Il Giro della Lunigiana è una delle corse più importanti del calendario juniores, anche a livello internazionale. Da qui escono corridori che sono in grado di distinguersi in diversi modi: l’edizione 2021 ne è un esempio. L’anno scorso nei borghi tra la Toscana e la Liguria si è imposto il francese Martinez davanti al nostro Crescioli (in apertura, foto Instagram). Entrambi sono classe 2003, ma con due percorsi che da quel giorno si sono differenziati e non poco.
Il francese è entrato nel team development della Groupama FDJ e dopo una sola stagione tra gli under 23 entrerà nel WorldTour dalla porta principale. L’italiano, invece, è passato alla Mastromarco ed il suo primo anno da under 23 si è concluso tra qualche difficoltà e la maturità.


Lo stesso punto di partenza
Se si riavvolge il nastro a fine 2022 pare chiaro come i due ragazzi, che alla fine della breve corsa a tappe erano distanti solo 34 secondi, ora siano più lontani che mai.
«Avevo deciso di venire alla Mastromarco già prima del Lunigiana – racconta un frizzante Crescioli con il suo accento toscano – mi sembrava una buona squadra per passare under 23. Chiaramente la possibilità che ha avuto Martinez di passare con la continental di un team WorldTour gli ha permesso di avere un percorso di crescita più preciso. Negli under 23 con la Mastromarco il percorso di crescita c’è comunque, le corse di alto livello non mancano. Io quest’anno avevo anche la maturità da portare avanti e mi sono dovuto concentrare anche sulla scuola».


Prospettive differenti
La scuola, come detto da molti addetti ai lavori e dagli stessi tecnici che hanno a che fare con i ragazzi, è fondamentale. Risulteremmo incoerenti se dovessimo dire il contrario, ma se si guarda al calendario fatto da Martinez e da Crescioli emerge un fatto estremamente importante. Il ragazzino francese ha fatto il triplo, se non di più, delle corse a tappe rispetto al nostro Crescioli.
«Le corse a tappe mi garbano molto – si riaggancia Ludovico con la sua parlantina contagiosa – ma ne ho fatte solamente due: il Lunigiana nel 2021 e il Valle d’Aosta quest’anno con la nazionale. Per migliorare e per crescere servirebbe una migliore costanza di gare, nel 2023 farò il Giro d’Italia U23 ma poi finisce lì. Ripeto, non è nemmeno una questione di squadra, in Italia è proprio il calendario che scarseggia di queste gare. Non è un caso che alcuni junior italiani stiano andando all’estero a crescere. Lenny (Martinez, ndr) quando l’ho rivisto al Giro della Valle d’Aosta ho notato dei grandi miglioramenti, si vede che ha fatto un percorso diverso, c’è un programma differente alle spalle».


Il calendario
Nel panorama italiano sono poche le squadre che si affacciano oltre confine con continuità, per un fatto di budget e per la filosofia stessa alle spalle dei team.
«Il calendario italiano – riprende Crescioli – è ricco di corse importanti come il Piva, il Belvedere, la Ruota d’Oro… E’ chiaro che sono gare di un giorno, se uno vuole dilettarsi in qualche corsa a tappe non ha possibilità. Io quest’anno qualche gara internazionale l’ho fatta. E nel 2023, dove riuscirò a concentrarmi solo sul ciclismo, ne potrò aggiungere delle altre. Il percorso di crescita tra me e Martinez è differente, ma non è detto che il mio sia meno valido. Ho visto che con più costanza nelle corse e negli allenamenti, cosa avuta solamente a maturità conclusa, riesco a crescere e migliorare. Il 2023 sarà un anno importante per me e voglio farlo al meglio. Anche il mio obiettivo è diventare un professionista, e farò del mio meglio per riuscirci».