Una nuova versione della Specialized Tarmac era nell’aria e puntualmente arriva la sua ufficialità a ridosso della settimana iridata. Tarmac SL8 mutua in parte il design della generazione precedente, ma con differenze sostanziali che ne migliorano l’efficienza aerodinamica.
Ma c’è anche un po’ di Aethos nel DNA del nuovo modello, perché il valore alla bilancia (dichiarato) del telaio, soli 685 grammi, posiziona la nuova versione della Tarmac SL8 tra i telai più leggeri oggi disponibili. Entriamo nel dettaglio.
Tarmac SL8, racing ed equilibrio
Se Specialized viene identificato come un racing brand, la categoria S-Works è il simbolo dello sviluppo orientato alle competizioni. Tarmac è in un certo senso il simbolo della famiglia S-Works, una bicicletta che soprattutto a partire dalla versione SL7 fa collimare aerodinamica e pesi ridotti, performances ed equilibrio tra le parti, senza dimenticare l’integrazione.
Citando alcuni numeri, Specialized Tarmac SL8 fa risparmiare quasi 17 secondi su una distanza di 40 chilometri, con un rapporto tra la rigidità ed il peso migliorato del 33%, oltre ad una maggiore (+6%) scorrevolezza. Una definizione che può calzare a pennello per la nuova SL8? Una velocissima bici ultraleggera.
Parola all’ingegnere
«SL8 è stato un progetto pazzesco – racconta Alessandro Giusto, capo della simulazione compositi – simulazioni aerodinamiche, strutturali, test in galleria del vento e test con gli atleti professionisti. Il risultato è la bici più veloce mai progettata. Leggera, reattiva e comoda, naturalmente aerodinamica. Chi affermava che una bici veloce dovesse pagare qualcosa in termini di leggerezza si sbagliava. Il compito del mio team è stata la definizione e il calcolo della struttura in carbonio con la simulazione strutturale.
«Per la prima volta abbiamo adottato un approccio FLD (front-loading-development) che consiste nel definire la stratificazione delle pelli (circa 500 per il solo telaio), modificando il layup fino ad ottenere le performance desiderate senza produrre un solo pezzo. Per la SL8 abbiamo modificato 54 volte la struttura del telaio, un’enormità. Tanto per dare un’idea: con l’approccio tradizionale un ingegnere che sviluppa il layup ha la possibilità di sperimentare su prototipi reali tra le 5 e le 9 modifiche per progetto di telaio, ogni modifica richiede dalle 4 alle 6 settimane. Noi abbiamo testato virtualmente 54 modifiche in poche settimane. Ecco perché lo definisco un progetto pazzesco».
I punti chiave
La forma dello sterzo è stata completamente rivista, con una sorta di design allungato verso l’anteriore. Al tempo stesso la testa della forcella risulta leggermente arretrata rispetto al profilato dello sterzo. Il risultato è una resistenza frontale ridotta al minimo.
C’è il manubrio integrato Roval Rapide, già visto anche su alcune biciclette durante i ritiri di inizio stagione. E’ disponibile di serie sulle versioni S-Works.
Rispetto alla versione SL7 è stato cambiato completamente il reggisella, questo per massimizzare il guadagno aerodinamico in punto della bici molto sensibile sotto questo profilo tecnico. Il seat-post della SL8 ha lo stesso diametro di quello della SL7, ma è più stretto e non interferisce con i flussi generati dalle gambe durante la pedalata.
Inoltre, al netto delle taglie disponibili a catalogo (sono 7, dalla 44 alla 61) e della tipologia di carbonio, la nuova Tarmac SL8 adotta le medesime geometrie della precedente SL7.
Alcune particolarità
Il progetto SL8 può supportare pneumatici fino a 32 millimetri di sezione. E’ possibile rimuovere completamente il deragliatore anteriore, nell’ottica di un impiego della corona singola. In caso di utilizzo del doppio plateau anteriore, è possibile montare una combinazione al massimo di 55-42 denti. Come vuole la tradizione Specialized è stato mantenuta la scatola del movimento centrale larga 68 millimetri con calotte filettate BSA.
Allestimenti e prezzi
Gli allestimenti S-Works ( i frame-kit S-Works adottano il carbonio Fact 12r) sono due: uno con la trasmissione Shimano Dura Ace e il secondo con Sram Red AXS. Entrambi prevedono il manubrio integrato Roval Rapide, le ruote Roval Rapide CLX ed i rispettivi power meter integrati nelle guarniture. I prezzi di listino sono rispettivamente di 14000 euro. Delle versioni S-Works sono disponibili anche i frame-kit ad un prezzo di listino di 5500 euro.
Si scende di un gradino per passare alle versioni Specialized Tarmac SL8 Pro (viene utilizzato il carbonio Fact 10r, ma il design della bici non subisce nessuna variazione). Gli allestimenti disponibili sono due, il primo con la trasmissione Shimano Ultegra Di2, il secondo con Sram Force AXS (qui è incluso anche il misuratore Quarq). Entrambe portano in dote le ruote Roval Rapide CL, lo stem Tarmac in alluminio e la piega Roval Rapide in carbonio. Il prezzo di listino è di 9.000 euro.
Infine l’allestimento Expert (sempre con il carbonio Fact 10r mutuato dalla versione Pro), che alla base ha la trasmissione Sram Rival AXS con il misuratore di potenza e le ruote Roval C38. Il prezzo di listino è di 6500 euro.