Masciarelli Liberazione 2021

Masciarelli, racconta, come te la cavi su strada?

28.05.2021
4 min
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Abbiamo già avuto modo di parlare di Lorenzo Masciarelli come grande prospetto azzurro per il ciclocross, ma su strada come stanno andando le cose? L’abruzzese è stato uno dei protagonisti azzurri del Gran Premio Liberazione a Roma, ma la sua stagione è poi andata avanti fra alti e bassi, non regalandogli finora quelle soddisfazioni che tanti, ma soprattutto lui si aspettavano. Partiamo però proprio da Roma e da quelle giornate così speciali.

«Gareggiare nella nazionale di ciclocross su strada è stato come sentirmi a casa – esordisce il corridore della Bert Containers Pauwels Sauzen – E’ un gruppo fantastico, non manca nulla, Scotti e Bielli sono quasi dei papà suppletivi. Peccato che quella gara non sia andata come speravo: nel primo giro sono caduto e ho rotto il disco posteriore, questo mi ha penalizzato molto».

Finora la tua stagione come sta andando?

Non bene come speravo, la condizione c’è ma probabilmente mi ha frenato la troppa voglia di fare. E’ anche vero però che rispetto agli altri sono svantaggiato perché gareggio da solo facendo parte di un team straniero, non ho compagni di squadra, ma gareggiare mi ha fatto comunque bene considerando che in Belgio le gare ancora non sono riprese.

Masciarelli Illasi 2018
Lorenzo Masciarelli vittorioso da allievo a Illasi nel 2018 (foto Francesconi)
Masciarelli Illasi 2018
Lorenzo Masciarelli vittorioso da allievo a Illasi nel 2018 (foto Francesconi)
In questa primavera come sei riuscito a gestirti fra Belgio e Italia?

La pandemia ha spinto le autorità scolastiche belghe a allungare le vacanze di Pasqua, così sono rimasto in Italia e ho potuto gareggiare di più, poi sono tornato a casa per riprendere la scuola. Tornerò in Italia la settimana prossima per gareggiare, ma farò un po’ la spola con il Belgio per partecipare a qualche prova anche lì.

Con la scuola come ti sei organizzato?

Ne abbiamo parlato con i responsabili della squadra e hanno ottenuto il permesso per farmi lavorare in DAD nelle ultime settimane. In Belgio il periodo scolastico quest’anno si conclude a fine giugno, finora comunque i miei risultati sono stati buoni, quindi posso chiudere l’anno senza problemi.

Masciarelli Corridonia 2020
L’abruzzese (numero 1) al via della seconda tappa del Giro d’Italia Ciclocross a Corridonia
Masciarelli Corridonia 2020
L’abruzzese (numero 1) al via della seconda tappa del Giro d’Italia Ciclocross a Corridonia
Finora conosciamo bene il Masciarelli ciclocrossista, ma quello su strada ce lo puoi presentare?

Di regola sono uno scalatore, mi trovo bene sulle salite lunghe, ma l’esplosività che ho mutuato dal ciclocross mi consente di far bene anche nei circuiti con salite corte continuate, i tipici percorsi a saliscendi perché riesco a rilanciare continuamente l’azione. Avrei però bisogno di poter lavorare in squadra per sfruttare meglio le mie qualità.

Ti piacerebbe arrivare in nazionale anche su strada?

Moltissimo e non nascondo che ci penso. Quest’inizio di stagione ho ottenuto solamente piazzamenti (4° al Trofeo Amministrazione Comunale di Martignano nelle Marche e 3° al Trofeo Cicli Saccarelli in Umbria, ndr), speravo molto nella Strade Bianche di Romagna, ma ho peccato di inesperienza non alimentandomi bene.

Masciarelli Masciano 2021
La volata del Trofeo Saccarelli a Masciano, con Masciarelli terzo e deluso (foto Fruzzetti)
Masciarelli Masciano 2021
La volata del Trofeo Saccarelli a Masciano, con Masciarelli terzo e deluso (foto Fruzzetti)
Oltretutto se riuscissi a guadagnarti la selezione azzurra per i mondiali in Belgio correresti “in casa”…

Sì e questo m’invoglia ancora di più. In Belgio è molto importante conoscere i percorsi e saper interpretare il vento, la situazione può cambiare in un attimo, passi da una strada molto larga a una stretta, oppure una folata di vento spacca il gruppo. Il tracciato influisce moltissimo, va studiato con attenzione, per questo penso che potrei fare bene.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Continuerò a gareggiare in Italia fino all’appuntamento di Solighetto al quale tengo molto, anche perché potrò gareggiare con una squadra mista belga. Poi punterò direttamente ai Campionati Italiani d’inizio luglio.

La bici da ciclocross la stai usando ancora?

Per ora no, è messa un po’ da parte, ma conto di riprenderla presto in mano, almeno per un paio di sedute a settimana, per riprendere confidenza con il mezzo, anche perché la prossima stagione sarà molto delicata: passerò fra gli under 23 e in Belgio questo significa che avrò subito a che fare con i campioni della specialità, da Van Aert in giù, perché lì le gare sono Open. Quindi dovrò essere subito al 100% se vorrò iniziare a farmi conoscere…