Stasera si vola, domani si parte. Giada Borgato e Umberto Martini saranno le voci della Rai al Giro d’Italia Donne 2022 (foto Instagram di apertura), con tappe in diretta su Rai Due e una copertura degna del ritorno nel WorldTour. La coppia si è sperimentata ai campionati italiani e ora che Stefano Rizzato farà il suo debutto al Tour, il microfono è passato a Martini. Debutto in diretta e passa la paura.
In attesa che domani il prologo di Cagliari assegni la prima maglia rosa, con Giada passiamo in rassegna percorso e sfidanti, cercando nel suo sguardo i dettagli che non sfuggono all’occhio dell’atleta.
Che idea ti sei fatta di questo Giro?
Tosto. Con tappe non troppo lunghe, ma impegnative anche oltre le salite dichiarate. Una corsa che strizza anche l’occhio al Tour de France, che debutta dieci giorni dopo. L’anno scorso c’è stata qualche tappa più lunga. Ma forse proprio averle accorciate ha permesso ad alcune atlete di venire ugualmente, senza aver paura di spendere troppo qui e non avere poi gambe in Francia. Il livello è alto.
Partenza in Sardegna.
Inizio soft, il prologo così corto serve per rompere il ghiaccio. Poi due tappe che, se non c’è troppo vento, finiranno di sicuro in volata. Nel gruppo ci sono delle grandi velociste. Marta Bastianelli, che deve recuperare un dolorino al ginocchio. Emma Norsgaard, la Balsamo che vola. Consonni per la Valcar. Rachele Barbieri e anche Martina Fidanza. E poi c’è Lotte Kopecky.
Prima tappa, prologo di Cagliari, 4,75 chilometri Seconda tappa, Villa Simius-Tortolì: 106,5 chilometri Terza tappa, Cala Gonone-Olbia: 113,4 chilometri Quarta tappa, Cesena-Cesena: 120,9 chilometri Quinta tappa, Carpi-Reggio Emilia: 126,1 chilometri Sesta tappa, Grumello del Monte-Bergamo: 114,7 chilometri Settima tappa, Prevalle-Passo Maniva: 112,9 chilometri Ottava tappa, Rovereto-Aldeno: 104,7 chilometri Nona tappa, San Michele all’Adige-San Lorenzo Dorsino: 112,8 chilometri Decima tappa, Abano Terme-Padova: 90,5 chilometri
Prima tappa cattiva in Romagna?
La tappa di Cesena è dura, potrebbe arrivare la fuga, ma alle donne di classifica basterà vedere un po’ di salita per misurarsi la temperatura. Ci sono continui saliscendi. A parte Barbotto e Monteleone, alla fine c’è lo strappo di Carpineta per cui l’avvicinamento al traguardo non sarà proprio banale.
Reggio Emilia ancora allo sprint e poi si cambia?
Esatto. Dalla sesta tappa cambia l’aspetto e il Giro diventa più imprevedibile. La tappa di Bergamo la temono tutte per il circuito da fare cinque volte. Lo strappo è breve, ma con il caldo e quello che è successo le ultime volte che si è corso in circuito, siate pur certi che qualcosa succederà. E poi saremo alla vigilia del primo arrivo in salita.
Primo e unico, il passo Maniva.
Sull’Anita (così si chiama il libro di corsa del Giro Donne, ndr) dichiarano 9 chilometri, in realtà sono 11,5. Andrà via di sicuro la fuga, ma nel finale le riprendono tutte e si giocano il Giro. La tappa è di 113 chilometri e incoraggia anche tattiche più arrembanti. Una Van Vleuten in giornata potrebbe già attaccare, secondo me non vede l’ora.
Dieci tappe in cinque regioni
Il Giro d’Italia Donne 2022 parte domani dalla Sardegna, per poi passare in Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto, dove si concluderà il 10 luglio. Distanza totale di poco superiore ai mille chilometri. Un solo arrivo in salita, il 7 luglio al Passo Maniva.
1ª tappa | 1/7 | Cagliari-Cagliari | 4,75 |
2ª tappa | 2/7 | Villa Simius-Tortolì | 106,5 |
3ª tappa | 3/7 | Cala Gonone-Olbia | 113,4 |
4ª tappa | 4/7 | Cesena-Cesena | 120,9 |
5ª tappa | 5/7 | Carpi-Reggio Emilia | 126,1 |
6ª tappa | 6/7 | Sarnico-Bergamo | 114,7 |
7ª tappa | 7/7 | Prevalle-Passo Maniva | 112,9 |
8ª tappa | 8/7 | Rovereto-Aldeno | 104,7 |
9ª tappa | 9/7 | San Michele all’Adige-San Lorenzo Dorsino | 112,8 |
10ª tappa | 10/7 | Abano Terme-Padova | 90,5 |
totale chilometri 1.007,2 |
Ancora salita in Trentino.
La tappa di Aldeno è bella, con due salite come il passo Bordala e il Lago di Cei. Salite lunghe, botte da orbi assicurate. La prima è di 15 chilometri e ha pendenze fino al 17,5 per cento, l’ultima la scollinano a 9 chilometri dall’arrivo e poi è tutta discesa. Il traguardo si può dire che sia in cima.
Sono tappe che strizzano l’occhio anche alle nostre?
Marta Cavalli può fare bene, mi piace tanto. L’anno scorso finì sesta, ma bucò il primo giorno e non fu possibile recuperare. Quest’anno può fare bene, perché ha raggiunto un livello altissimo. Va bene anche a crono, è veloce e ha il morale alle stelle dopo le vittorie di primavera e l’ultima sul Ventoux. Lei potrebbe far paura alla Van Vleuten.
Come vedi un dualismo italiano con la Longo Borghini?
Sarebbe bello. La Longo sul discorso classifica, anche per il tipo di approccio che ha dichiarato, è un punto di domanda. C’è sempre in agguato il rischio di un giorno no, ma sicuramente andrà forte. Magari questo approccio diverso potrebbe alleggerire il carico della pressione. E’ uscita in crescendo dalla primavera e avrà accanto la Brand, che potrebbe essere il piano B della Trek-Segafredo. Come la Ludwig potrebbe subentrare alla Cavalli in caso di problemi, anche se la leader in partenza è Marta e la Cecile lo sarà al Tour.
C’è anche Mavi Garcia…
Fresca di vittoria al campionato spagnolo. La UAE Adq avrebbe anche Erica Magnaldi, che però ha dichiarato di lavorare per la spagnola. Ha avuto qualche problemino a inizio anno, vediamo se ha recuperato.
L’ultima tappa di montagna è la nona.
Quella che arriva a San Lorenzo in Dorsino. Si sale a Fai della Paganella, poi il passo Duran e il Daone. Salite vere e nemmeno un metro di pianura fino all’arrivo. La degna conclusione prima del gran finale con la volata di Padova.
Andrete ogni giorno in diretta?
Andremo su Rai Due, quando l’ho saputo sono rimasta colpita. Magari qualche giorno inizieremo su Rai Sport, ma i finali tutti su Rai Due prima che inizino le dirette del Tour.
Non ci sarà il solito Rizzato…
Erano anni che tifava perché il Giro Donne andasse in diretta, ora il compito tocca a Martini. Abbiamo iniziato a lavorare insieme al campionato italiano, ci aspetta una bella avventura. Ormai non resta che cominciare.