Parla Delcourt, manager FDJ: Cavalli ha ancora grandi margini

26.04.2022
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Stephen Delcourt, classe 1985, è il team manager della FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope, la squadra di Marta Cavalli. Il suo profilo Linkedin racconta anche di esperienze professionali come direttore di banca e poi responsabile di gruppi di agenzie, mentre risulta tra gli ambassador delle Olimpiadi di Parigi 2024 e membro della Commissione strada per il ciclismo femminile della Federazione francese. Eppure quando gli parli della nostra Marta, gli si illuminano gli occhi.

«Penso infatti – dice – che sia un esempio per tutto il team. Abbiamo cominciato pochi anni fa con l’idea di diventare una delle più forti squadre al mondo, portando avanti la nostra etica e la nostra filosofia. Giù dalla bici, lei è una della famiglia. Ma quando sale in sella è perfetta. Quello che ha fatto sul Muro d’Huy è stato magnifico».

Alla presentazione delle squadre a Liegi, Delcourt parla con Marc Madiot, capo della WorldTour maschile
Alla presentazione delle squadre a Liegi, Delcourt parla con Marc Madiot, capo della WorldTour maschile

Progetto di crescita

Componiamo il puzzle, mettendo insieme il racconto di Alberto Cavalli e le parole di Marta sulla presenza di Fabiana Luperini con lei sul podio di Huy. La squadra francese l’ha cercata e voluta fortemente, proponendole un progetto di crescita. Questo è stato valutato dalla famiglia e dalla stessa atleta, ma è un fatto che l’impatto con una realtà non italiana possa essere non troppo semplice. Ma dalle parole di Delcourt quel che permea è la grande attenzione nella sua gestione.

«Alla Vuelta Valenciana – spiega il manager francese – abbiamo toccato con mano i suoi miglioramenti (Marta si piazzò terza nell’ultima tappa e in classifica generale, ndr). Poi però ha avuto contatti con persone positive e l’abbiamo fermata completamente. E anche se probabilmente ne era fuori, abbiamo deciso di non farle correre, sebbene lo volesse. Avevamo già avuto l’esperienza di Cecile Ludwig, che ha avuto bisogno di tempo per uscirne completamente e per prudenza non abbiamo voluto rischiare. E’ stata una decisione del team e i risultati ci hanno dato ragione».

Classifica al Giro

Se lo scorso anno i risultati erano stati incoraggianti e parlavano di una ragazza promettente, ma ancora sulla porta dei grandi risultati, le vittorie dell’Amstel e della Freccia Vallone, fanno capire che il gradino decisivo sia stato salito. Delcourt conferma.

«L’ultimo inverno – dice – abbiamo lavorato per fare il passo successivo. L’anno scorso era già stata brava, ora è bravissima. Il nostro responsabile della performance ci ha informato che siamo ancora lontani dai suoi limiti e che può andare ancora più forte. Questo non significa che non abbia limiti, ma che si può puntare in alto, sia al Giro, sia al Tour. Il piano della squadra è che Marta faccia classifica in Italia e Cecile in Francia. Entrambe possono esprimersi al livello più alto. E devo dire che Marta con il suo impegno e la sua immagine è il modello perfetto per le ragazze più giovani».