SANREMO – «Ho visto il finale di Stuyven circa 100 volte – dice Elisa Longo Borghini – e sapevo che potevano guardarsi. Però purtroppo c’erano troppe SD Worx e soprattutto c’era la campionessa del mondo che di solito non sbaglia mai. E Lorena Wiebes, che chiaramente in questo momento è la migliore velocista al mondo. Ci ho sperato come al mondiale, però mi tornerà…».
La Cipressa non ha fatto male. Sul Poggio erano poche, ma sempre più di quanto sarebbe servito. Così Elisa ha attaccato nel solo punto rimasto per inventare qualcosa, non appena la Sanremo Donne è atterrata sull’Aurelia. Un colpo da cronoman, che davvero ha ricordato l’attacco vincente di Stuyven nel 2021. Quell’anno, all’indomani la Longo vinse il Trofeo Binda, completando un weekend eccezionale per l’allora Trek-Segafredo.
Colpo secco sull’Aurelia
L’hanno ripresa a 250 metri dal traguardo con precisione scientifica. Lotte Kopecky ha atteso per capire se si muovesse un’altra, poi ha calato la testa e il rapporto e si è messa in caccia. La campionessa del mondo non sbaglia mai, dice Elisa, e il ricordo del mondiale affiora e fa ancora storcere la bocca. Adesso è ferma sulla destra della strada. Ha risposto alle domande in inglese di Andrea Berton per Eurosport, poi ha tolto gli occhiali e puntato lo sguardo.
«Sul Poggio non si poteva andar via, era troppo veloce e c’era tanto vento a favore. Ho provato a restare calma, perché un attacco sul Poggio per me non avrebbe fatto la differenza. Sono rimasta tranquilla fino agli ultimi due chilometri e mezzo, ho giocato le mie carte e oggi non sono bastate. Ho delle buone gambe, però è il ciclismo: cosa vi devo dire?!».
Voglia di correre e voglia di vincere
Stamattina al via gelido della Sanremo Donne da Genova, Longo Borghini era molto più seria e concentrata di quanto fosse parsa a Siena due settimane fa, coperta di tutto punto, con guanti e copriscarpe per scacciare il freddo e l’acqua che aveva ripreso a cadere. Il malessere alla Strade Bianche, la prova quasi rabbiosa del Trofeo Binda, tutto sembrava alle spalle e adesso la sua maglia tricolore reclamava una vittoria in terra italiana.
«Ero concentrata – ammette – avevo voglia di correre. Volevo fare bene e volevo vincere. Per me è stato qualcosa di incredibile, perché ho portato nel mio cuore le mie nipoti, Anna e Marta. Per me è stata più di una corsa ciclistica, è stata una storia. E spero dopo la mia carriera di riuscire a venire sul Poggio a guardare le ragazze passare, le mie nipoti, magari dopo una gara di 200 chilometri».
Distanza breve: un tema
Il tema dei pochi chilometri torna e spacca il gruppo. Per una Balsamo che si è detta contraria all’aumento generalizzato delle distanze, Elisa Longo Borghini non perde l’occasione per ribadire la necessità di corse più lunghe e di conseguenza selettive. La Sanremo Donne a vent’anni dall’ultima edizione si è corsa a 41,783 di media, ben altro livello rispetto ai 38,480 di Trixi Worrack nella Primavera Rosa del 2005 sulla distanza di 118 chilometri. Il livello si è alzato, forse davvero i 156 chilometri di gara non sono abbastanza per dare a tutte le possibilità di fare risultato.
«Mi sono voltata solo due volte – dice prima di andare dalle compagne e abbracciarle – ed è comprensibile. Se pensavo di riuscire? Certo, non attacchi mai se non credi di riuscire a farlo e io oggi ci ho creduto fino alla linea».
Appuntamento al Nord
Si volta. C’è Erica Magnaldi che ha tirato sulla Cipressa, poi una per volta arrivano le altre ragazze del UAE Team ADQ. La abbracciano, bisbigliano parole che restano fra loro, mentre tutto intorno il gruppo si disperde e gli addetti al percorso iniziano a rimettere in ordine in attesa della gara degli uomini.
«Ovvio che Kopecky abbia tirato a quel modo – dice salutandoci – aveva dietro Lorena Wiebes». Le ragazze dalla Sd Worx, le diciamo ridendo, non litigano più come un tempo. Alza lo sguardo e sorride. «E’ la storia della mia vita, ma tutto torna. E tornerà anche questa. Settimana prossima c’è la Gand e poi tiro dritta fino al Fiandre. Ci vediamo in Belgio?». Certo che sì, ci vediamo in Belgio…