Fisico minuto, ma potente. Carlo Sciortino dà proprio l’idea del corridore esplosivo. Un Bettini, potremmo dire… ma forse è un po’ presto per i paragoni. Abbiamo incontrato il siciliano in cima ad uno strappo che porta verso San Baronto, dove domenica scorsa si è consumata l’apertura della stagione juniores alla Ballero nel Cuore.
Carlo è stato secondo, alle spalle di quel nuovo (dicono) fenomeno che è il canadese Michael Leonard. Il corridore dell’UC Casano-Matec ha cercato di tenerlo a bada il più possibile, ma nel finale non c’è stato niente da fare. Però quel che conta è che ha ben figurato sotto agli occhi del cittì Dino Salvoldi. E per questo si vocifera anche di una sua convocazione per le prime classiche del Nord.
Carlo, innanzitutto sei soddisfatto di questa prima uscita stagionale?
Sì, tutto sommato sono soddisfatto, perché sapevo che sarebbe stato un duello con tutto il Team Franco Ballerini, che ha lavorato veramente bene. Ma noi non siamo stati da meno, ci siamo difesi, è mancato quel pizzico di gamba in più che magari avrebbe aiutato. Alla fine era il primo appuntamento stagionale, faremo meglio nelle prossime gare.
Ti abbiamo visto lavorare in pista, a crono e ormai sei quasi stabile in Toscana: è cambiato qualcosa nella tua preparazione?
Sicuramente si fa più qualità che quantità. Abbiamo migliorato i lavori specifici e abbiamo lavorato molto sull’agilità rispetto all’anno scorso. Con tutto il Team Casano: i miei direttori sportivi Giuseppe Di Fresco, Alessandro Mansueto e Daniele Tommasini, il team manager Christian Castagna, stiamo facendo un ottimo lavoro. Senza dimenticare l’aiuto della nutrizionista Erica Lombardi che mi segue giornalmente.
In corsa c’era Dino Salvoldi, il tecnico della nazionale juniores, se dovesse arrivare una convocazione per le classiche del Nord?
Eh, non so… Dino sta facendo un ottimo lavoro, sta girando in tutte le squadre d’Italia, osservandole negli allenamenti. Di sicuro cercherei di dare il massimo e di onorare la nostra nazionale.
Quanto è importante stare in Toscana, specie per un ragazzo che come te viene dalla Sicilia? Quanto è importante proprio nel quotidiano?
Molto e me ne rendo conto, ma per ora io vado ancora a scuola in Sicilia. Salgo qui nel weekend. Nei fine settimana è molto importante allenarmi con la squadra, cosa che mi mancava in Sicilia perché nella mia zona c’è un gruppo di ciclisti, però non è la stessa cosa. Quindi sì, è molto importante, soprattutto per un siciliano come me: ti dà qualcosa in più, impari a viaggiare, fai esperienza al Nord. Anzi, direi che è fondamentale.
Che scuola fai?
Il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo.
Ci racconti dei tuoi viaggi?
Mi muovo con l’aereo perché è molto più comodo. Nel giro di un’ora sono da Palermo a Pisa. Poi 40 minuti di strada e arrivo a Massa. Ormai è diventato veloce viaggiare. Di solito parto il venerdì subito dopo la scuola e così arrivo in Toscana la sera stessa. Il sabato e la domenica ci alleniamo.
E quando ritorni?
La domenica sera direttamente. Non sono il solo siciliano in squadra. Siamo in cinque, viaggiamo tutti insieme ed è anche più comodo. E divertente.
La tua conformazione fisica fa pensare ad uno scalatore, però vai molto bene anche su altri terreni…
Sono abbastanza esplosivo, vero. Diciamo così: sono un finto scalatore! Stiamo lavorando sul fisico per dimagrire.
Se dovessi fare un paragone con un professionista, Sciortino sarebbe…
Molti mi hanno paragonato a Giovanni Visconti, che tra l’altro è palermitano come me. E sarebbe un ottimo esempio da seguire.
Beh, era anche al via della Ballero nel Cuore…
Già lo conoscevo. Con Giovanni ci siamo allenati anche insieme, un paio di volte a Palermo. E’ sempre emozionante vederlo.