CoachPeaking, il software tutto italiano per analizzare il training

12.03.2025
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CoachPeaking è un portale, una app ed un software sviluppato completamente in Italia e gestito (ma anche utilizzato) da eccellenze nell’ambito dello sport service, dell’informatica e della nutrizione.

Con grande piacere chiudiamo la collana informativa con un soggetto italiano, approfondimenti che hanno argomentato alcuni dei portali di analisi dei dati più utilizzati. Intervals.icu e TrainingPeaks, Shimano Connect Lab e GoldenCheetah, usati da allenatori, ma anche da diverse tipologie di utenza. Per meglio contestualizzare CoachPeaking abbiamo chiesto a Fabrizio Tacchino, tecnico FCI, uno dei primissimi in Italia (se non il primo) ad avere utilizzato una piattaforma di analisi dei dati così come le conosciamo oggi (periodo 2007/2008 a ridosso delle Olimpiadi).

Un team di super esperti alla base di CoachPeaking
Un team di super esperti alla base di CoachPeaking

CoachPeaking, obiettivo gestione avanzata del training

L’obiettivo di CoachPeaking è fornire una gestione avanzata del training (non è specifico solo per il ciclismo), semplificare la lettura e le seguente interpretazione dell’allenamento, fornire analisi avanzate di semplice consultazione. CoachPeaking è uno strumento in evoluzione, flessibile ed intuitivo che si adatta alle diverse esigenze di atleti e allenatori di professione.

Un percorso lungo 30 anni

«Premetto che ho iniziato ad occuparmi di allenamenti e di come fare crescere gli atleti – racconta Tacchino – a partire dal 1995, anno in cui ho presentato la tesi di laurea. Con una lacrima, ma con tanta soddisfazione per quello che ho ottenuto sotto i profili umano e personale di professionista del settore, credo di essere uno dei preparatori in attività con un monte ore piuttosto importante. Ho visto crescere e cambiare il mondo del training, la categoria dei preparatori, in un periodo relativamente breve si è passati dall’era analogica a quella digitale.

«In quegli anni esisteva l’SRM – prosegue Tacchino – che nessuno sapeva usare e sfruttare, considerando inoltre che non c’erano strumenti per leggere quello che un SRM faceva. La tecnologia per captare l’allenamento era Polar e la piattaforma di atterraggio/esplosione dei dati era PrecisionPerformance. C’era il test Conconi, si faceva in pista e si basava su frequenza cardiaca e velocità rilevata. Cos’era un Garmin? I dati dei corridori si memorizzavano sul calendario di carta, che non di rado si rubava al parrucchiere, dal macellaio, dal negoziante di fiducia del paese. Tra il 1995 e il 2000 è iniziata un’evoluzione graduale».

Fabrizio Tacchino, piemontese, è da anni un tecnico formatore nell’orbita della Federazione
Fabrizio Tacchino, piemontese, è da anni un tecnico formatore nell’orbita della Federazione

«Si entra nell’era del ciclo-mulino e dei primi simulatori – prosegue Tacchino – dei primissimi rilevatori che non memorizzavano i dati, oltre a considerare i limiti dell’informatica di allora. C’erano a monte delle formule di calcolo pazzesche che davano comunque risultati corretti, se riportati ai contesti moderni. Compaiono i primi rulli con il power meter integrato, ma i calcoli dei watt erano indiretti e non consideravano i picchi potenza».

Quando si è iniziato realmente con i portali di analisi?

A ridosso delle Olimpiadi di Pechino, poco prima del 2008. In quel periodo entro in contatto con il sistema WKO. Aveva un costo importante e allora Training Peaks era semplicemente un piccolo aggregato di WKO. Cosa è diventato TrainingPeaks lo vediamo tutti. VKO ha migliorato sensibilmente la gestione degli atleti, ma c’erano delle limitazioni, c’era la necessità di essere più rapidi e precisi nell’accumulo dei dati e nelle analisi.

E’ facile pensare che all’epoca ci fossero dei limiti, è così?

Era possibile controllare in modo adeguato un numero massimo di 20 atleti. Si riportavano i dati a mano, non tutti avevano la casella di posta elettronica e gli strumenti di rilevazione erano per pochi. In pochi anni abbiamo visto cosa è successo ed i watt, con tutto quello che gli gira attorno, sono diventati alla base di tutto.

Il portale include anche una pagina blog informativa e di divulgazione, parecchio utile
Il portale include anche una pagina blog informativa e di divulgazione, parecchio utile
Diverse piattaforme a disposizione, perché usi CoachPeaking?

Dal 2021 uso CoachPeaking, un portale per atleti e coach, sviluppato per facilitare la traduzione degli allenamenti. Dal punto di vista del preparatore uno dei vantaggi di CoachPeaking è la gestione differenziata del training, che può essere individuale, molto usata nell’ambito del triathlon, oppure individuale e come team, più usata nel ciclismo.

Cosa significa?

Cercando di semplificare, significa che il portale isola gli allenamenti individuali e permette al tempo stesso di fare dei confronti tra più corridori, con una lettura facile e dall’interpretazione lampante. La facilità di avere tutti i dati sotto controllo per effettuare i confronti, è solo uno dei vantaggi e delle particolarità di CoachPeaking.

Sono diverse le occasioni in cui Tacchino tiene corsi di formazione
Sono diverse le occasioni in cui Tacchino tiene corsi di formazione
Altri vantaggi da sottolineare?

Uno dei passaggi più complicati, lunghi e laboriosi per un allenatore di mestiere è la creazione del database. Oggi impossibile fare senza. Ci vogliono anni quando si parte da zero ed anche quando si è esperti, mantenere adeguatamente aggiornato un archivio non è cosa semplice. CoachPeaking ha un database di semplice gestione, un dettaglio tutt’altro che secondario. Perdere i dati oggi è la cosa peggiore che può capitare ad un allenatore, ma anche ad un corridore.

E’ sviluppato da esperti italiani?

CoachPeaking si sviluppa sulla base di feedback di utenti esperti, ma si è evoluto ed è ancora in evoluzione perché utilizza i riscontri provenienti da più direzioni. E’ aggiornato con le tendenze di analisi e valutazioni più richieste. Al contrario di TrainingPeaks è adattato ad un contesto italiano, che ha richieste diverse rispetto agli anglosassoni, per lettura ed interpretazione. Mi piace definire CoachPeaking un’evoluzione di SelfLops, più moderno e meglio adattato.

Si crea una sorta di storico con i record prestazionali dell’atleta
Si crea una sorta di storico con i record prestazionali dell’atleta
I portali di analisi, una categoria che deve ancora raggiungere il suo picco evolutivo?

Direi di sì. Spero in un futuro dove l’analisi e la categorizzazione di ogni singolo allenamento sia ancora più facile e automatica. Non voglio dire che il programma deve sostituire le capacità del preparatore, ma alla possibilità di sfruttare una piattaforma come questa per costruire i programmi di training al pari di una struttura fatta con i Lego.

Cosa vuoi dire?

Ogni specificità si dovrà intersecarsi automaticamente con le altre, riducendo i margini di errore. Tradotto, un maggiore e migliore controllo per l’allenatore grazie a training classificati, ma anche una scaletta di allenamenti specifici adeguati alle caratteristiche e alla crescita degli atleti.

CoachPeaking