Persico si prende la Colpack sulle spalle per spiccare il volo

25.02.2023
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Con le tre vittorie 2022 ormai in bacheca, fra poche ore a Moniga del Garda (il via alle 12,30), Davide Persico darà i primi colpi di pedale di stagione alla Coppa San Geo, con cui aprirà il quarto anno fra gli under 23. Non cambia nulla oppure cambia tutto. Nonostante sia nato nel 2001 e abbia più vita davanti che alle spalle, il senso di dover dimostrare qualcosa ti si attacca addosso ogni giorno di più. Te lo dicono tutti e alla fine ci credi, in questo ciclismo che cambia pelle e brucia tutto come paglia.

Lo scorso anno qualche offerta è arrivata, ma se vuoi farne un lavoro serio, bisogna che siano serie anche le proposte. E così Davide (con il Team Colpack-Ballan al suo fianco) ha scelto di puntare su se stesso, provando a salire il gradino giusto.

La Milano-Busseto è stata la prima vittoria 2022 di Persico, ottimamente lanciato da Gomez (photors.it)
La Milano-Busseto è stata la prima vittoria 2022 di Persico, ottimamente lanciato da Gomez (photors.it)
Partiamo dalla stagione scorsa, che cosa ti sei portato via?

Pensavo di fare un po’ meglio perché ero partito bene. Poi però non ho fatto il Giro d’Italia che mi aspettavo. Nella prima tappa non sono riuscito a ottenere il risultato che speravo e da quel momento ho preso un periodo di pausa, da cui sono uscito in condizione per il finale di stagione. Nella seconda parte stavo bene, sono migliorato tanto anche in salita e diciamo che mi è servito per iniziare bene la preparazione ed essere ottimista per quest’anno.

Sei riuscito a fare un buon inverno?

Abbiamo fatto un bel ritiro in Spagna in cui sono stato sempre bene, quindi spero di partire a un buon livello come ho sempre fatto negli altri anni. E poi di continuare questo cammino per riuscire a passare professionista.

Hai capito che tipo di corridore puoi diventare?

Non sono uno scalatore, però nei percorsi un po’ mossi posso comunque difendermi bene e poi in volata sono molto veloce. Quindi se riesco a tenere sui percorsi duri e ad arrivare in 30-40, posso dire davvero la mia.

La squadra ha rifinito la preparazione a Calpe. Persico è il primo all’interno (foto Team Colpack-Ballan)
La squadra ha rifinito la preparazione a Calpe. Persico è il primo all’interno (foto Team Colpack-Ballan)
Hai parlato della prima tappa del Giro, sei arrivato 12° con il tuo compagno Gidas Umbri che ha fatto meglio di te.

Sì, esatto. Un po’ anche la squadra, perché eravamo in pochi, eravamo solo cinque e gli altri erano tutti scalatori. Non avevo nessuno che potesse darmi una mano. Poi c’era parecchia confusione, tutti volevano fare lo sprint perché c’era in palio la maglia rosa. Quindi non è stata la giornata che speravo. Venivo da un bel ritiro a Livigno in cui stavo bene. Un sesto posto coi prof alla Adriatica Ionica Race, in cui avevo dimostrato di avere una bella gamba anche in volata e… Niente, da lì poi ho staccato un po’ per riprendere bene nel finale di stagione. Però sì, diciamo che il Giro è stato il punto negativo.

Hai qualche obiettivo in particolare?

E’ ancora fresca la novità che il Giro U23 viene organizzato da RCS, quindi devo far bene lì e poi qualche gara internazionale in Belgio e con la nazionale.

Con tua sorella Silvia c’è un po’ di competizione in casa oppure ognuno fa la sua strada?

Allora, un po’ di competizione magari c’è, però è giusto. E’ uno stimolo in più che ho in famiglia e diciamo che mi aiuta anche a migliorarmi.

Si comincia dalla San Geo e poi?

San Geo, poi in teoria corro a Misano. Marzo è abbastanza pieno. Ho un po’ di gare in Croazia con la squadra e poi due gare in Belgio: la Gand-Wevelgem e la Younger Coast Challenge. 

Ti senti un po’ sulle spalle il peso di essere il più rappresentativo della squadra?

Sì, un po’ sì. Sono al quarto anno, sembrava ieri che ero al primo. Sono passate veloci queste tre stagioni. Un po’ mi sento il peso addosso della squadra, però è anche giusto. Una responsabilità in più ci può stare.