Sauna in quota, tra relax e feeling con il caldo

14.08.2022
5 min
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Andare in altura per sfuggire al caldo… e poi ricercarlo facendo la sauna. Può sembrare una contraddizione, ma non è del tutto così. Di questa pratica ci parlò lo scorso anno Alberto Dainese. Domenico Pozzovivo ci aveva detto che andava sull’Etna per potersi allenare al caldo porprio per evitare di fare la sauna come fanno molti corridori a Livigno. E sulla sua falsariga anche Paolo Alberati. Quest’ultimo aveva aggiunto che andando sul vulcano siciliano anziché sulle località alpine si evitava il successivo passaggio del riadattamento del pedalare con le alte temperature.

Ma quali vantaggi apporta la sauna in altura? E come si fa? Per saperne qualcosa in più ci viene incontro Stefano Oldani (e non solo lui). Il corridore della Alpecin-Deceuninck, che dell’altura è un vero habitué (dopo il Giro di Danimarca ci tornerà per la quarta volta in stagione), è tra coloro che si sono avvicinati a questa pratica… ma con le dovute proporzioni.

Oldani e la sua squadra hanno lasciato il Polonia per dei casi di Covid. Il re della tappa di Genova al Giro sarà al Danimarca
Oldani e la sua squadra hanno lasciato il Polonia per dei casi di Covid. Il re della tappa di Genova al Giro sarà al Danimarca

Tossine via

E’ dimostrato che, sopratutto per gli atleti, uno dei benefici della sauna, oltre al relax mentale, sia il rilascio di endocrina energizzante, più conosciuta come l’ormone del benessere psicofisico.

«Ci sono diverse utilità della sauna – spiega Oldani – io non sono un super amante di questa pratica se così possiamo definirla, ma comunque ci vado, anche se non tutti i giorni. La faccio per smaltire qualche tossina al termine di un blocco di allenamento e se il giorno dopo ho un giretto di scarico».

Quindi se Stefano fa due o tre giorni di carico, al termine del “microciclo” apre la porta della sauna e ci passa il canonico quarto d’ora. In quei 15 minuti si rilassa e si fa la sua bella sudata.

«Ma c’è chi la fa per restare acclimatato, o per non dimenticare del tutto le alte temperature quando poi scende in pianura. In questo modo il fisico riconosce le condizioni estreme di caldo.

«Però c’è anche a chi la sauna piace e la fa un po’ più spesso, anche solo per rilassarsi». Vedi Alessandro Covi.

L’idratazione è centrale nell’affrontare la sauna, specie per uno sportivo di endurance (foto Getty Image)
L’idratazione è centrale nell’affrontare la sauna, specie per uno sportivo di endurance (foto Getty Image)

Accorgimenti particolari

Prima di entrare in sauna però si devono osservare dei piccoli accorgimenti. Solitamente, ma non vale per tutti, vi si entra dopo aver recuperato un po’. Troppo elevato il rischio di un forte abbassamento di pressione entrandoci diretti dall’allenamento.

Senza contare che bisogna tenere conto dell’idratazione.

«Io solitamente – dice Oldani – a Livigno tornavo dall’allenamento, mi facevo la doccia, andavo a mangiare, mi rilassavo nel pomeriggio e poi prima di cena andavo in sauna. Ma non facevo solo quella. All’Alpen Resort, dove hanno anche la vasca di acqua calda e acqua fredda, facevo i miei 15′ di sauna, uscivo e alternavo le due vasche di acqua calda e fredda per attivare la circolazione delle gambe e quindi migliorare il recupero». 

«Si suda molto, è vero, ma l’importante alla fine è sempre reidratarsi bene. Se tu sai che in quei 15′ suderai tanto dovrai bere un po’ di più. Poi molto dipende anche dal soggetto. Io ad esempio non sudo tantissimo. Non ho bisogno di una grande integrazione di sali minerali, altrimenti mi gonfio come un pallone. Mi fanno grande ritenzione idrica, quindi per me è sufficiente bere dell’acqua».

«Ma non vuol dire che si debba trascurare questo aspetto, anche io devo calibrare l’acqua. Non bisogna andare in sauna dopo aver sudato molto in allenamento e senza magari aver bevuto correttamente dopo pranzo. Altrimenti si rischia davvero di pagarla cara».

L’austriaco Felix Gall (meno abituato al caldo) fa spesso la sauna. Da juniores, prima di Doha 2016 faceva i rulli indossando sacchi di plastica
L’austriaco Gall (meno abituato al caldo) fa spesso la sauna. Da juniores, prima di Doha 2016 faceva i rulli indossando sacchi di plastica

Stakanovisti della sauna

Ma c’è chi invece con la sauna ha avuto parecchio di più a che fare, come per esempio Jakub Mareczko.

«Kuba – dice Oldani – era con me a Livigno. A lui la sauna piace e la faceva spesso. Idem i ragazzi della Quick Step-Alpha Vinyl. Loro per esempio l’alternavano con delle docce fredde, qualche gironzolata per far passare il tempo necessario e poi rientravano nell stanza calda».

E c’è chi sempre nella sauna addirittura ci ha pedalato: almeno così si dice.

«Sì, vero – conferma Oldani – so che qualcuno lo ha fatto. Vogliono acclimatarsi alle condizioni estreme. Così come so di gente che ha fatto i rulli con i sacchi della spazzatura addosso per sudare di più. Sinceramente io non l’ho mai fatto e non penso che lo farò, mi sembra una pratica un po’ estrema e che va a stressare troppo il fisico».

Anastopoulos con i suoi ragazzi ha soggiornato presso l’Alpen Resort di Livigno, famoso anche per la sua grande spa
Anastopoulos con i suoi ragazzi ha soggiornato presso l’Alpen Resort di Livigno, famoso anche per la sua grande spa

In casa Quick-Step…

Vasilis Anastopoulos, preparatore della  Quick Step-Alpha Vinyl ha avuto sott’occhio i suoi ragazzi proprio a Livigno. Anche lui come Oldani ci dà indicazioni preziose.

«Perché facciamo la sauna in quota? Ci sono molte ricerche sull’uso della sauna – spiega il coach greco – ed è stato dimostrato che questa, soprattutto durante i giorni di riposo, è vantaggiosa per i ciclisti. Aumenta il flusso sanguigno, il volume del sangue ai muscoli e aiuta il corpo a disintossicarsi».

Anastopoulos ci dice anche che per questa pratica i corridori non sono seguiti direttamente da un medico. Tuttavia lo staff sanitario della Quick Step-Alpha Vinyl è ben al corrente di tutto ciò e ha messo a punto un protocollo.

Infine, Anastopoulos chiarisce forse la curiosità più ghiotta e cioè se davvero si fanno i rulli nella sauna oppure no.
«Accanto alla sauna alcuni corridori hanno fatto una sessione di allenamento (sui rulli, ndr) per abituarsi al calore. Si tratta di una pedalata della durata di 30-40 minuti in una stanza calda o nella sauna stessa, ma con una temperatura non superiore a 40 gradi».