La quinta e ultima tappa dell’Adriatica Ionica Race rimarrà ospite delle Marche e delle sue tradizioni culinarie. Dopo quattro giorni di battaglia vera per la conquista della maglia blu, si ripartirà da Castelraimondo per approdare, dopo 151 chilometri, sotto lo striscione del traguardo di Ascoli Piceno con una tappa sulla carta adatta alle ruote veloci ma ricca di saliscendi. L’ultimo assalto alla classifica generale vedrà la sua chiusura nel bellissimo centro storico marchigiano. Qui il gruppo passera per i primi due passaggi sulla linea d’arrivo come traguardo volante, mentre il terzo applaudirà il vincitore finale della AIR 2022.
Quinto e ultimo appuntamento anche per il Food Project coordinato e supervisionato da Federico Da Re all’interno dell’Hospitality all’arrivo. Un’occasione per la carovana di assaporare le specialità marchigiane curate dagli Chef Mirko e Alex De Luca di Filo Eventi. In particolare saranno presenti aziende del territorio che faranno assaggiare le eccellenze gastronomiche del luogo.
Il marchigiano Riccardo Stacchiotti, ci ha accompagnato nella scoperta del percorso tra i sali e scendi continui dell’entroterra arricchito dalle splendide terrazze naturali offerte dagli Appennini.
Ecco il piatto tipico: spaghetti al burro, acciughe e lenticchia di Castelluccio soffiata (foto di posatespaiate.com) Enrico Mazzaroni è il noto Chef marchigiano che curerà il piatto tipico all’interno dell’Hospitality (foto facebook @Enrico Mazzaroni)
Il piatto tipico
Per l’ultima tappa le Marche offrono una gastronomia ricca di tradizione e di piatti conosciuti su tutto il territorio nazionale e non solo.
Per l’occasione il piatto tipico che chiuderà il Food Project saranno gli spaghetti al burro, acciughe e lenticchia di Castelluccio soffiata. La cura di questa ricetta sarà di Enrico Mazzaroni, Chef di Montemonaco.
Il famoso Chef marchigiano curerà anche gli antipasti e i dolci, rispettivamente la sfera di parmigiano e la torta al cioccolato. Una ciliegia sulla torta che porterà alla conclusione un viaggio culinario tra quattro regioni amiche delle due ruote e ricolme di eccellenze come Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche.
Il Forno Fior di Grano stuzzicherà il palato con i suoi prodotti unici Il vino Rozzano viene prodotto dalla famosa Cantina Villa Pigna di Offida L’Az. Agr. Scuppa fornirà l’olio EVO e i vini della propria cantina
Il Forno Fior di Grano stuzzicherà il palato con i suoi prodotti unici Il vino Rozzano viene prodotto dalla famosa Cantina Villa Pigna di Offida L’Az. Agr. Scuppa fornirà l’olio EVO e i vini della propria cantina
Specialità marchigiane
In ogni angolo dello Stivale, turisti dal mondo e italiani possono godere di quello che è la gastronomia tricolore. Ricette e prodotti tipici che vengono tramandati nelle case e che riescono ad emergere con la volontà degli imprenditori che credono nella tradizione.
Tra questi ci saranno i salumi e formaggi offerti dal Salumificio Properzi di Colmurano (MC). L’olio EVO proposto dall’Azienda Agricola Scuppa di Macerata. Non solo cibo ma anche vini e distillati. In particolare il rosso Piceno e il Verdicchio di Matelica proverranno dalla Cantina Villa Pigna di Offida (AP)e dalla Az. Agr. Scuppa. Ngricca invece fornirà i suoi distillati di produzione provenienti dall’Agri-Distilleria ascolana. Mentre a stuzzicare il palato con i suoi prodotti ci sarà il Forno Fior di Grano di Marcello di Numana. Infine frutta e verdura verranno proposti da Sbrolla Frutta di Sant’Elpidio al Mare.
L’insieme sarà coordinato in collaborazione con la Confederazione di produttori agricoli, Copagri Marche. A valorizzare l’intero progetto Food ci saranno le stoviglie e gli accessori compostabili forniti da Cristianpack BIO. Un’azienda italiana attenta all’impatto ambientale con prodotti BIO e compostabili.
Ngricca è una Agri-Distilleria che invoca storia, tradizioni e profumi della propria terra Il Salumificio Properzi invece allestirà i taglieri tipici marchigiani A completare il menù ci saranno frutta e verdura prodotti da Sbrolla Frutta
Ngricca è una Agri-Distilleria che invoca storia, tradizioni e profumi della propria terra A completare il menù ci saranno frutta e verdura prodotti da Sbrolla Frutta Il Salumificio Properzi invece allestirà i taglieri tipici marchigiani
Entroterra
La quinta tappa dell’Adriatica Ionica Race si addentrerà nell’entroterra marchigiano costeggiando l’Appennino. A raccontarci la bellezza della partenza da Castel Raimondo e l’arrivo ad Ascoli Piceno c’è Riccardo Stacchiotti, nato a Recanati e cresciuto su queste strade.
«Il nostro entroterra non presenta un metro di pianura. Ci sono continui sali e scendi anche molto pendenti, non lunghi ma con strade strette che richiedono attenzione da parte del gruppo. L’altimetria è un elettrocardiogramma, anche se non c’è una vera e propria salita su cui fare la differenza. Può essere una tappa nervosa. O si sale o si scende. Così come l’arrivo ad Ascoli. Sono strade bellissime con paesaggi caratteristici a sbalzo. Vere e proprie terrazze naturali sulla cresta degli Appennini. Dentro e fuori dai centri storici, su e giù con passaggi molto belli da affrontare».
La partenza è da Castelraimondo un piccolo ma suggestivo comune delle Marche L’altimetria presenta un continuo sali e scendi con un finale che potrebbe essere adatto a corridori esplosivi Riccardo Stacchiotti nel 2021 davanti al mare Adriatico
La partenza è da Castelraimondo un piccolo ma suggestivo comune delle Marche L’altimetria presenta un continuo sali e scendi con un finale che potrebbe essere adatto a corridori esplosivi Riccardo Stacchiotti nel 2021 davanti al mare Adriatico
La corsa
La quinta tappa sarà l’epilogo di cinque giorni duri che consegneranno lo scettro del vincitore a chi si sarà dimostrato il corridore più completo sulle salite e le insidie delle Regioni affrontate.
«L’Adriatica Ionica Race – dice Stacchiotti – l’ho fatta tre volte. E’ una bellissima gara, gli altri anni con le tappe con lo sterrato e salite storiche come quella del Monte Grappa. E una corsa che si sta costruendo una solida reputazione, con un’organizzazione da grande giro. Così come verrà affrontata quest’anno dopo il Giro d’Italia può essere un’occasione, per chi esce di avere già una gamba allenata, ma anche per chi si prepara agli appuntamenti più importanti di metà stagione come Tour e altre corse. E’ molto allenante, cinque giorni con tappe dure che portano l’atleta a un buon livello di forma. Una corsa sicuramente interessante, con una finale nella mia Regione le Marche, che ne valorizzeranno sicuramente l’insieme».