Una videochiamata che doveva essere di semplice programmazione e invece le ha cambiato la vita. Così Carbonari ha saputo che sarebbe passata nel UAE Team ADQ, anziché fare un’altra stagione nel “devo” team. E’ successo il 13 novembre e probabilmente quel giorno la marchigiana se lo ricorderà a lungo.
La storia, in breve, dice che Anastasia ha vissuto un 2023 a corrente alternata, per tutta una serie di motivi personali e tecnici. Così dopo il mondiale, la scelta da prendere sembrava obbligata: trovare un’altra squadra e salutare Davide Arzeni che aveva creduto in lei portandola alla Valcar e poi alla UAE. Sembrava che la scelta stesse per cadere sulla Israel Premier Tech, quando la marchigiana ha riflettuto e ha cambiato decisamente rotta.
«E’ innegabile che non fossi molto soddisfatta di come è andata questa stagione – racconta – quindi le aspettative di passare nel team World Tour le avevo accantonate. Obiettivamente avevo fatto alcuni buoni piazzamenti, quando ho corso con la prima squadra mi sono sempre fatta vedere, come dicevano anche i report dei direttori sportivi. Però a ottobre ancora non sapevo nulla e così ho pensato di trovare un altro team e ne ho parlato direttamente con Camila (Maria Camila Garcia, Head of Strategy del team, ndr) perché avevo due anni di contratto con il “devo” team. Lei mi ha detto che se avessi trovato una squadra più grande, mi avrebbero lasciata libera. Però lo ha detto in un modo che mi ha fatto pensare».
In che modo?
«Noi vogliamo il tuo bene e la tua crescita. Attualmente – ha continuato – non sappiamo se passerai nella prima squadra, ma se hai delle altre richieste, non saremo noi a fermare il seguito della tua carriera». Così ci ho pensato, mi è parso che ci tenessero davvero. E le ho risposto: «Guarda Camila, a questo punto preferisco rimanere un altro anno nella continental, ma con la possibilità poi di passare nella WorldTour, una delle più grandi del mondo. Piuttosto che fare un anno in una squadra più piccola e non avere tutto l’appoggio che ricevo qui». Era ottobre, poco dopo sono partita per una vacanza in Marocco e ci siamo salutate così.
Poi cosa è successo?
Mi ha ricontattato e mi ha detto che voleva fare una videochiamata con me, alla presenza di Cherie Pridham, il nuovo capo dei direttori sportivi. Anche l’anno scorso avevamo fatto delle videochiamate, in cui mi avevano presentato i preparatori e i direttori sportivi. Pensavo che fosse qualcosa del genere. Invece Camila mi ha dato la notizia che pensavo ormai impossibile: «Sarai nella prima squadra, la notizia è questa». La videochiamata è durata 20 minuti, perché lei ha visto che ero strafelice e che non capivo niente. Perciò ci siamo salutate dicendo che ci saremmo risentite quando avessi metabolizzato la notizia, per parlare di programmi, di direttori, preparatori e di contratto. «Adesso ti lascio un attimo libera – ha sorriso – perché mi sembri abbastanza provata!».
Come te lo ha spiegato?
Mi ha detto: «Sai, tante volte nella vita le scelte giuste ripagano. Noi vogliamo premiare la fedeltà che tu hai dato al team, preferendo rimanere un altro anno nella continental, piuttosto che andare in altri ambienti. Vogliamo premiare questa tua scelta e pensiamo che tu faccia al caso nostro per completare il team per il 2024. Il duro lavoro, l’impegno e i sacrifici nella vita ripagano e tu te la sei giocata bene».
Saresti rimasta davvero volentieri nella continental?
Magari avrei potuto fare l’anno buono che doveva essere il 2023, mettendomi in mostra. Avrei cambiato alcune cose nella preparazione e nell’avvicinamento alle gare. Questa notizia ovviamente è stata un valore aggiunto, una gioia in più. Cherie Pridham l’ho vista per la prima volta in quella chiamata e mi è piaciuta molto. Sembra una persona con molta personalità e molto tatto. Anche lei mi ha detto di festeggiare, perché poi ci sarà da rimboccarsi le maniche. A me piace avere questa concretezza in un direttore sportivo. Come Arzeni, che sa motivarti e darti il consiglio giusto, però è severo quando c’è da dire qualcosa di importante. Uno che ti rimette in carreggiata quando capisce che stai sbagliando.
Arzeni come ha commentato la notizia?
L’ho sentito la sera stessa. Camila mi aveva fatto promettere di non dire niente a nessuno, fino a che non avessi firmato il contratto, perché volevano essere loro a comunicarlo. Per cui non ho detto nulla neppure a Davide e lui un po’ ha fatto l’offeso. Io mi sono scusata, dicendo che lo avevo promesso a Camila e lui a quel punto mi ha messo in viva voce ed era lì con Camila e con Cherie. E mi hanno fatto ancora i complimenti per la correttezza.
Che cosa significa rimboccarsi le maniche?
Significa che partirò dall’Australia, quindi la stagione sarà subito bella impegnativa. Intanto ho iniziato a lavorare con un nuovo preparatore, che si chiama Dario Giovine e allena anche Erica Magnaldi, e mi sto trovando molto bene. Stiamo già lavorando in modo intenso, poi nel ritiro che inizia a Oliva il 7 dicembre sicuramente faremo un bel blocco di lavoro fino al 20.
Che cosa soprattutto ti ha impedito di ottenere risultati nel 2023 e su cosa lavorerai questo inverno?
Io penso che non sia stato un aspetto tecnico, ma più un fatto mentale. Non ho avuto problemi ad allenarmi bene e fare la vita atleta, perché è uno stile di vita che mi piace. Non mi pesa stare a casa il sabato e non andare a ballare, è una cosa che attualmente non mi interessa. Più che altro vorrei lavorare molto sull’approccio alle gare, su come gestire lo stress e l’ansia dello stare tanti giorni fuori. Sono energie che a fine stagione mi mancano, sono arrivata ad agosto sfinita. Quindi, dato che la prossima sarà una stagione molto impegnativa e molto più lunga, vorrei lavorare su questo aspetto.
A chi hai dato la notizia per primo?
A Riccardo, il mio fidanzato. Il 2023 è stato un periodo duro per entrambi. Ci siamo trasferiti a Parma dalle Marche per il suo nuovo lavoro, che invece è andato molto male. Si è dovuto licenziare e mentalmente non ce la faceva più. Quindi abbiamo vissuto con uno stress molto grande, con un affitto sulle spalle a tre ore di macchina da casa. Ha messo in gioco le amicizie e il suo stress è diventato stress per entrambi. Anche perché io nel frattempo ero alle prese con aspettative diverse da quelle con cui ero passata alla continental.
Invece ora?
Invece ora c’è stata la svolta per entrambi. Io passerò alla WorldTour e lui ha trovato un nuovo lavoro che sta andando benissimo. Abbiamo vissuto un periodo difficile che ci ha avvicinato ancora di più. Il prossimo passo sarà scegliere un nuovo posto in cui vivere. Non c’è più ragione di stare a Parma, anche perché io non ho trovato compagni di allenamento e strade convincenti. Perciò stiamo pensando di andare verso Bergamo o Como, più vicine al suo lavoro e più comode per me per allenarmi, visto che ci sono molte mie compagne di squadra.
Al puzzle a questo punto manca solo il tassello delle Olimpiadi…
Altra cosa venuta fuori in modo del tutto inatteso. L’ho saputo mentre ero in vacanza in Marocco, ma non era ancora ufficiale. Quando lo è stato, la federazione lettone ha fatto un post su Facebook in cui mi hanno taggato, scrivendo che mi ero qualificata per le Olimpiadi. Sembrava che la qualificazione fosse impossibile, invece con il piazzamento al mondiale e il fatto che ci fossero dei posti liberi, mi hanno riaperto le porte. Insomma, questa volta a Capodanno abbiamo più di qualcosa per cui brindare. E’ stato davvero l’anno dei colpi di scena…