Bennati, il punto sui mondiali, con carte e… video alla mano

07.04.2022
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Bennati masticava e rimasticava da giorni il percorso dei mondiali di Wollongong, maledicendo la cattiva sorte che in questo scorcio di primavera ci ha privato, speriamo provvisoriamente, di Colbrelli che in Australia ci starebbe come il cacio sui maccheroni. Ha studiato le cartine. Ha visto e rivisto un video girato per la Federazione australiana da Mark Renshaw, ultimo uomo di Cavendish che vive da quelle parti. E per giugno è allo studio il progetto di volare in Australia per toccare con mano.

Intanto però cerchiamo di capire con lui di cosa si tratti. Anche perché nel frattempo, dopo raffiche di illazioni andate avanti per tutto l’inverno circa l’effettiva durezza del percorso su strada, se fosse per velocisti oppure no, i dati ufficiali parlano di 266,9 chilometri e dislivello di 3.945 metri: non una Liegi, ma in ogni caso una signora classica. Si corre il 25 settembre, partenza da Helensburg, arrivo a Wollongong in Marina Drive.

«Dal video si capisce molto – spiega l’aretino, in procinto di partire per il Giro di Sicilia – poi ho visto le carte e sono in contatto con qualcuno laggiù. Quando a giugno andremo a Wollongong principalmente per trovare gli alberghi e definire la logistica, non mi dispiacerebbe portare la bici o chiedere di averne una. Giusto per togliermi gli ultimi dubbi. Con tutti gli strumenti oggi a nostra disposizione, un’idea delle strade me la sono già fatta».

Il dislivello c’è ed è importante…

Dislivello e chilometri. Se fa la differenza il Poggio dopo quasi 300 chilometri e nemmeno 2.000 metri di dislivello, magari anche lo strappo del circuito potrà far male. Comunque si comincia con un tratto in linea di 26 chilometri. Poi c’è il circuito del Mount Keira che ne misura 34, con la salita che arriva fino a quota 473 metri. E alla fine ci sono 12 giri da 17,5 chilometri nel vero circuito. Lo strappo di Mount Pleasant ha la pendenza media del 7,7 per cento e massima del 14. Il succo è che non è durissimo, ma non è nemmeno un percorso per velocisti. Certo, se pensiamo a Van Aert e Van der Poel, per loro va bene, ma sfido a definirli velocisti. In casa Australia, vedo più Matthews che Caleb Ewan, per intenderci.

Sembra però più esigente di quanto si pensasse.

Su questi mondiali ci sono state varie interpretazioni con il passare dei mesi. Sicuramente, andrebbe benissimo per Colbrelli, ma Sonny che sentivo prima e continuo a sentire anche adesso, ha solo bisogno di recuperare. Dalla salita all’arrivo ci sono 8 chilometri che tendono a scendere. Se i più forti fanno un’azione importante all’ultimo giro, sarà difficile chiudere. Escluderei invece l’azione solitaria, a meno che chi parte non sia in grado di esprimere i numeri di Ganna dalla cima dello strappo fino al traguardo.

In casa nostra quali nomi vedi?

Ho molta fiducia nei nostri ragazzi. Purtroppo la stagione non è iniziata benissimo a causa di problemi di salute, fra cadute, Covid e altro. Ma ho sempre pensato che non tutti i mali vengano per nuocere e ho fiducia che più avanti nella stagione, quando tutti saranno al meglio, le cose cambieranno. Magari proprio per i mondiali…

Il circuito del Mount Keira di 34,2 km sarà affrontato una sola volta prima di entrare in quello finale
Il circuito del Mount Keira di 34,2 km sarà affrontato una sola volta prima di entrare in quello finale
Guardando la planimetria, si vedono davvero tante curve.

E’ vero, è la prima cosa che ho pensato. Poi guardi il video e ti rendi conto che le strade sono così larghe, che quasi si può girare senza mettere mano ai freni. A meno che con le transenne non decidano di stringere di tanto la strada. Il settore più stretto è proprio la salita, ma è davvero un tratto breve. Poi la discesa è velocissima.

La squadra serve, ma bisogna stare attenti…

Esatto, è uno di quei percorsi in cui avere la squadra forte fa la differenza, ma insieme è facilissimo finirla se la metti a tirare. A ruota si sta benissimo, bisognerà valutare attentamente che tattica seguire. Non credo invece che nel tratto in linea possa esserci un pericolo di vento. Ovviamente andrà capito che stagione ci sarà, ma i corridori ormai sono abituati a correre in ogni condizione e in ogni caso si tratta di una porzione di corsa molto lontana dall’arrivo e neanche troppo lunga.

Il circuito cittadino misura 17,1 chilometri e si affronta per 12 volte
Il circuito cittadino misura 17,1 chilometri e si affronta per 12 volte
Al Bennati corridore sarebbe piaciuto più il percorso di Wollongong oppure quello degli europei che si correranno a Monaco?

L’europeo sarà totalmente piatto. Prima parte ondulata e poi sostanzialmente pianura. Percorso per Cavendish, ammesso che la Gran Bretagna partecipi. In Australia serviranno uomini da classiche, altra corsa. Ci sarà da ragionare bene.