Roman Kreuziger, moglie Michaela, piccola Anna, grande Viktoria, Natale 2020

Kreuziger, vita da monaco per il rilancio

02.01.2021
5 min
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Per il prossimo mese, Kreuziger starà a casa davvero poco. Lo aspettano nuovamente le Canarie, da cui è tornato appena prima di Natale, poi il ritiro a Mallorca con la Gazprom-Rusvelo, perché Roman questo fatto del cambio generazionale obbligato fa fatica a masticarlo, figuriamoci a mandarlo giù. Lo cogliamo in un inizio di stagione che resta comunque cruciale. L’idea di cambiar squadra non l’aveva presa in considerazione. Alla Ntt Pro Cycling si era trovato bene, ma l’attesa che la Qhubeka-Assos nascesse e gli facesse una proposta a un certo punto si è fatta troppo lunga. Così ha accettato l’offerta della squadra russa che, come ci ha già spiegato Paolo Rosola, ne farà uno dei riferimenti per le corse importanti e una guida per i giovani.

Roman Kreuziger, Ivan Basso, VIncenzo Nibali, Franco Pellizotti, Liquigas, passo San Pellegrino 2009
Kreuziger, a sinistra, con Basso, Nibali e Pellizotti nel ritiro Liquigas a passo San Pellegrino nel 2009
Roman Kreuziger, Ivan Basso, VIncenzo Nibali, Franco Pellizotti, Liquigas, passo San Pellegrino 2009
Kreuziger, Basso, Nibali, passo San Pellegrino nel 2009

«Potevo aspettare altri 15 giorni – dice Kreuziger – ma sarebbe stato un rischio, perché di qua c’erano 5 corridori per un posto. Conosco bene Dima (Dimitri Konychev, direttore sportivo della Gazprom, ndr), quando sono sul Garda abitiamo a 10 chilometri e mi alleno spesso con suo figlio. Mi ha fatto parlare con Renat Kamidhuline, il manager della squadra, e penso abbia capito che ho ancora voglia di fare sacrifici. Tanti possono pensare che sia vecchio, perché sono in gruppo da una vita. La verità è che posso essere un riferimento per Zakarin e posso passare la mia esperienza ai più giovani. Se solo la vorranno ascoltare…».

Zakarin significa corse a tappe…

Non sarò l’ultimo uomo in salita, ma in un Giro servono i corridori di esperienza. E poi spero di avere spazio e che ci invitino nelle gare di un giorno, magari nelle Ardenne, perché ultimamente mi ci trovo bene.

Roman Kreuziger, Gazprom, Colnago
Così Roman con la nuova maglia e la nuova Colnago
Roman Kreuziger, Gazprom, Colnago
Con la nuova maglia e la nuova Colnago
Dal WorldTour a una professional: che effetto fa?

Dopo 15 anni al top, può sembrare che sia sceso. Ma col mercato che c’era e la famiglia a casa, ho trovato l’accordo e sono contento. Come organizzazione, non vedo grosse differenze. Ho cominciato a correre su una Colnago e mi fa piacere tornare a usarla. In più abbiamo Campagnolo, che di questi tempi è anche meglio, visto che Shimano ha difficoltà a consegnare i gruppi e tanti colleghi sono ancora senza la bici nuova. Io sono motivato. Farò la mia stagione. Preparerò le Olimpiadi e anche il mondiale. E alla fine deciderò se continuare o fermarmi. Ma voglio deciderlo io.

Roman Kreuziger, Rein Taaramae, Vladimir Karpets, Giro di Romandia 2009
Vince il Giro di Romandia 2009 davanti a Taaramae e Karpets
Roman Kreuziger, Rein Taaramae, Vladimir Karpets, Giro di Romandia 2009
Vince il Romandia 2009 su Taaramae e Karpets
Dunque sei arrivato a questo bivio?

Devo capire se il 2020 è andato male per colpa del Covid. Sono convinto che se il 2021 parte e si svolge normalmente, quelli della mia generazione faranno vedere che ci sono ancora. Perciò, più che un bivio è mettere le mani avanti. Mi sento giovane e in grado di andar forte. Mi sto godendo il tempo che mi resta da correre. I più giovani rischiano di sprecarlo sapendo di averne ancora tanto.

Hai cominciato a vincere tanto da junior e fisicamente eri già definito come un pro’…

So dove volete arrivare, ma credo che la Liquigas mi abbia lasciato tanto. Il dottor Corsetti magari era un rompiscatole, ma ci ha insegnato come comportarci da professionisti e come gestirci. Ho vissuto ogni anno da professionista, mai uno strappo. E questo adesso mi torna indietro.

Roman Kreuziger, Amstel Gold Race 2013
Nel 2013 in maglia Saxo Bank vince da solo l’Amstel Gold Race
Roman Kreuziger, Amstel Gold Race 2013
Nel 2013 vince l’Amstel Gold Race
Quindi i giovani non devono credere di aver già archiviato la pratica?

L’ambiente è cambiato tanto. Il ciclismo è molto più esplosivo. Loro non hanno avuto problemi a cambiare programmi, mentre noi con più di 30 anni abbiano avuto un buon livello, però mai eccezionale. Loro sono stati super, però vediamo se saranno in grado di confermarci. Faccio il paragone con Nibali…

Riguardo cosa?

E’ lì davanti da 15 anni e vince da 15 anni. Altri ci riusciranno? Oppure faranno 5 stagioni a tutta e poi smetteranno? Io credo che alcuni non saranno capaci di ripetersi.

Non li vedi capitani di domani?

Cancellara e Contador sono stati capitani che hanno sempre preteso tanto dagli altri, perché pretendevano tanto da se stessi. Oggi non ci sono più questi riferimenti e nel gruppo c’è l’anarchia.

Romam Kreuziger, Alberto Contador, Nairo Quintana, Tirreno-Adriatico 2014
Scorta Contador (dietro c’è Nairo Quintana) alla vittoria della Tirreno-Adriatico 2014
Romam Kreuziger, Alberto Contador, Nairo Quintana, Tirreno-Adriatico 2014
Scorta Contador alla vittoria della Tirreno 2014
Questi sono discorsi da nostalgico…

Ma basati su dati certi. Non ci sono più campioni con il carisma per tenere ordine in gruppo. Per questo ci sono tante cadute. Ti passano a un filo e se ti lamenti, ti urlano dietro: «Sei vecchio, stai a casa!». Magari certe cose le dicevo anche io, poi però venivano Garzelli, Noè oppure Pelizotti e mi rimettevano al mio posto. Mi piace quasi più allenarmi che andare in corsa, dove non c’è più rispetto.

Hai vinto l’Amstel, il Giro di Svizzera e il Romandia. Un mondiale da junior, cosa manca alla tua carriera?

Il podio in un grande Giro, ma per come vanno ormai faccio fatica. Un podio alla Liegi e magari alle Olimpiadi. Nel ciclismo non saranno popolari come il mondiale, ma quella medaglia potrebbe dare un senso a tutta la storia. Io credo che a Tokyo ci andremo. Magari con le mascherine. Magari senza il Villaggio Olimpico, ma ci andremo.

Roman Kreuziger, piccola Anna, grande Viktoria, Natale 2020
Kreuziger con le figlie Anna (a destra) e Viktoria (a sinistra) nei giorni di Natale (foto Instagram)
Roman Kreuziger, piccola Anna, grande Viktoria, Natale 2020
Kreuziger con le figlie Anna e Viktoria (foto Instagram)
E quando arriverà il momento, cosa farai?

Ci ho pensato a novembre, quando sembrava che non avrei trovato squadra. Vedo Lombardi, vedo Quinziato e mi immagino nell’ambiente come talent scout o come responsabile della performance in una squadra. Ho firmato per un anno, secondo Konychev e Renat non avrò problemi a rinnovare. Io farò il possibile. Per questo mi sono allenato anche in mountain bike. Per questo starò tutto gennaio via da casa. E poi vedremo se è stato il Covid o se a 33 anni sarò già vecchietto…