Verso Sanremo: i piani di Balsamo per lo sprint in via Roma

20.03.2025
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Nel bel mezzo della disputa sulle distanze di gara e sul fatto che tanti – Longo Borghini, ma anche Slongo e Pinotti sentiti ieri – si sarebbero aspettati una Milano-Sanremo più lunga, Elisa Balsamo prende una direzione totalmente opposta.

«Io sinceramente non sono tanto d’accordo su questo – dice – perché credo che lo spettacolo non sia legato al fatto di avere gare più lunghe. Non bisogna confondere il fatto che una gara sia interessante e dura, con la lunghezza, perché secondo me sono due cose separate. Una gara può essere durissima anche se è 140, 150, 160 chilometri, alla fine sono gli atleti a fare la differenza. Anzi, secondo me, mettendo gare troppo lunghe si rischia di andare incontro all’attendismo e quindi a perdere anche un po’ di spettacolarità».

La Sanremo delle donne di sabato si correrà sulla distanza di 156 chilometri, da Genova all’arrivo di via Roma, e Balsamo ha gli occhi che scintillano. Il suo direttore sportivo Ina Teutenberg la corse nel 2000 e arrivò seconda dietro Diana Ziliute. Tra l’orgoglio italiano e la voglia tedesca di rifarsi, alla Lidl-Trek l’avvento della Sanremo è vissuto con grande partecipazione. Le ragazze sono in Riviera già da qualche giorno.

A fine dicembre 2024, Sanguineti ha condotto Balsamo nella ricognizione della Sanremo Women
A fine dicembre 2024, Sanguineti ha condotto Balsamo nella ricognizione della Sanremo Women
Che cosa ti aspetti da questo ritorno?

Sono 20 anni che la Sanremo non era più nel calendario delle donne, quindi già questo lo rende speciale. Correre in Italia è sempre bello, in più Sanremo non è lontana dalle mie zone, quindi la famiglia potrà seguirmi. Queste strade mi piacciono, abbiamo visto il percorso e sarà una bella gara. C’ero già stata a dicembre con Ilaria “Yaya” Sanguineti che si allena qui tutti i giorni. In questi ultimi cinque anni ci siamo battute per avere un calendario simile a quello degli uomini, per cui la Sanremo è una conquista importante. Tutte vogliono vincerla, sarà una vera battaglia.

Quali consigli ti ha dato Sanguineti, che purtroppo non sarà in corsa?

Lei conosce benissimo la zona, si allena qui praticamente ogni giorno. Soprattutto mi ha dato consigli per le discese, su ogni singola buca della discesa del Poggio. Suggerimenti su dove fare attenzione, soprattutto in caso di pioggia nei tratti più scivolosi.

Fino allo scorso anno compagne, Elisa Longo Borghini potrebbe trasformarsi nella bestia nera di Balsamo alla Sanremo
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Riesci a immaginare lo svolgimento tattico?

Penso che comincerà tutto dai Capi, il Berta è il più lungo, anche se lontano dal finale, però certo potrebbe iniziare a fare selezione. Io mi sento bene, ma in queste corse non sai mai cosa può succedere. Come al Trofeo Binda (da lei vinto domenica, ndr). Non sai se può andare via una fuga, grande o piccola, se si arriverà in gruppo o un’atleta da sola. Penso che sabato sarà lo stesso, anche se il profilo della gara è molto diverso.

Cosa ricordi delle Sanremo viste in tivù?

I miei genitori amano molto il ciclismo, per cui sin da quando ero piccola passavamo il sabato davanti alla televisione. Era una giornata speciale, perché la gara era molto lunga. Quando arrivavano alla Cipressa e al Poggio, era una grande emozione. Ho sempre guardato la Sanremo, sin da quando ero bambina.

Sanremo 2024, fine discesa del Poggio: VdP si volta, vede la maglia azzurra di Philipsen e tira dritto
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Invece da più grande?

Credo fosse l’anno scorso. Ho chiaro il momento in cui in fondo alla discesa del Poggio, Van der Poel si è messo davanti a tirare a tutta e io non riuscivo a capire perché. Solo dopo ho realizzato che aveva con sé Philipsen, il suo velocista. Nessuno ha dovuto dirgli niente, è andato via dritto e questo mi ha colpito. La Sanremo si può vincere anche per millesimi di secondo. Se in fondo alla discesa ti guardi un attimo, chi è davanti magari prende i 50 metri che poi non si riescono più a chiudere. La sua prontezza mi colpì molto.

Hai detto che ci sarà da combattere, ma la Omloop Het Nieuwsblad ha visto arrivare una fuga senza che dietro il gruppo si sia organizzato. Pensi sia possibile che accada di nuovo?

Non penso, perché quel giorno abbiamo imparato la lezione. Tutti vogliono vincere la Sanremo, quindi sono sicura che ci sarà una fuga, ma i team lavoreranno insieme per non lasciarla arrivare a 10 minuti. Ci sono almeno 5 o 6 squadre interessate a tenere in mano la corsa.

Alla Omloop Het Nieuwsblad il gruppo ha lasciato arrivare una fuga cui inizialmente non si sarebbe dato credito
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Vedi attacchi già dalla Cipressa?

Penso di sì! Ci sono molti team con scalatori e corridori da classiche. Sono quasi sicura che proveranno a fare il forcing da inizio salita, ma penso anche che fra Cipressa e Poggio ci siano tanti chilometri, per cui chi sarà staccato, avrà il tempo di rientrare aiutato dalla squadra. Poi però attaccheranno di nuovo sul Poggio. Il mio scenario ideale è arrivare con un piccolo gruppo, ma so che prima dovrò sopravvivere alle salite e anche alle discese.

Hai vinto per tre volte il Binda, hai indossato la maglia rosa e vinto tappe al Giro: che cosa rappresenterebbe per te la Sanremo?

Un sogno, quindi un grande obiettivo. Sapere che ci sarà ogni anno mi dà un po’ di tranquillità, perché penso che se non riuscirò quest’anno, ci riproverò il prossimo. E’ più di una tappa al Giro, perché a me piacciono tantissimo le classiche. Vincere qui sarebbe una cosa diversa e nuova.

La vittoria nel Trofeo Binda dice che Balsamo è in ottima condizione e regge bene le salite
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Hai provato anche il rettilineo d’arrivo?

Sì, l’ho visto e devo dire che con il traffico è un po’ caotico: non sono riuscita a immaginarmelo vuoto. Per un velocista è troppo importante andare a studiare fino all’ultimo metro. Ho visto che tira un po’ in su, quindi in caso di volata, mi converrà stare al coperto e uscire all’ultimo.

Ultima cosa, non proprio esaltante, si rischia di correre con la pioggia. Cambia molto?

Abbiamo visto che le previsioni potrebbero essere piuttosto brutte. Però non possiamo farci niente, quindi secondo me è anche inutile fasciarsi la testa. Indubbiamente io preferirei correre col sole, però pioverà per tutte. Vorrà dire che ci sarà da combattere ancora più duramente.