Bahrain-Victorius: la gestione dei carbo nella terza settimana

15.09.2023
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L’ultima settimana della Vuelta quest’anno è estremamente dura: tanti arrivi in salita e la tappa tremenda di domani. Il recupero è determinante, soprattutto se si considera tutti i chilometri che questi ragazzi hanno già macinato negli ultimi giorni. Con il dottor Nicola Moschetti, nutrizionista del team, scopriamo come viene gestita l’alimentazione in casa Bahrain-Victorious per garantire il recupero anche in queste ultime tappe. In particolare il computo dei carboidrati.

Il nutrizionista Moschetti al centro della foto, con altri ragazzi del personale Bahrain
Il nutrizionista Moschetti al centro della foto, con altri ragazzi del personale Bahrain
Perché è importante curare l’alimentazione in dettaglio?

Durante un grande Giro, gli atleti sono già molto stressati dagli sforzi fisici. È importantissimo fornire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno. Un deficit calorico infatti comporterebbe un calo di peso, che molto probabilmente indurrebbe anche una perdita di potenza. Una volta era normale perdere peso durante i grandi Giri, ma questo spesso compromette la performance, pertanto lo evitiamo.

Come fate a calcolare i fabbisogni di ciascun atleta?

Siamo quattro nutrizionisti in squadra e seguiamo i corridori individualmente per tutta la stagione, quindi per esperienza conosciamo esattamente come varia il loro consumo calorico in relazione alla gara. Per il calcolo del fabbisogno ci basiamo su delle equazioni precise, sulla potenza media registrata durante la tappa e sulla tappa del giorno dopo.

Come verificate che il corridore si sia alimentato a dovere?

Sappiamo che l’atleta inizia il grande Giro al suo peso forma, quindi prendendo il peso quotidianamente, verifichiamo che i calcoli siano giusti. Inoltre al termine di ogni tappa, gli atleti compilano un questionario, molto utile per capire quanto hanno effettivamente mangiato, bevuto e consumato.

Con questa successione di tappe di montagna, i corridori riescono a mangiare a sufficienza?

In linea di massima i nostri corridori riescono a mangiare tutto, anche perché il solo giorno di riposo non basterebbe per colmare il deficit calorico accumulato nei tre giorni precedenti. Abbiamo la fortuna di utilizzare gli integratori di Never Second. Integratori che col tempo sono stati perfezionati, grazie alla continua collaborazione, proprio per fornire soluzioni pratiche, che rendono più facile il raggiungimento della quota di carboidrati all’ora necessaria.

Quando “si fa la tappa” in Bahrain si utilizzano le malto con più carbo, come quelle da 90 grammi in foto
Quando “si fa la tappa” in Bahrain si utilizzano le malto con più carbo, come quelle da 90 grammi in foto
Cosa intendi per soluzioni pratiche?

Intendo contare i carboidrati introdotti. Barrette, gel e maltodestrine forniscono sempre 30 grammi di carboidrati. In più essendo soluzioni isotoniche, non causano problemi gastrointestinali. In Bahrain abbiamo a disposizione anche delle maltodestrine che contengono addirittura 90 grammi di carboidrati. Queste sono molto utili per le tappe più impegnative, in cui i corridori necessitano di tanta energia, ma tra salite dure e discese tecniche, non hanno molte occasioni per rifornirsi. In questi casi, è sufficiente bere una borraccia di malto con 90 grammi di carboidrati isotonici, insieme a un gel, per soddisfare il fabbisogno di carboidrati all’ora, senza rischiare di appesantire lo stomaco.

Ma come varia quindi l’integrazione tra una tappa e l’altra?

Studiamo dei programmi personalizzati per ciascun atleta, perché l’integrazione dipende da diversi fattori: la temperatura, la tipologia di atleta, la tattica di gara, la sua condizione fisica nei giorni precedenti, e quello che lo aspetta il giorno successivo. Un corridore di classifica per esempio può passare da 120 grammi di carbo all’ora in una tappa di montagna, a 70-80 grammi/ora in una tappa di pianura, dove invece risparmia energie. Un corridore che invece va in fuga nella stessa tappa di pianura, avrà un consumo nettamente superiore al corridore di classifica, quindi in base alla tattica di gara, viene fatto anche il programma nutrizionale.

Capita che nella terza settimana venga meno la voglia di mangiare per stanchezza?

Ottima domanda, in effetti nel tempo ci si stufa. Per questo insieme allo chef abbiamo elaborato un menù ricco di ricette alternative a pasta, riso e porridge. Versioni facili da digerire di pasta all’amatriciana, al ragù, al pesto, risotti vari e dessert vengono preparati dallo chef quotidianamente nel nostro grande food track. Spesso quando i corridori non riescono a mangiare tutta la pasta, prendono magari più dessert, così compensano. In gara invece per variare un po’ sapore e consistenza, ci sono sempre banane, ricecakes, paninetti, preparati con ricette per garantire soprattutto una buona quantità di carboidrati.

I carboidrati sono importanti, ma anche le proteine hanno il loro peso
I carboidrati sono importanti, ma anche le proteine hanno il loro peso
Abbiamo parlato dei carboidrati, ma le proteine possono aiutare il recupero?

Generalmente tendiamo a coprire il fabbisogno proteico con lo shake del recupero all’arrivo e il pasto dopo gara. Questo è sempre personalizzato, in base alle preferenze dell’atleta ed è composto da un paio di fonti proteiche alimentari di qualità, come il tonno, il pollo o le uova. In gara invece non c’è la necessità di consumare proteine, quindi la priorità restano i carboidrati.

L’idratazione invece come viene monitorata?

Cerchiamo sempre di ricordare ai corridori di idratarsi durante tutta la giornata, gara compresa. Attraverso i questionari poi calcoliamo quanto si sono idratati in totale e all’ora, e capiamo se il corridore ha bisogno di integrare con dei sali, che magari consuma a cena o a colazione se necessario. È importante partire con il giusto stato di idratazione, per prevenire l’insorgenza di crampi e il calo della performance.

Infine la caffeina è utilizzata?

La caffeina è utile per ridurre la percezione della fatica sia fisica che mentale, ma proprio per evitare che peggiori la qualità del sonno e del recupero, tendenzialmente viene usata solo quando si punta alla gara o si affronta una fase di gara in cui bisogna essere attenti e reattivi.