Malcotti prepara il riscatto. «Decisa a cambiare marcia»

14.01.2023
6 min
Salva

Ha un conto aperto col 2022 Barbara Malcotti. Un po’ per sfortuna e un po’ per demeriti suoi, facendo sana autocritica. Quest’anno vuole riacquistare il terreno perso senza se e senza ma, visto che sullo sfondo c’è un contratto con la Human Powered Health che scade a fine stagione.

La volontà della classe 2000, trentina di Storo, è guadagnarsi il rinnovo con la formazione WorldTour statunitense. E perché no, aggiungiamo noi, attirare le attenzioni di qualche altro team. Ovvio che tutto passi per i colpi di pedale che Malcotti vuole imprimere in modo deciso a questa fase della sua carriera. Tanto che è volata in Algarve con qualche giorno di anticipo sull’inizio del ritiro con la squadra per farsi trovare pronta e recuperare il raduno di dicembre saltato per una disavventura in bici senza conseguenze. Ci facciamo raccontare tutto da lei, appena rientrata dall’allenamento e poco prima dell’inizio del pranzo… a metà pomeriggio.

Barbara, premiata dal Comitato Trentino FCI, abita a Storo vicino al Lago d’Idro (foto Scattobike)
Barbara, premiata dal Comitato Trentino FCI, abita a Storo vicino al Lago d’Idro (foto Scattobike)
Barbara come sta andando in Portogallo?

Tutto bene. Sono qui con un paio di mie compagne ed insieme anche alla formazione maschile. Adesso ci stiamo adattando ai loro ritmi e, per non far diventare matto lo chef, noi ragazze mangiamo appena rientrano gli uomini visto che finiamo prima. Domani arriverà il resto della squadra e resteremo qua fino al 22 gennaio. Tornerò a casa per quattro giorni, poi inizieranno le gare.

Anche tu hai già pianificato una prima parte di stagione?

Sì certo. Debutterò ad Almeria il 29 gennaio, quindi faremo una breve sosta a Girona per prendere il volo per Cipro dove correremo l’Aphrodite Women Cycling Race. Faremo una crono e due prove in linea (in programma il 4, 8 e 11 febbraio, ndr). Per il resto ho un calendario primaverile ancora in via di definizione. Le corse già certe sono Le Samyn, Tour de Normandie, Freccia Vallone, Liegi, Ruta del Sol e Giro Donne. Di quest’ultima gara parlavo proprio due giorni fa con le compagne e i diesse, che si chiedevano che percorso ci sarà. E’ un peccato che ancora non si sappia nulla, perché io ci punto forte. Noi siamo una formazione piccola, vorremmo sapere con chi presentarci per studiare la preparazione e l’eventuale recupero per il Tour Femmes. Che io ho chiesto di correre…

Perché hai qualcosa in sospeso con quella gara, giusto?

E’ così. Premetto che il Tour Femmes, anche se appena nato, è già la gara a tappe più importante, quindi normale che tutte le atlete lo vogliano correre a prescindere. Sono in scadenza e a me servirebbe per farmi vedere ancora di più. Ma io vorrei correrlo perché mi brucia ancora la squalifica del 2022. E’ vero che avremmo potuto stare più attenti, ma essere lucidi in quella corsa non è facile. Non pensi proprio a certi aspetti del regolamento, ti fidi anche di ciò che ti dice la tua ammiraglia in quei frangenti così frenetici…

Eri stata estromessa per un cambio bici irregolare da una giuria fin troppo fiscale. Come era andata?

E’ successo alla quinta tappa, la più lunga, quella da 175 chilometri. C’era una fuga con circa quattro minuti di vantaggio. Noi avevamo dentro Antri Christoforou, la campionessa cipriota, seguita dalla nostra ammiraglia. Nel frattempo a me si era rotto il cambio e ho chiesto l’intervento via radio. Il diesse mi ha detto che si sarebbe staccato dalla testa della corsa e mi avrebbe aspettato a destra. Ero a metà gruppo, mi sono fermata dalla mia ammiraglia, ho preso la bici di scorta e siamo ripartiti. Io sono rientrata in gruppo, il mio diesse sulla fuga.

Il 2022 di Malcotti è stato sotto tono ma non sono mancati buoni piazzamenti (foto instagram)
Il 2022 di Malcotti è stato sotto tono ma non sono mancati buoni piazzamenti (foto instagram)
Cos’è capitato poi?

Dopo circa 40 chilometri mi hanno affiancato le moto della giuria: «Malcotti, deve fermarsi». Per regolamento avrei dovuto farmi sfilare dal gruppo, andare in ultima posizione e fare la sostituzione invece di come abbiamo fatto. Via radio i diesse hanno chiesto solo la multa e non l’estromissione, ma non c’è stato verso. Considerando che avevano graziato chi aveva causato l’incidente di Marta (Cavalli, ndr), devo dire che con me sono stati pignoli e con poco buon senso (sospira, ndr).

C’è altro?

Moralmente ero a terra, distrutta. Però alla sera ho ricevuto un bel messaggio di Elisa (Balsamo, ndr). Si diceva dispiaciuta per la squalifica e che sia Trek-Segafredo che SD Worx avevano chiesto alla giuria di chiudere un occhio perché non avevamo danneggiato nessuno. L’ultimo atto inaspettato qualche settimana fa, quando l’UCI via Accpi mi ha notificato il pagamento della multa che non era presente nel referto della giuria a fine tappa. La mia squadra l’ha pagata senza fare troppe storie, ma spero capiate perché quell’episodio mi sia rimasto sul gozzo.

Non l’avevi vissuta bene quella situazione ma forse può darti una spinta in più per il 2023?

Non so nemmeno dire se mi abbia insegnato qualcosa, di certo posso dirvi che la carica per quest’anno è tanta. A parte quel giorno, l’anno scorso ho disputato una stagione molto sotto tono. Salvo la tanta esperienza che ho fatto su diverse gare che non avevo mai corso, come il Fiandre. Quest’anno ho un anno in più di esperienza ad alti livelli e so che devo fare il salto di qualità. In questo sarò aiutata dallo staff della squadra che si è rafforzato con alcune figure importanti, tra cui Ro De Jonckere e Kenny Latomme (rispettivamente general manager e responsabile delle prestazioni, ndr), entrambi con trascorsi alla Quick Step e Qhubeka.

Nel 2022 Malcotti ha disputato 6 gare a tappe, di cui 4 WorldTour
Nel 2022 Malcotti ha disputato 6 gare a tappe, di cui 4 WorldTour
Cosa si aspetta Barbara Malcotti da se stessa?

La pressione me la voglio mettere addosso io per ripagare la squadra che crede in me e nella quale sto benissimo. Ho fatto un buon inverno e i valori rispetto al passato lo dimostrano. Dovrò confermarli in gara, sapendo che non sarà semplice o immediato. Non voglio parlare di vittorie, quanto invece di prestazioni. Se saprò mantenere la giusta condizione, potrò correre meglio e potranno arrivare anche i risultati. E a quel punto restare anche sui taccuini del cittì Sangalli, con cui ho un buon rapporto. Sono consapevole che devo migliorare, ma sono pronta a riscattarmi.