Masciarelli: le prime impressioni dopo il ritorno in Italia

14.04.2023
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Nel parcheggio che ospita i mezzi delle squadre, a Cordignano, c’è un continuo via vai: bici, atleti, massaggiatori e diesse. Ognuno è intento ad ultimare i propri compiti o rituali, iniziano a vedersi le prime riunioni tecniche e qualche ragazzo parte per una piccola sgambata di riscaldamento

Nella piazzola dedicata al Team Colpack Ballan i ragazzi sono già pronti, tra loro c’è Lorenzo Masciarelli. L’abruzzese è alle prime gare con la nuova squadra e sta prendendo le misure con la categoria under 23. 

L’abruzzese sistema gli ultimi dettagli prima del Giro del Belvedere
L’abruzzese sistema gli ultimi dettagli prima del Giro del Belvedere
Come stanno andando questi primi mesi?

Mi mancava avere attorno un gruppo di ragazzi giovani, andare alle gare con i miei coetanei. Ci divertiamo, parliamo della gara e si vive in un clima più sereno. Nella vecchia squadra (la Bingoal, ndr) non avevo pressioni, ma sentivo che ero in mezzo ai professionisti. Il clima era notevolmente diverso.

Con i ragazzi ti trovi bene?

Assolutamente, siamo tutti molto tranquilli ma concentrati sulle gare, c’è tanta voglia di fare. Mi sto trovando bene e non ho pressioni. 

Hai iniziato con il ritiro in Spagna…

E’ stato un ritiro diverso rispetto a quelli fatti precedentemente con la Bingoal, con loro in passato avevo fatto massimo una settimana. Quello con la squadra belga era un ritiro che serviva per conoscersi, iniziare a pedalare e stare tutti insieme. Con la Colpack siamo rimasti più tempo ed abbiamo fatto dei lavori più specifici, il modo di lavorare è cambiato molto. 

Masciarelli, il secondo da destra, ha corso cinque gare con la Colpack fino ad ora
Masciarelli, il secondo da destra, ha corso cinque gare con la Colpack fino ad ora
Tu eri appena arrivato?

Sì, ero con loro da pochi giorni. Sono stati bravi a farmi lavorare tranquillo e non darmi subito carichi di allenamento troppo elevati. Mi hanno fatto ambientare bene, anche perché io arrivavo dal periodo di stacco che avevo fatto un po’ dopo rispetto ai miei compagni, visto che ho corso nel ciclocross durante l’inverno. 

Sei passato dai suoni duri del fiammingo all’italiano…

Con i ragazzi sto benissimo, si scherza e si ride tutti insieme. Poi, giustamente, quando arriva il momento di allenarsi lavoriamo seriamente, però nei momenti di stacco mi sento proprio a casa. 

Sei stato a Bergamo?

Per queste gare sono stato da loro per tre settimane, mi sto trovando bene. E’ stata una decisione mia quella di rimanere su ad allenarmi piuttosto che fare avanti e indietro. 

Alla presentazione del Recioto qualche piccolo tifoso chiede un autografo
Alla presentazione del Recioto qualche piccolo tifoso chiede un autografo
Perché?

Mi trovo bene, sto con la squadra, esco tutti i giorni con i miei compagni. Sto meglio rispetto a rimanere in Abruzzo dove sarei solo ad allenarmi e poi dovrei fare dei viaggi molto lunghi per venire a correre. 

Alloggi negli appartamenti della squadra?

Sì. Sono comodissimi, non ci manca niente. Troviamo da mangiare, abbiamo ogni tipo di comodità, abbiamo il magazzino vicino. La squadra ci mette nella condizione di pensare solo alla bici e di non aver preoccupazioni. 

Sei alle prime gare, come sono andate?

Non sono andate male, la condizione è in crescita, non mi sento ancora al massimo ma piano piano ci stiamo arrivando. Mi sto comportando bene direi, sono arrivato 14° al Piva, sto pagando un pochino di inesperienza nel correre in questa categoria, ma troverò il ritmo. Nelle prime tre gare sono sempre riuscito a restare nei primi 20. 

In azione al Palio del Recioto, non la miglior condizione per Masciarelli ma tanta esperienza (photors.it)
In azione al Palio del Recioto, non la miglior condizione ma tanta esperienza (photors.it)
Le ultime due, Belvedere e Recioto sono state più toste?

Sì, il Giro del Belvedere non era esattamente la corsa adatta a me. Il Recioto in teoria lo era di più, ma è venuta fuori una gara ad eliminazione. Come detto questo non è il momento in cui devo essere al top, quello arriverà. 

Come ti trovi con i nuovi compagni in gara?

Siamo un gruppo affiatato ed anche in gara riusciamo a correre molto vicini, l’uno a supporto dell’altro, questo a livello mentale è un grande aiuto. 

Il cambiamento più grande che hai trovato?

Lo vedo nelle internazionali come Belvedere e Recioto, nelle gare regionali trovo più un clima tipo kermesse in Belgio. In queste corse importanti mi sento un po’ più a mio agio, ci sono squadre davvero importanti con ragazzi forti, sai che ti stai confrontando con i migliori al mondo della tua categoria. Capisci quello che puoi fare e dove puoi arrivare, inizi a mettere i primi punti e ti rendi conto di come va.