Il 2026 di Boscaro: sempre pistard, un po’ più stradista

Il 2026 di Boscaro: sempre pistard, un po’ più stradista

24.12.2025
5 min
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Sembra quasi assurdo parlare di Davide Boscaro come di un veterano del quartetto, ma ormai il venticinquenne di Saonara è già dallo scorso quadriennio olimpico un punto fermo della nazionale. Ha vissuto la lunga rincorsa verso Parigi al fianco dei titolari, sostituendoli spesso anche in prove internazionali. Poi, quando Milan e Ganna in particolare si sono defilati – almeno temporaneamente – è diventato non solo un punto fermo, ma anche un riferimento per i più giovani, che nel corso del 2025 sono entrati a far parte del gruppo.

Per Boscaro ora arriva un nuovo anno, con qualche novità che non è di poco conto, perché a differenza di suoi compagni dell’Arvedi rimasti insieme nel passaggio alla Solme Olmo, il veneto ha scelto di approdare alla Padovani con precisi intenti che non riguardano solo i velodromi.

Per Boscaro cambio di squadra nel 2026, approdando alla Padovani per fare più attività su strada
Per Boscaro cambio di squadra nel 2026, approdando alla Padovani per fare più attività su strada
Per Boscaro cambio di squadra nel 2026, approdando alla Padovani per fare più attività su strada
Per Boscaro cambio di squadra nel 2026, approdando alla Padovani per fare più attività su strada
Come giudichi la stagione che si è andata a concludere?

Mi sembra si sia conclusa anche abbastanza bene, visto il risultato dei mondiali. Secondo me è un buon punto di partenza, anche perché non è che abbiamo lavorato tantissimo con Dino (Salvoldi, ndr), ma proprio per questo abbiamo dimostrato di poter fare molto bene con i nuovi ragazzi che comunque ci sono. Abbiamo margini importanti. E comunque ne verranno anche altri, penso.

E dal punto di vista personale?

Mi è rimasto il rammarico per l’europeo d’inizio anno, quel quarto posto non mi è andato giù. Poi ho fatto quarto all’europeo dietro derny. Magari sai, almeno una medaglia mi avrebbe addolcito la bocca… In compenso ho fatto una bella stagione su strada, ho corso abbastanza e magari non ho fatto qualche giro a tappe che comunque serve un po’ di più, però ho messo su chilometri. Ottenendo alla fine una vittoria e tanti piazzamenti.

La pista resta la sua attività preminente. Vanta due titoli europei U23, nel quartetto e nell'eliminazione
La pista resta la sua attività preminente. Vanta due titoli europei U23, nel quartetto e nell’eliminazione
La pista resta la sua attività preminente. Vanta due titoli europei U23, nel quartetto e nell'eliminazione
La pista resta la sua attività preminente. Vanta due titoli europei U23, nel quartetto e nell’eliminazione
Quando è nato il contatto con la Padovani?

Verso settembre, prima del mondiale. Loro avevano in mente di fare un bel progetto e negli ultimi due anni sono cresciuti tanto a livello di staff e di materiale. Le loro idee mi hanno pienamente convinto per iniziare il 2026 e guardare verso le Olimpiadi, loro possono darmi quella spinta in più per arrivare al massimo.

L’accordo che tu hai preso con loro privilegia comunque il discorso pista?

Certo, ho messo in chiaro che comunque prima c’è la pista e le Fiamme Azzurre nelle quali milito, quando però avrò il mio tempo per dedicarmi alla strada ci sono per dare il mio contributo alla squadra, ai miei compagni. Credo che gli impegni, rispetto al passato, saranno anche di più, ma a me va bene.

Nel 2025 una vittoria di prestigio su strada, il successo in aprile alla Coppa Ardigo di Pessina Cremonese (foto FB)
Nel 2025 una vittoria di prestigio su strada, il successo in aprile alla Coppa Ardigo di Pessina Cremonese (foto FB)
Nel 2025 una vittoria di prestigio su strada, il successo in aprile alla Coppa Ardigo di Pessina Cremonese (foto FB)
Nel 2025 una vittoria di prestigio su strada, il successo in aprile alla Coppa Ardigo di Pessina Cremonese (foto FB)
La curiosità deriva dal fatto che tu hai scelto una strada diversa rispetto a tanti del tuo gruppo della pista, quelli dell’Arvedi che sono rimasti tutti insieme. Tu ora sei isolato…

In realtà mi piaceva l’idea di stare su una squadra compiuta, con una sua attività su strada e ambizioni di crescita. E’ in questo senso che mi è piaciuta l’idea della Padovani e di quello che avevano in mente di fare, il loro progetto. E poi sono vicino a casa e questo mi aiuta. Le persone che sono dentro mi hanno convinto a sposare la loro causa.

L’impressione è che se la pista resta chiaramente preminente nella tua crescita, andando alla Padovani, un’occhiata al discorso strada la dai in maniera un po’ più importante…

Sì, ma non voglio con questo dire che diventerò uno stradista a tutti gli effetti. Più che altro cerco di lavorare bene su strada perché poi riesco a lavorare bene anche in pista. La mia scelta è dettata da questo motivo, penso che sia proprio quello che mi serve.

Boscaro ormai è parte integrante del quartetto azzurro, una guida anche per i più giovani
Boscaro ormai è parte integrante del quartetto azzurro, una guida anche per i più giovani
Boscaro ormai è parte integrante del quartetto azzurro, una guida anche per i più giovani
Boscaro ormai è parte integrante del quartetto azzurro, una guida anche per i più giovani
Ti hanno già detto che tipo di programma ti faranno fare?

Non so ancora il progetto, il programma, dobbiamo valutare con Salvoldi come impostare la stagione e quindi devo capire anche poi con i ritiri come organizzarmi tra un gruppo e l’altro. Sono stato in ritiro a Montichiari la scorsa settimana, poi ieri abbiamo chiuso il primo stage con la Padovani al Lago di Garda (quello segnato dall’increscioso episodio dell’aggressione a mano armata durante un allenamento, ndr). Per gennaio non so ancora il calendario che cosa mi proporrà. Ci saranno gli europei dal primo al 5 febbraio da preparare. Da lì si valuterà un attimo in base alla mia presenza.

Il veneto milita nelle Fiamme Azzurre per quel che riguarda l'attività su pista
Il veneto milita nelle Fiamme Azzurre per quel che riguarda l’attività su pista
Il veneto milita nelle Fiamme Azzurre per quel che riguarda l'attività su pista
Il veneto milita nelle Fiamme Azzurre per quel che riguarda l’attività su pista
Vi attende una stagione vera e propria rispetto a quella di quest’anno che ha avuto europei, una gara di coppa e mondiali, molto poco. L’anno prossimo sarà più pieno, ci saranno almeno tre gare di Nation Cup…

Sì, esatto, sarà una stagione più impegnativa. Molto dipenderà dalla propria forma, in base a quella Salvoldi deciderà dove impiegarci. Adesso siamo in tanti ragazzi e secondo me darà spazio a tutti per poi tirare le somme in vista dei mondiali.

E’ un anno in più di lavoro con Salvoldi, quindi anche da questo punto di vista inizierete ad avere un certo amalgama sia tra voi ragazzi sia con lui…

Più lavori e più riesci a crescere anche come gruppo. Allenandoti sempre insieme, poi riesci a creare quella spinta in più.