In un fresco pomeriggio di (quasi) primavera risorge Marc Hirschi. Uno dei baby fenomeni del 2020 mette a segno un buon colpo a Sesto Fiorentino, alla Per sempre Alfredo. Lo svizzero del UAE Team Emirates ha vinto con un’azione da manuale.
Scatto secco a poche centinaia di metri dallo scollinamento, qualche secondo nel taschino e via a tutta verso l’arrivo. Il distacco che oscilla tra i 13” e i 5”, ma lui a testa bassa ha tirato dritto e non si è lasciato intimorire.
Rinascita Hirschi
In effetti mancava un po’ da radar Hirschi. Per lui molti problemi di salute. Questa era la sua prima gara del 2022. Un debutto con vittoria.
«Sì – dice Hirschi con gli occhi lucidi mentre si cambia dopo l’arrivo – per me è un sogno. Una rinascita? Diciamo che questa vittoria mi dà fiducia per le corse che arrivano. E sì penso che sia una rinascita. Adesso tutto sommato sto bene, ho ripreso continuità, i mei problemi alla spalla sono abbastanza superati, mi manca ancora un po’ di flessibilità, ma miglioro».
«Ma soprattuto è stato un sogno vincere così. Ho fatto un bell’attacco. Ho spinto al massimo fino alla fine. Ero un po’ teso, concentrato prima del via perché era passato molto tempo dall’ultima gara».
Come lo scorso anno Moschetti in forza alla Trek-Segafredo, in un certo senso per Hirschi e la sua UAE Emirates affrontare una corsa più piccola come questa era quasi più rischioso, era un po’ come avere l’obbligo di vincere.
«Vero, ma non solo per me – Hirshi era senza dubbio il nome più importante al via – ma per tutto il team, eravamo sotto gli occhi di tutti. Eravamo la squadra più forte e tutti ci guardavano. Non è stato affatto facile per questo. Ma con i ragazzi e in particolare con Camilo Ardila abbiamo lavorato bene. Fare la differenza non era facile in quanto c’era molto vento in faccia. Lui ha fatto il forcing prima del mio attacco».
Ardenne in vista
Adesso lo svizzero si preparerà per gli appuntamenti più grandi. Metterà le classiche delle Ardenne nel mirino.
«Farò la Coppi e Bartali, poi il Gp di Larciano, il Gp Indurain e le Ardenne. Tirerò dritto fino al Romandia, dove voglio andare forte. Poi farò una pausa. Farò l’altura e quindi Tour de Suisse e Tour de France. La mia stagione proseguirà così».
Hirschi dunque torna nel ciclismo di altissimo livello. Ricordiamo che ha vinto il mondiale U23 del 2018, nel 2020 si è portato a casa la Freccia Vallone, una tappa al Tour ed ha sfiorato la Liegi.
Con Hirschi sul podio anche il neozelandese Dion Smith e il belga Remy Mertz Corsa d’attacco per Lorenzo Milesi: a lui la classifica dei traguardi volanti e dei Gpm Presente anche il cittì Daniele Bennati. Per lui in regalo una mortadella!
Un posto tra i grandi
In questi giorni Hirschi ha ammirato le imprese dei suoi compagni tra UAE Tour, Tirreno e tutto sommato anche la Sanremo di ieri, corsa da leader. Ci può stare lui in questo gruppo?
«Spero di essere all’altezza – ha detto – abbiamo una squadra super forte per le Ardenne. Oltre a Tadej ci sono tanti altri ragazzi che sanno il fatto loro e per questo spero di migliorare ancora la mia condizione».
«Allenarsi con tutti loro è un vero stimolo. Siamo un gruppo molto competitivo. Pogacar, Ayuso, Formolo, ma anche Majka e Polanc… in tanti hanno vinto e questo motiva il gruppo. Senza contare che adesso la maglia della UAE Emirates è molto rispettata in gruppo».