Problemi al soprasella, la parola al dottor Guardascione

20.01.2023
5 min
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I problemi al soprasella “fanno parte del ciclismo”. Combattere i fastidi che si creano in una zona così delicata è importante e al tempo stesso è una lotta continua. Lo è per gli atleti, ma anche per gli staff medici, lo è per chi applica dei concetti di anatomia alla bicicletta e anche per il mondo cosmetico legato allo sport.

Affrontiamo l’argomento con il dottor Carlo Guardascione, da 34 anni nel ciclismo e ora medico del Team Bike Exchange-Jayco. Inoltre abbiamo chiesto anche ad Hibros, azienda italiana leader nel settore cosmetico e cosmetico sportivo.

Il dottor Carlo Guardascione (foto Jayco-Alula/Sprintcycling)
Il dottor Carlo Guardascione (foto Jayco-Alula/Sprintcycling)
Quali sono i problemi più noti del soprasella?

La zona del soprasella è di natura un punto molto delicato, lo è per gli uomini e per le donne e tutti i problemi che sorgono hanno origine per diversi motivi. E mai per caso. Dobbiamo partire dal presupposto che le infezioni, per un ciclista e non solo, sono quotidiane. Magari è un problema anatomico legato ad una interfaccia non ottimale tra la sella e le caratteristiche dell’atleta. Può essere metabolico che nasce da un Ph troppo acido, oppure un’igiene non corretta. Un piccolo foruncolo può diventare più grande, fino a rimanere una ferita aperta, se non addirittura una ciste che deve essere rimossa chirurgicamente. Nella zona del soprasella si generano delle frizioni continue e la prevenzione fa la differenza.

E’ possibile prevenire?

Prevenire è fondamentale, una sorta di parola d’ordine. Rispetto ad anni addietro è stata risolta la stragrande maggioranza delle problematiche anatomiche, perché ci sono tante selle in commercio e proprio gli studi di anatomia hanno fatto passi da gigante. Ma la stessa cultura dell’igiene e della prevenzione in generale sono cambiate. Inoltre dobbiamo capire che sulla nostra pelle vivono dei batteri, è la normalità e tutto è un equilibrio.

Una sella adeguata per anatomia è fondamentale
Una sella adeguata per anatomia è fondamentale
Quali sono gli accorgimenti che fanno la differenza?

L’utilizzo di creme specifiche è importante e oggi ne abbiamo di ottime in commercio. Utilizzare la sella con un design che si adatta il più possibile alle nostre caratteristiche anatomiche è uno dei primissimi fattori da considerare. Non mi riferisco solo a quelle con lo scarico prostatico. Il terzo punto è l’igiene personale, che deve essere scrupolosa e riferita anche al lavaggio degli indumenti, tramite dei battericidi. Dopo la doccia sarebbe una buona soluzione passare del disinfettante nelle zone soggette alle frizioni delle quali abbiamo accennato in precedenza. Il Betadine ad esempio, applicato ad un semplice dischetto di cotone. Ricopre un ruolo importantissimo l’idratazione. Non in ultimo il fondello della salopette, considerando che anche in questo caso la tecnologia ha fatto passi da gigante e ne troviamo di ogni categoria e forma.

L’alimentazione e l’idratazione influiscono sui problemi al soprasella?

Più che altro l’idratazione. Entra in gioco anche una certa soggettività e predisposizione dell’individuo ad avere il Ph acido. E’ fondamentale alcalinizzare con integratori, sali minerali e bere. E’ da considerare anche l’età dell’atleta. Quelli più giovani hanno delle elevate percentuali di testosterone, ormone che influisce su tanti aspetti, tra questi anche la sudorazione e l’acidità di quest’ultima. L’aumento del calore e della sudorazione fanno perdere l’equilibrio con gli stafilococchi e batteri della cute, si attivano degli stati infiammatori che sono da controllare. Se un giovane corridore si trova con una follicolite non è un caso e non deve trascurarla.

Il pavé, una situazione non semplice da affrontare
Il pavé, una situazione non semplice da affrontare
Influisce la provenienza del corridore?

Sì certo, perché le abitudini alimentari e lo stile di vita influiscono in modo esponenziale. Ad esempio con i tanti corridori di matrice anglosassone che hanno letteralmente invaso il ciclismo. Ci hanno portato molto nei termini di organizzazione e metodica, aspetti decisamente positivi, ma noi gli abbiamo insegnato a mangiare e a comportarsi a tavola. Non è banale questo fattore perché influisce sul nostro corpo. Una migliore nutrizione significa anche meno problemi sotto tutti i punti di vista.

Si possono prevenire i problemi che sorgono quando si affrontano tratti di pavé e fuoristrada?

In queste situazioni così particolari la prevenzione è prima di tutto meccanica e tecnologica. Ovvero a partire dagli pneumatici, fino ad arrivare ai modelli di biciclette specifiche. Di sicuro siamo al limite dello stress della zona perianale e più che contribuire alla formazione di foruncoli, si attiva facilmente un processo di ematuria. Consiste in tracce di sangue nelle urine, che di solito si esaurisce e si risolve nella notte successiva, senza lasciare strascichi.

La scelta del fondello che meglio si adatta all’anatomia dell’atleta è di certo un passaggio cruciale
La scelta del fondello che meglio si adatta all’anatomia dell’atleta è di certo un passaggio cruciale
Cosa si rischia se non viene dato il giusto peso a questi problemi?

Si può arrivare all’intervento chirurgico che obbliga ad uno stop prolungato e tempi di guarigione dilatati nel tempo. Le problematiche della cute nella zona del soprasella non vanno sottovalutate. In molti casi sono sufficienti una paio di giorni di riposo per far si che la pelle si ripristini.

Uno sguardo alle creme

Francesco Nadalini, del laboratorio chimico Hibros, ci apre la porta su prodotti che svolgono una duplice funzione: cura e prevenzione.

Le creme Hibros sono fra le più diffuse per questo tipo di prevenzione
Le creme Hibros sono fra le più diffuse per questo tipo di prevenzione

«La nostra azienda – dice – non ha il solo obiettivo dell’attività commerciale. Hibros ha una lunghissima storia nel settore cosmetico, da oltre un secolo. Le formule delle nostre creme hanno una duplice azione: proteggono durante la prestazione, evitando le irritazioni da attrito, e leniscono la pelle. Le creme soprasella offrono un’azione completa. Possono essere applicate anche dopo la doccia, oppure prima di andare a letto e non solo per l’uscita in bicicletta. Creano un film protettivo a lunga durata, grazie ad una combinazione ottimale dei principi attivi dell’ossido di zinco, bisabololo ed estratti della calendula, arnica e artiglio del diavolo. Inoltre le creme devono favorire un’azione riepitelizzante, grazie alla presenza di allantoina, pantenolo e vitamina E. Tutti i cosmetici devono essere dermatologicamente testati».