De Cassan l’esordio all’Emilia, la Eolo e il grazie al CTF

11.10.2023
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La Eolo-Kometa ha ufficializzato l’arrivo di Davide De Cassan nella prossima stagione. Il corridore classe 2002 ha già esordito con la squadra di Ivan Basso e Alberto Contador al Giro dell’Emilia. La sua prima gara da professionista è stata una festa, con tanta gente che è venuta a vederlo, tra cui la sua famiglia. Momenti che De Cassan non dimenticherà mai, soprattutto perché ha corso accanto ai campioni di oggi e domani. Sulle rampe di San Luca ha lottato gomito a gomito con Pogacar, Roglic, Mas e Simon Yates

«E’ stata una giornata pazzesca – dice ancora emozionato De Cassan – il livello della corsa era altissimo. Quando ho letto la startlist e ho realizzato con chi avrei corso non ci credevo, un conto è vederli in tv o leggerli su un foglio, un altro è correrci accanto. Nei momenti in cui ero lucido al di fuori della corsa pensavo “Wow!” Ma la gara è gara e quando è stato il momento di prendere la posizione non ci ho pensato».

La Eolo-Kometa con De Cassan al Giro dell’Emilia
La Eolo-Kometa con De Cassan al Giro dell’Emilia

La prima tra i pro’

Un esordio del genere, tra i professionisti e in una corsa di alto livello fa piacere, e lascia intendere l’idea che la Eolo si è fatta di De Cassan. Ma cosa hanno chiesto al giovane di Riva del Garda una volta in gara?

«Avevo il compito di portare Fortunato nelle prime posizioni una volta entrati nel circuito del San Luca – ci spiega – fin lì sono andato bene. Poi le gambe erano quello che erano, il Giro dell’Emilia è davvero duro: 204 chilometri e tanta salita, tra cui 5 volte la scalata del Santuario.

«Dopo essermi sfilato ho comunque voluto finire la gara. Lo volevo fare per me ed è stata una cosa pazzesca. Il pubblico a bordo strada era tantissimo e caldissimo, se ci penso ho ancora la pelle d’oca. La sera stessa ero provato, anche se l’adrenalina mi ha aiutato a smaltire la fatica». 

Per Davide De Cassan un esordio tosto all’Emilia
Per Davide De Cassan un esordio tosto all’Emilia
La tua famiglia era lì a bordo strada, com’è stato?

Bellissimo anche questo, la sera tornando a casa abbiamo realizzato insieme cosa era successo. Le altre volte parlavamo di dinamiche di corsa di gare under 23, mentre sabato scorso parlavamo di Pogacar, Roglic e Yates. Per loro forse è stato ancora più assurdo, perché lo hanno visto da fuori. 

Il prossimo inverno sarà con la maglia Eolo, dopo tre anni di CTF Friuli, che sensazioni hai?

Eh… Sarà strano. Da un lato mi dispiace ma è anche giusto così, devo metabolizzare. Sono contentissimo di passare pro’ e un po’ mi mancheranno. Al CTF devo tantissimo e li ringrazierò per sempre, perché sono stati una parte importante della mia vita. Tre anni non si dimenticano facilmente. Per me si è rivelato l’ambiente giusto per crescere e maturare. Infine devo tanto anche al mio manager Raimondo Scimone, senza di lui tutto questo sarebbe sicuramente più difficile.

Davide De Cassan lascia il CTF Friuli dopo tre anni d’intense emozioni (foto Instagram)
Davide De Cassan lascia il CTF Friuli dopo tre anni d’intense emozioni (foto Instagram)
Che regalo farai al CTF per salutarli?

Non so, forse una maglia della Eolo, mi sarebbe piaciuto regalargli una vittoria a San Daniele, ma ho perso il momento giusto. Quindi penserò bene a cosa regalare a Renzo (Boscolo, diesse della squadra, ndr) e al team. 

Il passaggio a metà anno alla Eolo com’è stato?

E’ stato graduale, con un approccio tranquillo e sereno così come il mio esordio in gara. Le Eolo e il CTF avevano deciso il calendario insieme fin dall’estate, per arrivare al meglio nel 2024. In questo modo il prossimo anno non sarà tutto nuovo. 

Gli allenamenti?

Non ci sono state grandi differenze, ma è giusto così. Non dovevo soffrire troppo il cambio, ci sarà tutto l’inverno prossimo per capire e adattarsi alla nuova categoria. 

L’ultima gara disputata in maglia CTF Friuli è stata la Coppa Città di San Daniele, chiusa in quinta posizione (photors.it)
L’ultima gara disputata in maglia CTF Friuli è stata la Coppa Città di San Daniele, chiusa in 5ª posizione (photors.it)
Più di 200 chilometri in corsa non li avevi mai fatti, com’è stato aggiungere quei 20-30 chilometri?

Pesano tanto, soprattutto quando non devi farli in altre gare. Alla Coppa San Daniele, corsa con il CTF che era di 160 chilometri, mi sentivo bene. Dopo 3 ore e 30 di gara le gambe rispondevano ed ero lucido. Aggiungere un’ora di sforzo a quei ritmi è difficile e il prossimo inverno sarà importante in vista del 2024. 

Ora che corse farai?

Ho fatto il Gran Piemonte giovedì scorso, ora le gare in Veneto: Giro del Veneto e Veneto Classic.