Se andate a ripercorrere la stagione italiana juniores, troverete spesso negli ordini d’arrivo il nome di Adam Seeman. Il nome vagamente britannico non deve trarre in inganno, stiamo parlando di un corridore della Repubblica Ceca, uno di quelli che ha scelto il nostro Paese per affermarsi ed emergere, per farne il suo trampolino di lancio visto che dal prossimo anno sarà parte del Team Dsm Development, per continuare la sua scalata verso i vertici.
La particolarità della sua stagione è che è riuscito a cogliere molti risultati importanti pur vivendo un anno disgraziato dal punto di vista fisico, diventato ben presto una corsa a ostacoli fra mononucleosi, Covid, conseguenze di quest’ultimo difficili a passare, anche una rovinosa caduta. Eppure non ha mai perso la sua determinazione e forse proprio questo ha solleticato l’attenzione del grande team olandese, che fra il bronzo mondiale junior Van Mechelen e i nostri Milesi e Ursella ha scelto anche lui per crescere.
Come hai iniziato a fare ciclismo?
Avevo 10 anni, ho seguito le orme di mio padre che è stato un buon corridore di mtb, ma a me piace la strada e il ciclocross che pratico d’inverno.
Come sei arrivato in Italia?
Mi venne a cercare Clemente Cavaliere, mi aveva visto all’opera alla Corsa della Pace dov’ero stato secondo nell’ultima tappa. Trasferirmi in Italia è stata la scelta giusta: quando mi contattò ho studiato un po’ l’attività italiana trovando un calendario molto ricco e competitivo, ma a questo va aggiunto che la squadra, la Cps Professional, è molto affiatata e professionale. Ho avuto a disposizione una struttura che mi ha dato il meglio in fatto di bici, preparazione, insomma tutto. Scegliere l’Italia è stata la cosa giusta, lo consiglierei a tutti.
Che cosa ti piace di più e di meno del nostro Paese?
Nella parte positiva ci metto la gente davvero socievole e il clima, tanto sole noi ce lo sogniamo… Dall’altra parte purtroppo i trasporti pubblici, spostarsi è un vero problema.
Quali sono le corse dove ti trovi meglio?
Credo di essere un corridore da classiche. Prediligo le gare di un giorno, anche se ho partecipato a molte prove a tappe soprattutto all’estero. In salita vado bene (lo scorso anno ha vinto la classifica degli scalatori alla Corsa della Pace, ndr), ma me la cavo un po’ dappertutto.
Il tuo Paese ha sempre avuto una buona tradizione, ma non ci sono stati mai tanti talenti fra gli juniores come ora, con te, Novak, Kadlec che troverai al Team Dsm e altri: da che cosa dipende secondo te?
La nostra è una buona generazione, probabilmente possiamo usufruire di strutture e sostegni che chi c’era prima di noi non aveva a disposizione. Abbiamo molti talenti nelle categorie giovanili e stiamo tutti lavorando per emergere. Fino a qualche anno fa, i successi ottenuti da Jaroslav Kuhlavy a livello olimpico e mondiale nella mtb avevano portato la gente a interessarsi maggiormente al ciclismo fuoristrada, ora diciamo che c’è un maggior equilibrio.
Ti dispiace non essere stato convocato per i mondiali, ci speravi?
Dispiaciuto sì, ma sapevo che non sarei stato convocato perché ho avuto troppi problemi fisici nel corso della stagione e soprattutto dell’estate e non sono nelle condizioni ideali per affrontare un impegno di quel livello.
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
Non ho obiettivi specifici per la nuova stagione, quel che mi interessa è adattarmi presto e bene alla nuova categoria. Voglio entrare al meglio nel nuovo team, dove rimarrò due anni.
Cavaliere guarda già avanti
A completamento dell’intervista era giusto sentire anche chi Seeman l’ha portato in Italia, ossia Clemente Cavaliere: «Ogni anno prendiamo almeno uno straniero di valore, da far crescere e che abbia davvero numeri. Noi quei numeri li avevamo visti e Adam non ci ha smentito, pur con tutte le sfortune di questa stagione. E’ un corridore con grandi potenzialità, io sono convinto che verrà fuori alla grande».
Ora Seeman approda in Olanda. E alla CPS Professional chi arriverà?
Stiamo definendo il tutto, ma ne avremo ben 3: due sono ucraini, il terzo dobbiamo ancora deciderlo fra uno slovacco e il campione ceko degli allievi 2° anno, uno che ha vinto tanto nella sua categoria. Un altro campione in erba sta per approdare a Montoro…