brambilla ha rinnovato il contratto con la Trek-Segafredo. Il corridore lombardo continuerà la sua avventura alla corte di Luca Guercilena per altri due anni. Una notizia che ad occhi attenti non può passare inosservata. Brambilla è un corridore molto importante. Potrà mettere la sua esperienza al servizio dei giovani e di Vincenzo Nibali.

Già pronto a ripartire

Forte del contratto e di un’annata non troppo fortunata, visto anche il ritiro per caduta al Giro, il “Brambi” già pensa alla ripresa.

«La ferita del ginocchio – racconta Gianluca – richiede ancora un po’ di tempo per guarire totalmente, mentre il dolore è quasi passato del tutto. Oggi ho preso la Mtb per fare il giro del quartiere come si suol dire e non ho avuto problemi. Con il team non ci saranno ritiri prima di Natale, però Jusu (Larrazabal, ndr) il preparatore generale del team per via telematica ci ha già dato le dritte. Dobbiamo scaricare totalmente per tre settimane. Io riprenderò a metà mese: camminate, parecchia palestra, Mtb. Mentre per la bici ci sarà più tempo. Alla fine senza trasferte fuori Continente le corse dovrebbero partire un po’ più tardi».

Brambilla ha dovuto lasciare il Giro per un problema al ginocchio
Brambilla ha lasciato il Giro per un problema al ginocchio

L’accordo è arrivato durante il Giro. Brambilla ha parlato direttamente con il manager Guercilena. 

«Il mio rinnovo è una scelta separata dal discorso di Vincenzo, anche se chiaramente gli darò una mano. Io ero alla Trek già da tre anni, mentre lui è arrivato questa stagione. Sto bene qui. La squadra vede in me anche una figura di esperienza da affiancare ai giovani. E’ un gruppo serio, affidabile. Pensate che in una stagione in cui molti stipendi sono stati ridotti, da noi tutto è filato liscio e non solo. La squadra ha confermato per un altro anno coloro che erano in scadenza proprio per evitare di lasciarli a piedi».

Esperienza per tutti

Certo che Brambilla sarà al supporto dello Squalo, ma potrà avere anche le sue possibilità.

«Alla Tirreno ero la spalla di Nibali. Poi lui era un po’ indietro e la squadra mi ha dato spazio. Al Giro dovevo essere io l’ultimo uomo con Giulio Ciccone fuori forma. C’è dispiacere perché se tutti fossimo stati al top saremmo stati una bella corazzata. Forse con tutti quei ritiri anche Vince di testa ha pagato un po’».

Però, come detto, il ruolo di Brambilla sarà quello dell’uomo esperto. Il gruppo degli italiani in Trek-Segafredo cresce sempre di più. In arrivo c’è Antonio Tiberi, già stagista (mentre Alessandro Fancellu rimarrà per un ano ancora assieme a Ivan Basso). Gianluca probabilmente lo prenderà sotto la sua ala, come ha fece con Giulio Ciccone e più recentemente con Nicola Conci.

«Antonio è davvero forte. L’anno scorso da juniores è venuto al ritiro in Sicilia e faceva la distanza con noi. Lo guardavo e mi chiedevo come potesse reggere. Per me alla sua età sarebbe stato impossibile. Invece non solo stava con noi, ma ci ha anche riportato “a casa”!

«Cicco, neanche lo considero più un giovane. Lui è il futuro. A volte gli dico di stare più tranquillo. E’ esuberante, ma è fatto così…

«Conci – conclude Brambilla – ha un gran motore, ma anche qualcosa da mettere a posto, per questo lo bacchetto di più. Per certe cose sembra un professionista da 10 anni e per altre neanche uno junior».

Insomma, Gianluca ne avrà di lavoro per i prossimi anni!