A Bowral di mattina presto ci sono sei gradi. La nazionale ha scelto come base questa cittadina sull’altopiano a circa 80 chilometri da Wollongong e nell’inverno australiano la differenza di clima rispetto alle zone sul mare si fa sentire. Memori delle trasferte di gennaio con il Tour Down Under, fa quasi strano sentire di locali chiusi così presto e un clima ben diverso da quello torrido dell’estate e quello che ancora adesso affligge l’Italia.
Crono da scoprire
Paolo Sangalli è già in Australia, assieme a Marco Velo e il gruppo dei cronoman. Mentre le sue elite rifinivano la preparazione alla Vuelta, il tecnico delle donne ha raggiunto gli antipodi per il suo primo mondiale da ammiraglio. Tutti gli altri, tantissimi, li ha vissuti da secondo di Salvoldi e la differenza si fa sentire per forza di cose. La sua nazionale fin qui ha vinto e dimostrato grande affiatamento e in Australia per la prima volta si correrà per il doppio titolo: elite e U23 con Silvia Zanardi che ha ben chiara la possibilità di diventare la prima campionessa del mondo nella fascia delle giovani su strada e Guazzini (in apertura) che potrebbe centrarlo nella crono.
«Ieri è arrivato il secondo gruppo – racconta Sangalli – con Fidanza, Longo Borghini e Guazzini, tutte dalla Vuelta. Le prime sono partite il 9 settembre. Sabato faremo la prova ufficiale del percorso della crono. Sia il circuito della gara su strada sia la crono passano attraverso l’Università e nei giorni scorsi era chiusa. Per cui ancora non abbiamo potuto vedere niente».
Carne al fuoco ce n’è tanta, come l’assegnazione delle prime maglie iridate delle under 23…
Per la gara su strada non è la formula ideale per valorizzare le più giovani. Noi ne avremo due (Zanardi e Guazzini, ndr), vedremo fra 10 giorni se correranno entrambe. Certo la volontà è quella di onorare la categoria.
Ma se si corre per vincere la gara, come si tutelano le U23?
L’obiettivo è vincere la gara, per cui si parte per fare il lavoro necessario che porti la leader a giocarsi la corsa. In questo contesto, tutte avranno il loro lavoro da fare. Semmai la U23 più in condizione sarà un po’ risparmiata, ma all’occorrenza dovrà mettersi a disposizione.
Torniamo alla crono, sabato proverete il percorso: che cosa ti aspetti?
Il problema sarà capire come tracceranno. Come vi diceva Malori, si dovrà vedere se le curve saranno curve vere o non servirà neppure smettere di pedalare. Ci sono passaggi stretti più obbligati, ma di base le strade sono parecchio larghe.
Per Ganna sarebbero meglio curve veloci, voi cosa preferireste?
Siamo con Ganna (sorride ndr). Puntiamo molto su Vittoria Guazzini, che in proporzione ha caratteristiche simili e, fra parentesi, potrebbe puntare al titolo U23 che è alla nostra portata. Invece Fidanza avrà l’obiettivo di crescere e portare avanti il progetto che ha sposato. Vittoria ha tanti watt da lanciare, Arianna si adatta meglio ai rilanci.
Come siamo messi con le juniores?
Abbiamo Venturelli che già conosciamo e Alice Toniolli, che corre da due anni e ha sempre fatto pattinaggio. Anche lei è un investimento che vale la pena seguire con attenzione.
Come sta andando l’adattamento al fuso orario? E le strade?
Il protocollo federale sta funzionando bene. La zona ha strade larghe un po’ trafficate, ma anche stradine secondarie in cui si riesce a lavorare bene. Solo che la temperatura è più bassa di quanto sia sul mare. Siamo a 80 chilometri da Wollongong e ieri scendendo da Bowral verso il mare si percepiva il cambio di temperatura.
Da sabato sarete al completo?
Esatto, sabato arriveranno le altre stradiste e finalmente entreremo nel vivo.