Le pettorine che in questi giorni vengono indossate ai mondiali di Glasgow dalle persone dello staff (giudici, volontari, controllori, ecc.) e dai fotografi accreditati hanno un forte legame con Bergamo e le aziende del suo territorio. L’UCI ha infatti deciso di affidare a Santini, suo storico partner, il compito di realizzarle utilizzando materiale ecosostenibile. Si tratta di una richiesta che rientra nell’UCI Climate Action Charter, un manifesto voluto dalla stessa UCI nel 2022 per la sostenibilità ambientale dello sport attraveso azioni specifiche finalizzate a ridurre gli sprechi e accelerare la transizione verso un’economia circolare.
Bergamo fa squadra
Per realizzare le pettorine secondo gli standard richiesti dall’UCI, Santini ha deciso di coinvolgere cinque aziende della provincia di Bergamo. Si tratta di RadiciGroup, Sitip, EFITM Reggiani e Acerbis.
I tessuti sono stati realizzati con un filato in nylon made in Italy prodotto da RadiciGroup. Le proprietà elevate del filato garantiscono al materiale comfort e prestazioni ideali per l’abbigliamento tecnico-sportivo e un aspetto più morbido e pregiato. Un altro elemento innovativo è che il filato individuato permette facilità e qualità di stampa, per rendere il tessuto altamente personalizzabile.
Il filato è stato successivamente fornito a Sitip che produce il tessuto indemagliabile “ARAS NG” (gr.95/100 mtq.). Una monofibra composta al 100% da poliammide, e totalmente riciclabile.
Si tratta del primo tessuto di questo materiale in grado di rispondere alle richieste di performance legate alla stampa transfer, arrivate da EFI Reggiani, la terza azienda coinvolta nel progetto.
La scelta di questo tessuto è stata frutto di numerose analisi di ricerca applicata, che ha visto EFI Reggiani testare un’ampia rosa di tessuti per trovare la miglior resa del colore e la miglior resistenza allo sfregamento e al sudore, parametri necessari per l’uso specifico richiesto della pettorina. Un valore aggiunto è costituito dal fatto che EFI Reggiani, oltre ad aver scelto i nuovi inchiostri a base acqua IRIS Plus, certificati GOTS, ha scelto una soluzione di stampa su carta transfer che non consuma acqua e richiede quantità minima di energia al metro quadrato.
Il tessuto bianco di Sitip e la carta transfer stampata da EFI Reggiani sono arrivati infine a Santini che si è occupata di trasferire tutte le grafiche delle pettorine dalla carta al tessuto per poi cucirle utilizzando esclusivamente fili e componenti realizzati in nylon o materiale chimicamente affine. Tutto questo per consentire poi alle pettorine stesse, a conclusione dei mondiali, di poter essere riciclate senza ulteriori lavorazioni.
Una seconda vita
Una delle richieste arrivate dall’UCI a Santini è stata infatti quella di realizzare delle pettorine in materiale riciclabile. Una fase questa di cui si occuperà RadiciGroup attraverso i suoi impianti specializzati nella rigranulazione del materiale recuperato.
Il materiale così ottenuto potrà diventare il componente di un prodotto finito e firmato Acerbis. I paramani X-Elite sono posizionati anche sui manubri di alcune mountain bike, proprio per proteggere le mani da elementi esterni e le leve dei freni da cadute.
Il progetto delle pettorine per i Mondiali di ciclismo 2023 può tranquillamente essere considerato a KM Zero, grazie alla collaborazione di aziende geograficamente vicine tra loro, unite dall’obiettivo comune di creare un prodotto riciclabile e destinato a una seconda vita.