Carbonari, stimoli a cinque cerchi più forti di cadute e fratture

26.06.2024
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Il suo avvicinamento a Parigi finora è stato un percorso ad ostacoli, ma l’aria di casa del Mar Baltico le ha dato nuove motivazioni. Anastasia Carbonari con la vittoria al campionato nazionale lettone (il terzo consecutivo) si è messa alle spalle, è proprio il caso di dirlo, tutti i malanni fisici che l’hanno rallentata e impaurita in questi mesi.

Quello di Carbonari è un film già visto e vissuto – purtroppo per loro – da tante atlete, soprattutto negli ultimi anni. Una serie di cadute e botte che ti fanno passare la voglia di risalire in sella e minano la stabilità emotiva più di quella fisica. Poi i traguardi che vuoi tagliare ti fanno uscire la determinazione per riprendersi. A fine maggio alla Ride London, Anastasia cade, si rompe la clavicola destra e la sua partecipazione all’Olimpiade è a rischio. Invece gli eventi si susseguono e si evolvono in modo rapido e positivo. Mentre sta aspettando il volo di rientro dalla Lettonia verso le Marche, la 24enne della UAE Team ADQ ci racconta le sue sensazioni dell’ultimo mese e quelle che proverà nei prossimi.

Carbonari ha rivinto il campionato lettone (per il terzo anno consecutivo) quindici giorni dopo essere tornata in bici dall’operazione alla clavicola
Carbonari ha rivinto il campionato lettone (per il terzo anno consecutivo) quindici giorni dopo essere tornata in bici dall’operazione alla clavicola
Anastasia partendo dalla attualità, ti sei riconfermata campionessa nazionale. Te lo aspettavi?

No, devo essere sincera. Sapevo di non avere una grande tenuta, tant’è che ho provato ad anticipare andando in fuga con due estoni e una lituana (nei Paesi Baltici si corre un’unica prova e vengono divise le classifiche per nazione, ndr). Quando siamo state riprese, è ripartita la fuga decisiva ed io purtroppo ho perso l’attimo per entrarci. D’altronde arrivavo da un lungo periodo di inattività e non potevo chiedere di più. Alla fine ho centrato la top 10 finale che mi ha garantito la vittoria. L’obiettivo primario però era quello di non cadere nuovamente e di conseguenza tenere la maglia.

Seconda tappa della Ride London, Carbonari si rompe la clavicola. Teme per Parigi 2024, ma rientra a tempo di record
Seconda tappa della Ride London, Carbonari si rompe la clavicola. Teme per Parigi 2024, ma rientra a tempo di record
Indipendentemente dal risultato, hai fatto un recupero a tempo di record.

Forse è stato un po’ troppo accelerato, ma ci tenevo a correre a Voru (in Estonia, ndr) per tanti motivi. Rappresentare la mia Nazione e, nel mio piccolo, promuovere il ciclismo femminile in Lettonia che non ha ancora un grande seguito. Tutto ciò è stato possibile grazie alla Clinica Pierangeli del dottor Di Ruscio e ad Andrea Masciarelli che mi ha messo in contatto subito con loro. Pensate che il 25 maggio mi sono rotta la clavicola ed il 31 ero già in sala operatoria. Sono stati tutti fantastici e non li ringrazierò mai abbastanza.

Quanto ha inciso il timore di non poter andare a Parigi per tornare in bici?

Tantissimo, non posso negarlo, però non è stato per nulla facile. Ho avuto tanti pensieri negativi. Già solo se perdi giorni di gara ti butti giù perché si va sempre più forte. Poi non sai più se ne vale la pena rischiare di correre e farsi male. Quando ho letto la vostra intervista a Balsamo, mi ci sono immedesimata. Per fortuna la mia famiglia e il mio fidanzato Riccardo hanno avuto pazienza. Mi hanno sopportata e supportata in ogni situazione. Stessa cosa per la mia squadra che non mi ha mai lasciata sola tra fisioterapia ed allenamenti. Alla fine due settimane dopo l’operazione ero tornata in bici.

Adesso come si guarda avanti?

Con tante motivazioni. Volevo rientrare in fretta anche per dare un segnale a me stessa. Ad inizio stagione ero caduta al Nord battendo forte il ginocchio e ci avevo messo tanto per riprendere la condizione proprio prima della Ride London. Se penso che sono ripartita dopo uno scontro con un pick-up in Olanda due anni fa, credo di essere ormai più forte di tutto. Quindi ora guardo avanti con fiducia, perché non può sempre andare male. Cercherò di stare attenta in gruppo e di ritrovare la necessaria confidenza col braccio operato, sperando che poi tutto venga da sé.

Cosa prevede il tuo calendario a breve?

Al momento so che farò l’Argenta Classic in Belgio e a metà luglio il Baloise Tour per ritrovare il ritmo che ti sa dare solo una gara a tappe. Poi finalmente ci sarà la prova in linea di Parigi (il 4 agosto, ndr) e vedremo come andrà. Naturalmente anche mondiale, benché sia molto duro, ed europeo sono nel mio calendario, però ci penserò più avanti.

Carbonari correrà la prova su strada dell’Olimpiade. Un sogno iniziato nel 2021 quando scelse la nazionalità della Lettonia
Carbonari correrà la prova su strada dell’Olimpiade. Un sogno iniziato nel 2021 quando scelse la nazionalità della Lettonia
Quasi quattro anni fa hai scelto la nazionalità di tua madre proprio per inseguire il sogno olimpico. Come sta vivendo Anastasia Carbonari l’attesa?

Devo dire che la chiamata a queste Olimpiadi è stata una sorpresa perché i criteri per partecipare non sono semplici. Infatti nei miei programmi facevo i conti su quelle del 2028, invece non è andata così per fortuna. Qualche assaggio ce l’ho avuto nei giorni del campionato nazionale perché sono stata al Centro Olimpico di Riga dove ho fatto delle visite mediche e dove mi hanno preso le misure per gli abiti ufficiali. Mi servivano queste emozioni per ripartire e dimenticare cadute e botte morali. Però finché non sarò a Parigi e non sarò nel mezzo della cerimonia inaugurale, non realizzerò appieno quello che sto per vivere.