Pesenti vince ancora e aspetta la chiamata giusta

04.10.2023
5 min
Salva

Quattro vittorie in stagione, più una decina scarsa di top 10. Il 2023 di Thomas Pesenti può essere giustamente considerato più che positivo, ma… Quando arrivi all’età di 23 anni tutto quello che di buono viene fatto è un po’ inficiato dalla constatazione che potrebbe non bastare. E’ un’età che nel ciclismo d’oggi rappresenta una sorta di orologio biologico: arriverà la fatidica chiamata da parte di un team professionistico? Il tempo a disposizione non è più tanto, anzi è quasi finito…

Probabilmente è a questo che si deve una certa ritrosia da parte di Pesenti a parlare con i giornalisti. Eppure ce ne sarebbe da dire, non foss’altro per la bellissima rivalità che si è innestata con Luca Cavallo: non c’è gara dura, con arrivo in salita nella quale i due non si sfidino a duello, con esiti sempre incerti tanto che spesso si danno una mano per andare in fuga, per poi giocarsi tutto nel testa a testa.

Pesenti vittorioso al Giro della Franciacorta. Per lui stagione con 4 vittorie e dieci top 10 (foto Rodella)
Pesenti vittorioso al Giro della Franciacorta. Per lui stagione con 4 vittorie e dieci top 10 (foto Rodella)

Bene il 2023, meglio il 2022

A spiegare la particolare situazione di Pesenti è quindi il suo diesse Roberto Miodini, che più di altri sta seguendo la sua evoluzione e, insieme ai procuratori Fondriest ed Alberati, si sta dando da fare per trovare una strada giusta per farlo ulteriormente evolvere.

«Quella di Thomas è una stagione importante – ammette Miodini pronto però a sorprendere subito dopo – ma quella dello scorso anno lo era stata di più. Erano arrivate meno vittorie, ma in un consesso più alto. Si era piazzato spesso in gare pro’ e per me più che le vittorie valgono le prestazioni in relazione al contesto. Basti pensare che ha fatto una ventina di controlli antidoping, praticamente come un corridore del WorldTour».

Roberto Miodini, il diesse della Beltrami Tsa sta spingendo per far passare Pesenti in un team professional
Roberto Miodini, il diesse della Beltrami Tsa sta spingendo per far passare Pesenti in un team professional
A che cosa si deve questa crescita importante?

Il suo preparatore Giorgi all’inizio dello scorso anno gli chiese un sacrificio: perdere almeno 6 chili, per aumentare i watt per chilo. Pesenti è stato attentissimo a seguire le istruzioni e i risultati si sono visti. Se si guarda alla sua carriera, il suo rendimento è sempre stato buono, ma fungeva un po’ da spalla a gente come Baroncini e Parisini. Ora che ha trovato maggiore libertà e il suo rendimento fisico è cresciuto, gli effetti sono evidenti. Le sue gare le vince di forza, senza lasciare spazi a dubbi.

Come spieghi la sua diffidenza verso il mondo esterno, i giornalisti in particolare?

Qui è bene essere chiari e spiegare. Molti dicono che Thomas ha un carattere chiuso, invece è molto disponibile, c’è però un fatto alla base. Lo scorso anno sembrava tutto pronto per farlo passare all’Androni, Ellena aveva parlato con me ed eravamo tranquilli. Poi si sa che cos’è successo alla squadra e lui ci ha sofferto molto, anche perché da qualche parte era già uscita la notizia del suo passaggio. Le domande dell’ambiente, certi sguardi, tutte cose che gli hanno fatto male. Thomas semplicemente non vuole parlare fin quando non avrà certezza del suo futuro.

Il podio della Coppa Varignana, con ai fianchi Chaussinand (FRA) e il rivale Cavallo (foto Ballandi)
Il podio della Coppa Varignana, con ai fianchi Chaussinand (FRA) e il rivale Cavallo (foto Ballandi)
Ha paura?

Un po’, com’è normale nel ciclismo odierno dove vedi che gli anni passano e temi che quella fatidica telefonata non arrivi. So che sul suo futuro si sta lavorando alacremente, i suoi risultati stanno favorendo un contatto importante, ma finché non c’è nulla di scritto…

Che cosa dici della rivalità con Cavallo?

E’ una delle pagine belle del ciclismo U23 di oggi, ma non è tanto che si mettono d’accordo loro due per fare selezione. La salita è impietosa, una volta come oggi, non puoi barare, è lei che stabilisce le gerarchie e quindi è naturale che salendo i due si ritrovino insieme e soli, sono i più forti. Poi anche Cavallo sa che in uno sprint a due, Thomas è più forte, quindi ognuno gioca le sue carte in base a questo. Sulla sua stagione c’è un aspetto però che non è stato sottolineato…

Quale?

Noi abbiamo cercato di preservarlo e non farlo correre troppo, Pesenti ha fatto 40 giorni di gara, la maggior parte dei quali confrontandosi già con i professionisti. Alla squadra avrebbe fatto comodo farlo correre di più, magari a un livello inferiore per ottenere più vittorie, ma abbiamo ragionato in funzione del suo futuro. Lasciarlo a casa non è stato semplice, ma doveva lavorare con calma, per questo tutte le sue gare sono state di qualità assoluta. Infatti con la Bernocchi ha chiuso la sua stagione di gare fra i pro’, ne restano un paio di categoria.

Nel 2020 Pesenti iniziò bene all’Etoile de Bessèges, ma il covid lo ha stoppato (foto SportParma)
Nel 2020 Pesenti iniziò bene all’Etoile de Bessèges, ma il covid lo ha stoppato (foto SportParma)
Senza fare nomi, hai un identikit del team ideale per lui?

Pesenti ha bisogno di un calendario continuativo ad alto livello, salire quel gradino che noi continental non possiamo garantirgli. Io credo che con le sue caratteristiche, continuando a progredire potrà far bene sia su certe classiche impegnative che nelle brevi corse a tappe. E’ un corridore che copre una vasta gamma di opzioni. Sarebbe un buon pro’ che sa fare il suo mestiere e prendersi soddisfazioni, ma serve che un dirigente illuminato vada al di là della data di nascita e capisca con chi può avere a che fare.

Quali sono i percorsi ideali per lui?

Per me sono quelli delle corse francesi perché è anche abbastanza veloce e su quei tracciati dove c’è sempre selezione si prenderebbe belle soddisfazioni. Negli anni ne ho visti tanti che avevano numeri per emergere, ma non avevano abbastanza grinta, lui ne ha in abbondanza. Ha solo pagato quel paio d’anni legato al Covid dove doveva farsi vedere. E’ arrivato con un po’ di ritardo, non per questo deve pagare un prezzo così alto…