Pensieri e parole di Vollering al debutto con la FDJ-Suez

12.02.2025
6 min
Salva

Demi Vollering tornerà in gara domattina per la prima tappa della Setmana Ciclista Valenciana indossando una nuova maglia da quando nel 2021 lasciò la Parkhotel Valkenburg per approdare e successivamente sbocciare al Team SD Worx.

Per la campionessa olandese (immagine Instagram in apertura) che fa base da anni in Svizzera, il 2024 è stato un anno sicuramente positivo, tuttavia… ferito dalla sconfitta nelle due gare cui forse teneva di più. Se infatti nel computo delle vittorie rientrano la Vuelta, Itzulia Women, il Giro di Svizzera e la Vuelta a Burgos, i secondi posti al Tour de France e ancor di più il quinto ai mondiali di Zurigo restano come ferite ancora pruriginose.

La incontriamo virtualmente attraverso lo schermo di un computer nella conferenza stampa di vigilia della stagione alla FDJ-Suez, la ex squadra di Marta Cavalli, nata vent’anni fa per far crescere il ciclismo femminile e che ha di recente dichiarato senza mezzi termini di voler vincere il Tour de France. Per questo oltre a Vollering sono arrivati Juliette Labous e uno sponsor ambizioso come Specialized. Lei racconta, noi abbiamo la possibilità di riempirla di domande.

Come va con la nuova squadra?

Davvero bene. Ho fatto un’ottima preparazione invernale, mi sento già come in casa mia. Ovviamente all’inizio è stato spaventoso per me entrare a far parte di un nuovo team con così tante nuove persone intorno a me. Ma devo dire che i primi training camp sono stati davvero utili e ho scoperto che quelle facce nuove erano anche molto gentili. Qui alla FDJ-Suez ho trovato un’atmosfera molto rilassata, niente da dimostrare o qualcosa del genere. E’ davvero bello essere qui.

Il cambio di squadra ti ha ricordato il primo giorno in una nuova classe?

Il primo incontro fa sempre un po’ paura, ma per fortuna conoscevo già quasi tutti, come ci si conosce stando in gruppo. Appena ho firmato, ho cominciato a osservare tutto quello che facevano, proprio per farmi un’idea più precisa. Poi l’anno è finito e non c’è stato tanto da aspettare. Abbiamo degli ottimi sponsor, ho con me nuovamente Specialized e tutto è molto professionale.

Il precedente cambio di squadra c’era stato nel 2021. Quanto sei diversa come donna da allora?

Questa è una buona domanda. Ero ancora molto giovane e inesperta di questo sport, non sapevo molto, soprattutto parlando di tattica, ritrovandomi di colpo con compagne molto forti. In questi quattro anni, sono cresciuta tanto come donna. Penso anche di aver imparato a parlare molto meglio, perché prima ero molto timida. Sono cresciuta in tanti aspetti diversi. Ovviamente sono sempre la stessa Demi, ma ho imparato tanto e sono cresciuta per cui in parte sono davvero un’altra persona.

Vollering e Kung, ciascuno a suo modo un gigante. La FDJ-Suez e la Groupama-FDJ sono però entità distinte
Vollering e Kung, ciascuno a suo modo un gigante. La FDJ-Suez e la Groupama-FDJ sono però entità distinte
Dovrai condividere la leadership con Muzic e Labous, ma del resto sei abituata…

Certo. E’ sempre molto bello avere compagne di squadra così forti. Non solo Evita e Juliet, ma l’intera squadra è super forte. Penso che sia molto importante per tutte le gare cui puntiamo. Lavoriamo tutti molto duramente per raggiungere i nostri obiettivi e penso che tutti condividiamo la stessa passione e la stessa determinazione.

L’anno scorso il Tour ti è sfuggito per appena 4 secondi, sarà il tuo obiettivo principale per il 2025?

Il Tour de France è sempre stato un grande obiettivo per me e anche per la squadra, per cui sarà bello lavorare insieme per vincerlo. Ci saranno anche altri traguardi, anche se quello resta il bersaglio grosso.

C’è una grande differenza rispetto alle altre squadre in cui hai corso prima?

Molte persone pensano che far parte di una squadra francese significa dover parlare solo francese e lavorare in modo meno professionale. Per me in realtà è l’opposto. E’ davvero una bella squadra, pensano ad ogni dettaglio. Faccio un piccolo esempio. Quando eravamo al primo ritiro in Spagna, per tutto il tempo ho sentito il bisogno di cambiare qualcosa sulla mia bici, ma non sapevo cosa. Sono rimasta calma, ho continuato ad allenarmi e ho aspettato che il personale di Specialized tornasse per vedere cosa volessi modificare. Ho provato una sella diversa, ma non è cambiato molto. Allora mi hanno detto che forse avrei potuto provare un attacco manubrio più lungo, perché passando da Sram a Shimano, mi sentivo più corta rispetto al solito. Poteva essere una soluzione, ma ho pensato che non sarei riuscita a trovare un attacco più lungo lì in Spagna.

Demi Vollering ha vinto il Tour Femmes 2023, mentre è arrivata seconda nel 2024 per appena 4 secondi
Demi Vollering ha vinto il Tour Femmes 2023, mentre è arrivata seconda nel 2024 per appena 4 secondi
Invece?

Invece si sono presentati con un nuovo manubrio e una nuova bici e questo ha reso super facile testare le cose. Hanno caricato la mia vecchia bici sull’ammiraglia, in modo che potessi cambiare se non andava bene. Questi sono piccoli dettagli molto importanti per i corridori e dicono molto sulla squadra.

La scorsa stagione non è stata perfetta, hai cambiato qualcosa nell’approccio con questa?

Lavoro con un nuovo allenatore e già questo rende le cose diverse, anche se non penso di cambiare molto. Gli allenamenti sono un po’ diversi, ma alla fine la base è la stessa. Sei sempre su una bici e fai ore e lavori specifici. Di sicuro, questo inverno è stato molto più rilassato e calmo. L’anno scorso ho dovuto prendere tante decisioni e ricordo bene lo stress. Quest’anno invece ho potuto pensare soltanto ad allenarmi, per cui mi sento molto più pronta.

Che cosa intendi con le decisioni da prendere lo scorso inverno? Pensavi già di cambiare squadra?

Era una decisione importante che dovevo prendere ed è stata ovviamente molto difficile. L’anno prima era stato per me un tale successo che sarebbe stato molto difficile eguagliarlo nella stagione successiva. Per questo ho cominciato a pensare di cambiare squadra, ma volevo essere sicura di non sbagliare. Osservavo ogni piccolo dettaglio ed ero impegnata in molte conversazioni cercando di prendere però la decisione anche con il cuore. Volevo essere completamente sicura che fosse la migliore. Mi è costata tanto, ma credo sia stata ottima e spero che ne avremo conferma durante la stagione.

Demi Vollering è nata a Pijnacker, in Olanda, il 15 novembre 1996. E’ alta 1,72 per 57 chili (foto FDJ-Suez)
Demi Vollering è nata a Pijnacker, in Olanda, il 15 novembre 1996. E’ alta 1,72 per 57 chili (foto FDJ-Suez)
Molte persone non vedono l’ora di assistere alla battaglia tra voi e la SD Worx, tu cosa ti aspetti da Lotte Kopecky e Anna Van der Breggen, che era anche il tuo preparatore?

Prima di tutto, non la vedo come una battaglia tra le due squadre, penso che sia una sfida con tutte le altre squadre del gruppo. Penso che molte si faranno avanti con corridori forti e questa è una buona presentazione per la prossima stagione. Avremo atlete forti in quasi tutte le squadre. Ma ci tengo a dire che non voglio vendicarmi della SD Worx o qualcosa del genere, perché l’ho lasciata con buoni sentimenti. Ovviamente vogliamo batterli, ma questa è un’altra cosa.

Pensi davvero che Lotte Kopecky possa diventare una rivale per i Grandi Giri?

Penso che Lotte abbia dimostrato di poter essere già molto forte in salita. Sono molto curiosa di sapere come si preparerà e come starà, ovviamente, in gara. Non ho dubbi però che possa essere una grande rivale per la vittoria assoluta del Tour.