XDS-Astana: inizio da incorniciare. Sentiamo coach Anastopoulos

21.04.2025
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E’ evidente che quell’aria di rinnovamento percepita già nei ritiri invernali fosse reale. In casa XDS-Astana le cose stanno davvero cambiando. Pensate che, al netto dell’Amstel Gold Race di ieri, se si stilasse la classifica per team dall’inizio della stagione, la squadra di Alexandre Vinokourov sarebbe terza, dietro solo a UAE Emirates e Lidl-Trek. Sei vittorie e la possibilità di riacciuffare il 18° posto, che garantisce il WorldTour, che resta difficile, ma non è più impossibile.

Un cambio di passo netto, che abbiamo voluto approfondire con uno dei coach del team turchese: Vasilis Anastopoulos. Già questo inverno, il capo dei preparatori Maurizio Mazzoleni – figura sempre più centrale nel progetto – ci aveva illustrato il nuovo piano tecnico. Ora il discorso si completa con la voce del tecnico greco.

Anastopoulos con Ballerini durante il training camp in Grecia (foto Instagram)
Anastopoulos con Ballerini durante il training camp in Grecia (foto Instagram)
Vasilis, partiamo da Ballerini, al netto della sfortuna alla Roubaix. E’ stato al training camp ad Atene con te, come Cavendish l’anno scorso. Come avete lavorato? Era la prima volta che veniva da te in Grecia?

Abbiamo notato che negli anni precedenti Ballerini si ammalava spesso dopo la Tirreno-Adriatico o la Parigi-Nizza. Così abbiamo deciso di cambiare qualcosa per portarlo nelle migliori condizioni alle Classiche del Nord. Invece di correre quelle gare a tappe, abbiamo preferito fare un training camp intenso di dieci giorni in Grecia, dove il clima è migliore.

Avete modificato qualcosa anche nella sua preparazione?

L’anno scorso Davide è stato sfortunato, ha avuto un infortunio al ginocchio proprio durante la campagna del Nord e ha saltato tutto. Quest’anno ci siamo concentrati molto sulla sua condizione generale. Abbiamo fatto anche un ritiro in altura al Teide, che si è rivelato perfetto come avvicinamento alla Sanremo e alle corse belghe. Abbiamo replicato scenari di corsa facendo dietro motore sia in salita che in pianura. Abbiamo lavorato tanto sulla resistenza alla fatica, perché oggi è fondamentale saper esprimere potenza non quando sei fresco, ma quando sei stanco. Su questo abbiamo lavorato molto, sia al Teide che in Grecia.

Ti aspettavi che andasse così forte a Gand e al Fiandre? E cosa ti aspettavi dalla Roubaix?

Credo che tutti abbiamo visto che Davide è stato tra i più forti e veloci. In questo momento è in una forma eccellente. Per la Roubaix, ovviamente, serve anche un po’ di fortuna (cosa che non ha avuto, ndr), ma penso che ci è arrivato davvero bene. Dal punto di vista della prestazione, sono pienamente soddisfatto.

Harold Martin Lopez (classe 2000) è il colombiano che ha vinto il Tour of Hellas
Harold Martin Lopez (classe 2000) è il colombiano che ha vinto il Tour of Hellas
Al Tour of Hellas avete vinto con Martin Lopez. In passato l’hai vinto anche tu: in questo caso sono serviti di più i consigli del coach o del corridore greco?

Direi entrambi. Una combinazione. Detengo ancora il record di vittorie di tappa e conosco ogni angolo di quella corsa. Abbiamo costruito la squadra attorno a Lopez e Ulissi, insieme ai nostri giovani della squadra devo. Abbiamo vinto la classifica generale, che era il nostro obiettivo. I bei ricordi da corridore ora si sono completati con quelli da tecnico grazie a questa vittoria con la XDS-Astana.

Lavori spesso con i velocisti: Malucelli ha vinto in Cina. Come avete lavorato con lui? Avete cambiato qualcosa?

“Malu” è seguito da Claudio Cucinotta giorno per giorno, secondo le linee guida che abbiamo stabilito nei training camp di dicembre e gennaio. Ha un piano specifico con sessioni mirate, che in passato hanno già funzionato bene con Cavendish e Ballerini, e ora sembra che diano risultati anche con lui.

In generale, si vede una XDS-Astana più viva e presente. Un bel cambio rispetto all’anno scorso. Come lo spieghi? Cosa è cambiato?

Da agosto 2024 lavoriamo a stretto contatto con il data analyst Morgan Saussine per costruire il miglior calendario possibile in base alle caratteristiche dei corridori. E’ stato necessario cambiare molto. Abbiamo inserito tante gare 1.1 e Pro-series, sempre su misura per ogni atleta. Volevamo partire forti fin dall’inizio. Abbiamo fatto due ritiri molto produttivi a dicembre e gennaio, con il supporto di Maurizio Mazzoleni. Poi sono seguiti i training camp in altura per i leader. Ora abbiamo anche Alex Dowsett come Performance Engineer e in questo momento è qui con noi in Belgio.

Malucelli ha vinto la 1ª tappa del Tour of Hainan, tre giorni dopo è toccato al compagno Aaron Gate
Malucelli ha vinto la 1ª tappa del Tour of Hainan, tre giorni dopo è toccato al compagno Aaron Gate
Chiaro…

I risultati che stiamo ottenendo dimostrano che abbiamo lavorato bene prima. Dobbiamo continuare così. Abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna con infortuni e malanni, ma quando torneranno gli assenti ci aspettiamo altri risultati importanti.

C’è un corridore da cui ti aspetti molto o che può esplodere?

Mi aspetto molto da Sergio Higuita, che ha avuto brutte cadute e finora non ha potuto mostrare il suo vero potenziale. Sono dispiaciuto per la malattia di Bettiol, che in Belgio ha già dimostrato di saper vincere, ma spero che rientri forte. Tutti gli altri stanno rendendo al massimo. Scaroni è stata una bella rivelazione a inizio stagione, anche se sapevamo già dall’anno scorso che era forte e poteva ottenere risultati. Non voglio sottovalutare nessuno: tutti stanno dando il massimo per il team.

Romele: un gran debutto al Nord. Cosa puoi dirci di lui?

Alessandro è uno dei nostri progetti migliori. E’ salito dalla devo l’anno scorso e ha già ottenuto buoni risultati. Abbiamo deciso di dargli l’opportunità di correre le Classiche, per questo ha fatto tutta la preparazione con i big al Teide. Ha lavorato sodo e si sono visti i frutti anche qui in Belgio. Anche Davide Toneatti si sta mettendo in luce con prestazioni notevoli in gare così importanti.

Per Christian Scaroni dopo tanti piazzamenti ad inizio stagione è arrivato il successo alla Classic Var 
Per Christian Scaroni dopo tanti piazzamenti ad inizio stagione è arrivato il successo alla Classic Var 
C’è anche uno scambio continuo con il devo team, che ha già 5 vittorie. Chi può emergere da quel gruppo?

Tutto il gruppo sta andando bene ed è molto utile anche per la squadra WorldTour. Abbiamo un programma fitto e ci scambiamo spesso i corridori. Al Tour of Hellas, ad esempio, c’erano solo 2 atleti della WorldTour e 4 della Devo, ma ha funzionato tutto alla perfezione. Devo e WT: noi la consideriamo una squadra unica e siamo contenti di questo.

Per le Ardenne: cosa vi aspettate? E vedremo Scaroni? Come sta Christian?

Ci aspettiamo un buon Scaroni (ieri sfortunato e caduto, ndr), insieme a Champoussin e Velasco, che è andato molto bene al Giro dei Paesi Baschi. Sono curioso di vederli all’opera alla Freccia e alla Liegi.