Bicarbonato, i pro’ lo usano ancora: serve davvero?

09.08.2023
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Due indizi fanno una prova. Così, dopo averne sentito parlare da Malori e averlo sentito ancora ieri dalle parole di Bragato, si sono riaccese le luci sull’uso del bicarbonato.

I meno giovani ricordano di certo i dilettanti degli anni 80-90 che ne bevevano un’intera borraccia prima delle corse, dato che, per convinzione generale, aiutava a prevenire i crampi. La soluzione era così satura, che l’effetto immediato erano dei veri… ruggiti, seguiti a volte da violenti attacchi di vomito. A quel punto si partiva per le corse, convinti di avere in corpo tutto il necessario. Pertanto, quando la moderna nutrizione prese il sopravvento, si smise di farne uso bollandolo come pratica primitiva. A ben guardare però, il bicarbonato non è mai sparito del tutto.

Ne abbiamo chiesto ragione a Laura Martinelli, nutrizionista del Team Jayco-AlUla, ma anche docente di Nutrizione Sportiva e Fisiologia dell’Esercizio presso la Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport di Padova. Entriamo pertanto (in punta dei piedi) nel suo terreno.

«L’interesse per il bicarbonato – conferma Laura – è nato 30-35 anni fa. Il fatto che funzioni è indubbio, però da sempre c’è stata una problematica gastrointestinale. E’ ancora oggi un supplemento efficace, però difficilmente utilizzabile. Per cui si sta cercando di applicare la tecnologia moderna per risolvere le problematiche che lo rendevano poco pratico».

Al Giro, opportunamento dosato, il bicarbonato era nelle borracce del Team Jayco-AlUla
Al Giro, opportunamento dosato, il bicarbonato era nelle borracce del Team Jayco-AlUla
Che cosa significa che il bicarbonato funziona?

Il bicarbonato è il sistema tampone per eccellenza. Anche il nostro corpo lo produce, nel principale meccanismo grazie al quale l’organismo mantiene un determinato livello di PH nel sangue. Quindi a livello sportivo, si può dire che tampona l’acidosi, ritardando l’insorgenza della fatica. E’ come se, in qualche modo, permettesse di alzare un po’ l’asticella della soglia. Si è visto che mediamente può portare a miglioramenti della performance di circa un 2-3 per cento, che a certi livelli è comunque tanto.

Esiste un dosaggio ottimale o i benefici sono direttamente proporzionali alla quantità assunta?

Esiste un dosaggio, assolutamente, oltre il quale si rischiano problemi gastrointestinali, senza un reale beneficio. Di base se ne calcolano 0,3 grammi per chilo di peso corporeo.

Sembra di capire che non sia mai stato abbandonato del tutto…

Qualcuno l’ha sempre usato, però si trattava di una mosca bianca, proprio perché pochi riuscivano a tollerarlo dal punto di vista gastrointestinale. So ad esempio che Rohan Dennis lo usava in quantità importanti prima delle crono. Insomma, qualcuno che lo usava c’era, ma adesso hanno trovato delle modalità per renderlo più tollerabile.

Rohan Dennis lo ha sempre usato, senza avere problemi di stomaco
Rohan Dennis lo ha sempre usato, senza avere problemi di stomaco
In che modo?

Utilizzandolo in determinati dosaggi e con determinate tempistiche oppure associandolo ad alcuni alimenti per esempio ricchi in carboidrati. Per renderlo più tollerabile, ci sono delle strategie nutrizionali a disposizione fondamentalmente di tutti. Basta avere la necessaria competenza.

Quando si prende: prima o durante la gara?

Dipende dalla tipologia di prova. Se è molto corta, tipo una crono, ovviamente lo prendo solo prima. Se invece ho una gara in linea, posso prenderlo anche durante, perché comunque l’effetto tampone si esaurisce mediamente entro le tre ore. Magari per le donne il discorso è diverso, perché le corse sono più corte. Gli uomini prendono il bicarbonato anche durante la corsa.

Al Giro d’Italia lo avete usato?

Sì, chi più chi meno e sempre in stretta collaborazione con il team medico, guidato da Carlo Guardascione. Lo usiamo regolarmente. Si tratta di un supplemento che, al pari dei nitrati, deve essere concepito come funzionale. Non importa che sia buono, deve funzionare. I corridori sono abituati a prendere cose che non hanno un buon sapore e forse anche questo in qualche misura li fa sentire più forti. Comunque la tolleranza migliora quanto più viene diluito e più aggiungo una buona quantità di carboidrati. Si vanno a ridurre le problematiche gastrointestinali e se ne migliora la stabilità. Però da qui a dire che sia buono, il passo è lungo…

Gli atleti lo usano anche durante le gare su strada, dato che l’effetto decade dopo circa 3 ore
Gli atleti lo usano anche durante le gare su strada, dato che l’effetto decade dopo circa 3 ore
Esiste la borraccia del bicarbonato?

Meglio due. Quei famosi 0,30 grammi per chilo di peso di solito si dividono in due borracce da mezzo litro, quindi in totale si ha un litro che l’atleta sorseggia nelle tre ore che precedono la partenza. Questo è il protocollo classico e ci aggiungo più o meno 20-30 grammi di carboidrati per borraccia.

Che cosa succede prendendone troppo?

Ecco, diciamolo chiaramente a uso degli amatori. C’è il rischio che se ne abusi e, se succede, si può anche morire. E’ importante che il messaggio passi: ci sono dei dosaggi definiti e non è vero che, se abbondo, faccio meglio.