Confalonieri: lampi al Nord, poi testa agli europei

02.04.2022
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Muri, pietre, Fiandre. Quando Maria Giulia Confalonieri sente nominare queste parole le si illuminano gli occhi. Le gare in Belgio – o del Nord in generale – sono quelle che la fresca ventinovenne (compleanno festeggiato il 30 marzo) più ama, sia al servizio delle compagne sia… mettendosi in proprio.

Alla vigilia della Ronde abbiamo voluto sentire la passista della Ceratizit-WNT che negli ultimi venti giorni ha ottenuto due terzi posti. Prima il podio al Gp Oetingen condiviso con Wiebes e Consonni, poi quello alla Gand-Wevelgem con Balsamo e Vos. Risultati qualitativamente e moralmente importanti.

Confalonieri beve lo spumante sul podio della Gand-Wevelgem sotto lo sguardo divertito della sua amica Balsamo
Confalonieri beve lo spumante sul podio della Gand, sotto lo sguardo divertito dell’amica Balsamo
“Confa” stai attraversando un bel momento di forma…

Sì. Come ogni anno il mio focus nella prima parte di stagione è per queste gare al Nord. Mi piacciono molto e stavolta ci tenevo a fare bene. Anche l’anno scorso avevo una buona condizione, ma ero a disposizione di Lisa (la Brennauer, ndr). Quest’anno però, visto che lei ha iniziato a correre da pochissimi giorni, avevo più carta bianca e ho sfruttato al meglio le chance di giocarmi le mie possibilità. Correrò anche la Roubaix.

Domani al Fiandre c’è l’incognita del meteo?

Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ci siamo svegliati con una bella spruzzata di neve, però poi è arrivato il vento che ha un po’ ripulito tutto. Domani dovrebbe esserci una giornata fredda ma asciutta, anche se bisognerà vedere come sarà il tempo. Molte di noi firmerebbero per correre con 8/9 gradi e solo col cielo coperto. Non dovrebbe esserci vento, si può prevedere un arrivo di un gruppetto di una dozzina di atlete.

Sarai tu quella deputata a fare la corsa della tua squadra?

Sto bene e spero di potermela giocare fin sul traguardo, benché sappia che il Fiandre è una corsa dura. Tante formazioni vorranno fare selezione e cercare di non arrivare in volata. Il faro della corsa sarà la SD Worx che schiera tutte atlete che possono vincere. Noi giocheremo un po’ di rimessa e nel finale potremmo essere presenti con Brennauer, che ha fatto seconda l’anno scorso, e Marta Lach. L’ideale sarebbe entrare in una buona fuga prima che possano muoversi i grandi nomi. Magari cercare di prendere davanti l’Oude Kwaremont, cercare di tenere più duro possibile e poi vedere com’è la situazione.

Il resto del tuo calendario agonistico cosa prevede?

Indicativamente lo abbiamo già stilato, salvo cambiamenti o imprevisti dell’ultimo momento. Dovrei fare il Thuringen Ladies Tour in Germania a fine maggio, il Women’s Tour in Gran Bretagna a giugno, poi Giochi del Mediterraneo, Tour de France Femmes ed europei a Monaco di Baviera. Ecco, qui il circuito cittadino potrebbe piacermi ed essere adatto alle mie caratteristiche.

Parlando di nazionale, anche tu pensi come le tue colleghe che sia importante sapere già a quali manifestazioni partecipare?

Devo dire che Paolo (il cittì Sangalli, ndr) sta gestendo molto bene gli impegni di noi ragazze. Sono sempre stata tifosa della meritocrazia, quindi se andrò forte sarà giusto convocarmi. Altrimenti spazio giustamente a chi sarà più in forma ed io cercherò di farmi trovare pronta per l’appuntamento successivo. Però credo che lui, esponendoci i suoi pensieri molto prima, ci faciliti la preparazione in vista di un determinato appuntamento. Possiamo organizzarci e prepararci a dovere. Meglio avere già un cerchio sull’obiettivo che vivere nei dubbi. Questo è certamente uno dei punti a favore di Paolo.

Sei al terzo anno alla Ceratizit-WNT. Come ti trovi?

E’ stata la prima volta in carriera che mi sono trovata in un ambiente così internazionale. Non abbiamo tantissimo personale come alcuni team del WWT ma c’è tantissima professionalità. Si respira ancora un clima famigliare pur essendo una continental importante. Si sta molto bene, soprattutto prima delle gare. Non siamo uno squadrone come altre e questo al momento ci aiuta a non avere il peso della corsa sulle spalle.

Ti sei trovata, insieme a Lara Vieceli, a fare gli onori di casa a Martina Fidanza e Camilla Alessio. Immaginiamo le abbiate agevolate nel loro inserimento.

Quando sono arrivata nel 2020 Lara ed Erica Magnaldi, che ora è al UAE Team Adq, erano già qui da un anno quindi so quanto sia importante avere già un riferimento. Martina e Camilla sono molto giovani e fanno parte di quel grande rinnovamento che ha fatto la squadra. Abbiamo un roster con una età media più bassa rispetto a prima. Loro due credo che ci daranno soddisfazioni a stagione in corso, anche se purtroppo Martina ha avuto un incidente alla Nokere Koerse e starà fuori per un po’ (ha subìto le fratture di due vertebre, ndr). Sono contenta che siano nella nostra squadra.

Dopo questi due bei terzi posti, ti sei prefissata qualche obiettivo stagionale in più?

Visto questo inizio, spero di riuscire a timbrare il cartellino presto, come si dice in gergo (ce lo dice sorridendo, ndr). Vincere è sempre difficile e per riuscirci nelle gare WT, con gli squadroni che ci sono, devi tirare fuori il coniglio dal cilindro. Però l’importante è essere sempre nel vivo della corsa. Questa estate spero di figurare bene, anche con la nazionale. Certo, non sono io la campionessa in casa Italia e quindi non avrei problemi ad essere nuovamente di supporto alle compagne come a Leuven. In ogni caso se per i Giochi del Mediterraneo o europei il cittì mi desse i gradi di capitana non mi tirerei indietro e ne sarei orgogliosa a maggior ragione.