Raccani e la Eolo-Kometa: «L’ambiente giusto per crescere»

11.11.2022
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Simone Raccani lo avevamo lasciato durante lo stage con la Quick Step Alpha Vinyl, un’avventura non molto fortunata, visto come è terminata. Il finale di stagione non è stato facile, le conseguenze della caduta alla Vuelta a Burgos si sono fatte sentire. Il veneto classe 2001 l’anno prossimo passerà professionista, correrà tra le fila della Eolo Kometa.

«Dopo 14-15 giorni di vacanza – ci dice dall’altra parte della cornetta Raccani – ho ripreso a fare un po’ di attività. Qualche camminata in montagna, mountain bike e palestra, nulla di che, solo un adattamento». 

L’avventura con la Quick Step per Raccani è durata solamente due tappe della Vuelta a Burgos, alla terza è caduto (foto Instagram)
L’avventura con la Quick Step per Raccani è durata solamente due tappe della Vuelta a Burgos, alla terza è caduto (foto Instagram)
Ti saresti aspettato un’offerta da parte della Quick Step?

Il problema è che con loro ho fatto solamente due giorni di gara: le prime due tappe della Vuelta a Burgos. Poi c’è stata quella maledetta caduta. Ho ripreso ad allenarmi dopo un ventina di giorni ma la condizione non c’era. 

Qual era il progetto iniziale con loro?

Avrebbero voluto farmi correre di più, ovviamente, ma non c’è stato modo. Dopo i tanti giorni fermo non sarebbe stato utile farmi correre in gare di livello superiore vista la condizione non adeguata. 

Il rapporto è finito lì?

No, da parte loro c’era la volontà di rivedermi e di farmi fare ancora qualche corsa. Tuttavia l’unica proposta concreta che mi è arrivata è stata quella di propormi un altro stage il prossimo anno. Questo però avrebbe voluto dire fare un altro anno alla Zalf.

Raccani nel 2021 ha vinto il GP Capodarco, un percorso in costante crescita il suo (foto Scanferla)
Raccani nel 2021 ha vinto il GP Capodarco, un percorso in costante crescita il suo (foto Scanferla)
Non te la sentivi di aspettare?

Ho sempre avuto le idee chiare fin dal mio primo anno da under 23. Volevo fare un bel percorso “completo” con tutti e tre gli anni da under, poi però una volta finiti l’intenzione era quella di passare. 

Ritieni il tuo percorso tra i dilettanti concluso e soddisfacente?

Ho preferito passare, il quarto anno lo vedevo un po’ rischioso, quasi sprecato. Nel senso che i risultati ottenuti tra gli under 23 mi hanno soddisfatto e quindi mi ritenevo pronto per il salto nei professionisti.

E così è arrivata la Eolo Kometa…

In realtà mi avevano già cercato alla fine dello scorso anno. Però io dissi che non me la sentivo di passare professionista subito ed avrei preferito aspettare. Durante questa stagione si sono sentiti spesso con il mio procuratore Luca Mazzanti, e quando è stato il momento di guardare a tutte le proposte ho riconsiderato anche la loro. 

Il rapporto con i compagni è profondo, anche con quelli più grandi, qui ad Acqui Terme con a sinistra Verza (foto Instagram)
Il rapporto con i compagni più grandi è stato importante per crescere, qui con a sinistra Verza (foto Instagram)
Cosa ti ha convinto del loro progetto?

E’ un progetto molto valido, un corridore come me che passa professionista deve fare un periodo di adattamento alla categoria. Avrò la fortuna di fare delle corse importanti, di prima fascia ma anche tante gare a tappe “minori”. L’esperienza non mancherà e mi troverò a gareggiare su terreni ed in Paesi diversi con corridori di ogni nazionalità, sarà un bel banco di prova. 

Con chi hai parlato?

Un po’ con tutti, da Basso ai membri dello staff. Ivan mi ha mostrato la sede, spiegato il progetto, il calendario, i ritiri… Quello che mi ha colpito di più è l’approccio di Basso nei miei confronti. E’ un ottimo dirigente, in più essendo stato un grande campione sa come funzionano certe dinamiche e riesce a capire fino in fondo i corridori. 

In questa stagione ha disputato il Giro della Valle d’Aosta con la maglia della nazionale, arrivando terzo in classifica generale
Nel 2022 ha corso il Giro della Valle d’Aosta con la nazionale, arrivando terzo in classifica generale
Hai già parlato anche con i tuoi futuri compagni di squadra?

Non ancora, però conosco già Piganzoli, anche lui farà parte della professional il prossimo anno. Altri ragazzi, invece, li conosco di vista, come Bevilacqua che è delle mie zone. 

Quando sarà il primo appuntamento?

A metà dicembre, a Oliva, vicino a Valencia, nel resort che ha l’accordo con la squadra.