Persico tira le somme: bisogna far quadrare i conti

04.07.2022
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Davide Persico aveva preso di petto gli impegni di questa prima metà di stagione. Dopo la vittoria alla Milano-Busseto ed al Circuito del Porto (agli inizi di maggio, ndr) il morale non poteva che essere alto. Uno dei suoi obiettivi principali era il Giro d’Italia under 23, che però non è andato esattamente come sperava. Al campionato italiano lo abbiamo intercettato e dopo tanti proclami è giusto tirare le prime somme.

Davide Persico al campionato italiano è stato costretto al ritiro dal mal di gambe, gli sforzi del Giro si sono fatti sentire
Davide Persico al campionato italiano è stato costretto al ritiro dal mal di gambe, gli sforzi del Giro si sono fatti sentire

Buona preparazione

Se è vero che la condizione c’era, forse sono mancati i risultati per dare seguito a quanto di buono visto nei primi mesi di questo 2022 così importante per Davide. 

«Uno degli obiettivi di stagione era il Giro e ci sono arrivato ben preparato – racconta il bergamasco – alla prima tappa potevo e volevo fare bene. Purtroppo era anche una delle poche per velocisti ed in più offriva la prima maglia rosa. Insomma, è stata una volata bella caotica e non sono riuscito a ricavarmi lo spazio necessario per sprintare. Anche nella quarta tappa – riprende subito – non è andata come speravo, sono rimasto da solo e senza compagni che mi aiutassero a risalire il gruppo ho fatto solamente ottavo».

La Colpack Ballan è una delle continental under 23 più attrezzate del panorama italiano
La Colpack Ballan è una delle continental under 23 più attrezzate del panorama italiano

Mediterraneo, duro insegnamento

Nella seconda parte del Giro d’Italia under 23 Persico si è messo a disposizione del suo compagno Meris, più adatto a quelli che sono i percorsi mossi. 

«Sono uscito bene dal Giro, o per lo meno pensavo. Forse ho accusato un po’ la fatica (ci dice sulle strade di Carnago dopo il ritiro al campionato italiano di sabato scorso, ndr). Ho avuto mal di gambe per tutta la settimana, l’idea era quella di recuperare bene perché avevo in programma di fare i Giochi del Mediterraneo con la Nazionale di Amadori. Non sono andati bene, purtroppo la Francia ci ha attaccato in un momento delicato della corsa, mentre eravamo tutti a fare rifornimento. Ci trovavamo in coda al gruppo e loro hanno fatto ventaglio e ci hanno sorpresi, abbiamo fatto una ventina di chilometri a rincorrere rimanendo sempre a pochi secondi di distanza ma non siamo mai riusciti a chiudere.

«Peccato, erano una bella vetrina, ed una gara importante per tutti i ragazzi che come me erano presenti. Abbiamo avuto la possibilità di correre con atleti di altri Paesi, ma soprattutto di farlo al di fuori dell’Italia che fa sempre bene per la crescita personale e sportiva. Sicuramente anche da questa situazione portiamo a casa qualche insegnamento, anche se doloroso».

Ecco i ragazzi della Colpack nella riunione pre gara al campionato italiano, il migliore dei loro è stato Romele, quarto al traguardo
Ecco i ragazzi della Colpack nella riunione pre gara al campionato italiano, il migliore dei loro è stato Romele, quarto al traguardo

Un finale da scrivere

Davide non è ancora certo di quale sarà il suo programma da qui a fine stagione. Molto dipenderà dagli impegni con la maglia azzurra, ma sarà Amadori a fare le sue scelte.

«Ora mi fermerò per una settimana e cercherò di recuperare bene – ci dice Persico – da una prima parte di stagione che sicuramente è stata impegnativa. Nella prima parte sono andato bene, ho ottenuto 3 vittorie tra cui il Circuito del Porto, diciamo che ho dimostrato di essere uno dei più forti in volata. Riprenderò ad agosto per il finale di stagione e vedremo come va, c’è ancora qualche gara importante, una di queste è il Tour de l’Avenir sempre con Amadori. Rimanere nel Giro della nazionale è importante, anche per giocarsi la possibilità di trovare un posto da professionista per il prossimo anno».

Persico nel 2021 alla prima tappa dell’AIR è arrivato secondo dietro Viviani conquistando la maglia bianca
Persico nel 2021 alla prima tappa dell’AIR è arrivato secondo dietro Viviani

Qualche gara con i pro’

Il giovane corridore di Cene (Val Seriana) classe 2001, non ha nascosto, anche in una nostra precedente intervista, il suo desiderio di passare nel ciclismo dei grandi. Quest’anno con la Colpack ha corso le prime due tappe dell’Adriatica Ionica Race, non ha preso il via per le successive ma un’idea se l’è fatta.

«Avevo già corso con i professionisti – conclude – sempre all’Adriatica Ionica già nel 2021, in quell’occasione nella volata della prima tappa sono arrivato secondo alle spalle di Viviani. Quest’anno sempre alla prima tappa la fuga ci ha preceduto, ma sono riuscito a regolare la volata di gruppo, dove c’erano comunque uomini forti come Malucelli, Fiorelli, Modolo. In quell’occasione ero da solo, non toccava a me chiudere ed aspettavo lo facessero gli altri ed ho fatto la volata sulle loro ruote. Si sa che loro vanno forte, non avevo nulla da dimostrare e quindi ero più sereno».