Per Villa buoni riscontri da Adelaide. L’Italia c’è sempre

09.02.2024
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C’è voluto poco, a Marco Villa, per recuperare dal jet lag dopo l’interminabile viaggio di ritorno dall’Australia. Ad Adelaide si è tenuta la prima delle tre prove della Nations Cup e il cittì azzurro della pista, pur costretto a portare una squadra ridotta (oltretutto senza il quartetto delle ragazze) e piuttosto diversa da quella degli europei è tornato con un argento (Viviani nell’omnium) e un bronzo (nel quartetto), ma soprattutto con il taccuino pieno di annotazioni, fondamentali per quello che “è” l’obiettivo, unico e inderogabile: Parigi 2024.

Due podi che hanno molto valore proprio per come sono arrivati: «Direi che è stata una trasferta molto soddisfacente, ma io la valuto insieme agli europei. Due team diversi, ad Apeldoorn non c’erano Ganna e Moro, ad Adelaide Milan e Consonni. Alla fine abbiamo portato a casa molte soddisfazioni, anche se mi aspettavo qualcosa di più da Moro, al quale erano rimaste nelle gambe le fatiche del Tour Down Under. Certamente lavorare con gruppi separati non è il massimo, ma le indicazioni mi saranno utili proprio per quando potremo allenarci tutti insieme».

Villa con i ragazzi del quartetto. A Adelaide c’erano Lamon, Moro, Boscaro, Ganna e Viviani (foto Fci)
Villa con i ragazzi del quartetto. A Adelaide c’erano Lamon, Moro, Boscaro, Ganna e Viviani (foto Fci)
Guardando le gare di Adelaide, soprattutto la finalina con la Nuova Zelanda e la sua rimonta rintuzzata dal finale fantasmagorico di Ganna per oltre 3 giri, la sensazione è che lavorando con quartetti sempre diversi anche la strategia sia da cambiare in base agli uomini…

Non potrebbe essere altrimenti, anche se ad esempio ad Apeldoorn Milan ha svolto il compito di ultimo uomo in maniera egregia. E’ chiaro che in base a ogni componente devo decidere ordine e intensità delle tirate, cambiano gli uomini e cambiano anche quei fattori. Ci adeguiamo in base a chi siamo e ai ruoli. Vorrei sottolineare il contributo di Viviani, inseritosi molto bene in un quartetto da 3’49”, è un altro elemento di valutazione che mi conforta.

Guardando agli altri, la Gran Bretagna ha presentato Tarling per la prima volta in quartetto con altre novità. Che impressione ne hai tratto?

Mi sono piaciuti (e questo, guardando al nostro orticello, non va bene…) visto che hanno vinto. Poi capire Tarling che cosa potrà dare in più è difficile dirlo. Tutte le nazioni hanno problemi di abbondanza: Tarling dove lo metti, come terzo o quarto uomo? Ma lì ci sono Bigham e Hayter, due mostri sacri. Lo piazzi al posto di Vernon o Wood come primo o secondo? Non è una scelta facile. Io guarderò con molta attenzione le scelte che i britannici faranno, ma questo vale anche per la Danimarca.

Il podio dell’inseguimento a squadre. Per Tarling subito una vittoria (foto Cor Chronis)
Il podio dell’inseguimento a squadre. Per Tarling subito una vittoria (foto Cor Chronis)
I danesi sembrano però più stabili nella composizione del team…

Non è così, hanno ben 8 elementi nel gruppo tra cui dovranno scegliere i 5 per Parigi. La lotta è aspra, le scelte difficili e io ne so qualcosa… Non è il numero di nazionabili che fa la differenza. Io comunque non posso che essere contento vedendo che un po’ tutti hanno problemi nel trovare la quadra…

A Hong Kong chi potrai portare?

Lamon e Boscaro (con Villa nella foto di apertura, ndr) restano come asse portante, poi inserirò tutti giovani perché i vari Ganna, Milan, Consonni saranno impegnati per la primavera su strada. Conto di portare Galli e qualche U23 come Giaimi che è già pronto e magari anche Fiorin e Sierra. Io però devo guardare anche alle altre specialità considerando che i costi della trasferta c’imporranno di scegliere solo 5-6 nomi che facciano anche omnium e madison. Ad esempio Sierra non ha i punti Uci per gareggiare, per questo ho chiesto al suo team di lasciarlo libero per una gara in modo che possa andare a prendere i punti in una riunione su pista. Trovando disponibilità da parte dei suoi diesse.

Per Viviani una trasferta molto positiva. Nell’omnium ha perso da Bibic (CAN) pur finendo a pari punti
Per Viviani una trasferta molto positiva. Nell’omnium ha perso da Bibic (CAN) pur finendo a pari punti
Come ti regolerai d’ora in poi?

Partiamo dagli uomini, di Hong Kong abbiamo detto. A Milton in Canada vedremo un po’ come saremo messi nel ranking per la caccia alle primissime posizioni, ma so già che non potremo avere i titolari. Per le donne dopo aver saltato Adelaide porterò ad Hong Kong un gruppo di giovani, con Venturelli, Pellegrini, Vitillo e Fiorin da aggiungere alla Zanardi che sarà il perno del gruppo con la sua esperienza. A Milton invece conto di avere tutte o gran parte delle titolari e quello sarà davvero un bel test anche in ottica olimpica.

Tornando alle gare australiane, che cosa dici di Viviani e della sua prestazione nell’omnium?

Ha un grande valore, perché io conosco Elia ormai da un po’ di anni e so che a inizio stagione fa sempre fatica a trovare brillantezza, invece ad Adelaide ha mostrato qualità altissima per tutto il torneo. E’ entrato determinato e ha mostrato una grande gamba. Confido molto in lui, lo vedo concentrato e con un chiaro obiettivo in mente.

Alzini e Fidanza erano le uniche azzurre nell’endurance e hanno chiuso seste nella madison (foto Cor Chronis)
Alzini e Fidanza erano le uniche azzurre nell’endurance e hanno chiuso seste nella madison (foto Cor Chronis)
Il problema resta la madison…

Il settimo posto finale non mi ha sorpreso, ad Elia erano rimaste nelle gambe le fatiche del giorno prima e Scartezzini non era nella forma migliore. Guardando la gara però noto un particolare emerso anche in prove prevedenti, ossia un maggior rodaggio delle coppie schierate, considerando sempre il gap di esperienza specifica che scontiamo rispetto agli altri.

Dopo gli europei hai detto che l’Italia punterà al podio in tutte le 6 prove endurance di Parigi. Ne sei sempre convinto, proprio considerando l’anello debole della madison?

Ancor di più. Fra le donne con Consonni e Fidanza lo scorso anno senza la caduta potevamo anche vincere l’oro mondiale. Con Balsamo e Guazzini siamo saliti sul podio europeo nelle ultime due edizioni. In campo maschile Consonni e Scartezzini hanno preso medaglia, lo stesso Consonni con Viviani forma una coppia affidabile. Da qui ad agosto abbiamo tutto il tempo per essere più che competitivi…