Fabio Felline viaggia verso la sua 12ยช stagione da professionista eppure ha solo 30 anni. Una carriera che ha ancora molto da dire e che forse ancora deve trovare la sua dimensione definitiva.
Quella che ne segue รจ la bella chiacchierata con un ragazzo davvero intelligente che ha raccolto meno di quel che poteva. Con Fabio guardiamo avanti, prima perรฒ partiamo dal finale di questa stagione. Una bella vittoria al Memorial Pantani (foto in apertura) e il folle inizio del Giro dโItalia che ha visto protagonista l’Astana. Partiamo da qui.
Un inizio schock, Fabio. In 24 ore avete perso un capitano e mezzo…
Davvero! E’ successo un qualcosa d’incredibile. E per me al contrario di quel che si possa pensare non รจ stata neanche fortuna. Aver perso due elementi cosรฌ importanti (Miguel Angel Lopez e Vlasov, ndr) mi ha costretto a lavorare il doppio, il triplo e gli spazi per me si sono ridotti…
Eh sรฌ perchรฉ comunque al contrario di quanto accaduto alla Ineos-Grenadiers che ha perso Thomas, voi il leader ancora ce lo avevate. Fuglsang ti ha bloccato…
Esatto. Tante volte mi sono sentito dire per radio: tieni duro ancora un po’, stagli vicino… in situazioni che per me non avevano senso e che magari non erano sul mio terreno, ma che invece erano giuste dal punto di vista del capitano. Perรฒ se da un lato non ho avuto troppo spazio, dall’altro la nota positiva รจ che sono stato costretto a rendere al massimo per 21 giorni e non ho mai avuto un passaggio a vuoto. E’ stata una bella conferma e questo mi rende contento. Persino quando ho vinto la maglia verde alla Vuelta ho avuto delle giornate no.
Una bella conferma: la squadra lo ha apprezzato?
L’Astana mi ha apprezzato sin da subito. Mi ha preso nonostante venissi da due stagioni non facili. Mi ha voluto per quel che posso ancora fare e per quel che avevo fatto in passato. Ma alla base di quelle due stagioni no ci sono stati dei problemi.
Che problemi?
Faccio una premessa: io sui social sono molto poco attivo e non tutti sapevano delle mie vicissitudini. Nel 2017 ero partito bene, poi a metร stagione ho avuto la toxoplasmosi. Mi dissero: tranquillo, passa in due, tre mesi. La primavera successiva ancora ce l’avevo. In estate riprendo e solo nel finale di stagione ricomincio a stare benino. Nella primavera del 2019 riparto molto bene. Cado e in una corsa in Francia e inizio a sentire dolore ad un ginocchio, ma vado avanti. Fatto sta che a forza di spingerci su ho lesionato la testa del perone. Altro stop. Riprendo a giugno. Faccio un bel Giro di Svizzera e mi mandano al Tour. Vado all’Eneco, sono settimo nella generale, all’ultima tappa mi tocco con Hirschi e Kueng prendo un buco ed esco di classifica. Giustamente non avendo piรน 20 anni queste cose non fanno notizia e nessuno le sa. E neanche io ne parlo sui social.
Beh non รจ facile poi ritrovarsi in questo ciclismo…
Non รจ facile. E anche quando fai cose buone non sempre sono viste se non sei davanti. Perรฒ devo dire che da parte di tutti in Astana ci si รจ dati una bella svegliata, anche tatticamente. Siamo presenti. In questo finale di stagione ho vinto il Pantani, ho trovato continuitร , c’รจ stato un buon seguito mediatico. Insomma รจ un buon punto di partenza.
Partenza, hai lanciato in qualche modo il 2021. Che programmi hai?
Un programma importante. A gennaio faremo un ritiro in Spagna, quindi andrรฒ sul Teide e farรฒ un calendario di alto livello. Inizio dalla Spagna con Murcia, Almeria e Ruta del Sol. Passo alle prime classiche in Belgio, Het Nieuwsblad e Kuurne, e poi alle corse italiane, Strade Bianche, Tirreno e Sanremo. A quel punto tireremo una linea e vedremo se ci saranno anche le Ardenne e il Giro.
Caspita, un programmone! Ma sarร solo in appoggio a qualche capitano oppure avrai anche i tuoi spazi? Tanto piรน che Fuglsang sembra tornare a puntare sulle classiche e Vlasov sul Giro…
Mi hanno detto che avrรฒ anche i miei spazi. Su Vlasov il team punta molto, anche perchรฉ da quel che ho capito รจ all’ultima stagione e da lui vogliono ottenere il massimo. Con Vlasov รจ il primo anno che corro. Sai, รจ russo, hanno una mentalitร particolare perรฒ devo dire che per quel poco che siamo stati insieme siamo andati molto d’accordo.
L’Astana ha preso dei giovani molto interessanti, Battistella, Piccolo, Sobrero… Ti coinvolgeranno nei loro programmi? Alla fine hai l’etร e l’esperienza giusta. Non sei nรฉ il 20 enne e nรฉ il 37 enne: โparli una linguaโ piรน simile alla loro rispetto a quella che potrebbe avere il corridore a fine carriera…
Io faccio parte del gruppo di Zazร (Stefano Zanini, ndr) e loro sono seguiti da Martinelli, dipenderร dal calendario, ma capiterร che alcune volte si starร insieme e io potrรฒ avere un ruolo da insegnante.
Varcata la soglia dei 30 anni che sogni ha Felline oltre il ciclismo?
Ho tantissime idee. Giร nel 2012 avevo aperto insieme a due soci un centro dedicato allo sport. Ogni giorno c’era una figura di riferimento: una volta il nutrizionista, una volta il biomeccanico, una volta il preparatore… poi uno dei tre soci ha pensato bene di fregare me e l’altro e la cosa non รจ andata a buon fine. Magari un domani potrei riaprire questo centro. Ho alcuni amici che senza volerlo si sono laureati o hanno studiato per questo settore. Mi piace il discorso della preparazione. Non sono un nerd della tecnologia perรฒ penso di sapere parecchie cose e di poter rispondere a molte domande. Ecco, mi vedo dentro al ciclismo piรน con un ruolo cosรฌ che non come direttore sportivo. Poi nella vita mai dire mai…
E i sogni del corridore?
Ho tanti sogni nel cassetto, anche perchรฉ sono pochi quelli che ho aperto! Sogno di vincere una classica, non chiedermi quale: una qualsiasi. E poi anche delle tappe. Ho dieci podi nelle tappe dei grandi Giri, ma non ne ho mai vinta una. Penso possano essere alla mia portata.
Tu sei stato uno dei primissimi a passare giovanissimo, avevi 19 anni e andasti alla Footon-Servetto. Una raritร , anzi caso unico, in quell’epoca (2009-2010), che differenze vedi con i ragazzini che passano oggi e che giร volano?
Sai facevo questa riflessione proprio qualche giorno fa e sono giunto alla conclusione che sono passato giovane ma con la mentalitร vecchia. Oggi passano e li fanno emergere. Pogacar a 21 anni ha vinto il Tour. Quando i miei tecnici mi portarono al Tour a 21 anni gli dissero che erano degli assassini. I primi anni da pro’ mi allenavo meno dei dilettanti. Mi hanno fatto vivere il ciclismo in modo differente. Il primo potenziometro l’ho avuto nel 2013 quando arrivai all’Androni Giocattoli, cioรจ al quarto anno da proโ. Come programmi, calendari, lavori… sono professionista dal 2014-2015 se guardo indietro. Oggi รจ diverso. Se un giovane passa e non va forte รจ un โnullaโ. Io non dico che questa cosa mi abbia penalizzato, ma di sicuro mi ha rallentato. E magari ho perso quel treno. Ricordo che Bettini era cittรฌ. Vinsi il Pantani e feci quarto a Prato. Paolo venne da me e mi disse: ti porterei a Valkenburg ma sei troppo giovane. Okay, feci quelli da U23 fu una bella esperienza, ma stop.
Cosa puoi dare ancora in questo ciclismo? Vai bene a crono, tieni in salita, sei veloce… dal tutto al niente perรฒ il passo รจ breve, oggi serve specializzarsi: che pensi?
Ho risposto un sacco di volte a questa domanda e dico che o sei un Valverde o sei uno โstoltoโ! Comunque c’รจ del vero. A livello personale magari ci sarร un risveglio in questa mia seconda parte di carriera. Ma se cosรฌ non fosse bisognerร essere intelligenti e onesti con sรฉ stessi e capire che forse รจ il momento di essere utile a qualcuno e diventare un gregario di lusso, l’uomo fidato. In questo caso mi torna utile quel che ho visto all’ultimo Giro. Ripeto, se mi accorgo di non emergere piรน puรฒ essere una soluzione. Anche perchรฉ ho piรน di 30 anni, vorrei continuare ancora e in ballo ci sarebbe anche l’aspetto remunerativo.
Felline ha l’idee chiare. E’ maturo, ha imparato e capito tante cose e non ha piรน l’etichetta dell’eterno giovane. Certo vorremmo che aprisse il cassetto delle classiche e tirasse fuori dal cilindro magari un bel Monumento, da tifosi italiani non sarebbe affatto male. Ma poi starร solo a lui trovare la sua strada. Intanto ha ritrovato quella per l’Italia. Da Monaco se ne รจ tornato a Torino, dove adesso convive con la sua fidanzata Nicoletta. E da qui puรฒ ripartire fortissimo.