Una bici Cannondale non è mai banale. Non lo è per i concetti e le soluzioni tecniche porta con sé, non lo è ovviamente per le performance.
La quarta generazione della Cannondale SuperSix Evo è ora ufficiale. E’ molto diversa dalla precedente, anche se il primo impatto estetico la ricorda, ma il suo sviluppo trova ispirazione anche dalla piattaforma SystemSix. Entriamo nel dettaglio con Davide Devine, Product Manager Road della casa americana.
«La quarta generazione della SuperSix Evo – spiega – vuole segnare un cambio di rotta del segmento road. Questa bicicletta, tra i vari obiettivi che si pone, vuole tornare ad essere un punto di riferimento, per leggerezza e aerodinamica, performances in generale e soluzioni tecniche. La cura dei dettagli, fra cui rientra anche la verniciatura, che abbiamo voluto sostenere per creare questa nuova piattaforma è davvero importante e per alcune sezioni della bici abbiamo speso una quantità enorme di ore di lavoro e sviluppo. Ad esempio la scatola del movimento centrale, che ora è una BB68 con le sedi filettate per le calotte dei cuscinetti. Un grande cambio per Cannondale».
Quasi tre anni di lavoro
«Non esiste – spiega Nathan Barry, ingengnere e responsabile dell’aerodinamica – una zona più difficile da sviluppare piuttosto di un’altra. L’aspetto maggiormente complicato è creare un prodotto che diventi anche il giusto compromesso. La nuova Cannondale SuperSix Evo ha poco da condividere con la generazione precedente e la fase iniziale del progetto si ispira in modo marcato alla SystemSix. Perchè la SystemSix? Perché è un mostro di efficienza in fatto di aerodinamica.
Ma per la quarta generazione della nostra bici leggera era necessario combinare l’aerodinamica con il peso ridotto, creando una connessione perfetta tra i diversi componenti in gioco. A questo abbiamo aggiunto anche una cura maniacale dei dettagli. Quando la osservi, a tratti sembra una bici semplice, in realtà ha richiesto quasi tre anni di lavoro duro ed incessante».
Telaio Lab71 da 770 grammi
Alle versioni Hi-Mod e Carbon, si aggiunge la Lab71 con il carbonio Ultralight 0, che diventa il top di gamma ed è quella usata dai pro EF Education-EasyPost. Si tratta di una fibra composita che discende in modo diretto dalla Hi-Mod, ma che utilizza delle nuove resine con nanotecnologia integrata, nuovi orientamenti in fase di costruzione dei tubi e metodi di taglio della fibra stessa.
Per gli amanti dei pesi un telaio Lab71 ha un valore alla bilancia dichiarato di 770 grammi (verniciatura inclusa), l’Hi-Mod di 810 e il Carbon di 930, a parità di taglia 56. La forma e i volumi dei profilati sono i medesimi, a prescindere dalla matrice del carbonio, così come le taglie e le geometrie.
Gomme fino a 34 millimetri
Lo stelo della forcella ha una sorta di forma triangolare, che in parte riprende il concetto Delta già evidenziato in passato per la tubazione piantone. Il passaggio di cavi e guaine è interno e lo sterzo non presenta blocchi che limitano il raggio di sterzata del manubrio. La misura dello stelo è classica, non è oversize, soluzione che permette di montare facilmente gli stem tradizionali. La forcella ed il carro posteriore hanno un’abbondante luce per il passaggio delle ruote/gomme, fino a 34 millimetri considerando anche la tipologia di ruote. I perni passanti hanno dimensioni tradizionali, ma le sedi di alloggio adottano una svasatura rivista (e’ stato abbandonato lo SpeedRelease).
Reggisella aerodinamico
C’è un reggisella aerodinamico con un impatto frontale ridottissimo che è disponibile con off-set zero, oppure scaricato verso il retro di 20 millimetri. Il suo design è specifico per la nuova Cannondale SuperSix Evo, si chiama C1 Aero ed è full carbon. Il blocchetto di chiusura è completamente integrato.
Il nuovo progetto SuperSix Evo include anche le borracce con i lati squadrati, più efficienti (rispetto a quelle rotonde) in termini di impatto contro lo spazio. Ma si possono usare anche le borracce tradizionali.
Tutte le SuperSix Evo sono compatibili con le trasmissione elettromeccaniche e meccaniche, questo spiega anche la presenza dello sportellino in cima al tubo obliquo.
Ritorno al movimento filettato
Scatola larga 68 millimetri, sedi filettate per l’ingaggio delle calotte esterne e abbandono della guarnitura Hollowgram. L’asimmetria riguarda solo i volumi dei foderi bassi ed il seat-tube. La “faccia sotto” della scatola diventa anche la porta d’ingresso della batteria Di2. Non interferisce con il movimento centrale e con la guarnitura, perché s’innesta in una porta alla base del tubo obliquo. Inoltre la Evo supporta un eventuale pacchetto SmartSense, ecco perché c’è una piccola asola sotto il portaborraccia dell’obliquo.
Geometrie e taglie
Le geometrie sono identiche alla generazione precedente, per sette taglie in totale (44 e 48, 51 e 54, 56, 58 e 61). Una delle poche variazioni in merito riguarda le due misure più grandi, che ora sono state raggruppate nella 61.
Sempre interessante il fatto di adottare due rake differenti delle forcelle, in base alle taglie. 55 millimetri per le misure 44/54 e 45 millimetri di off-set per le taglie di telaio 56/61.
Allestimenti e prezzi
La top del listino, la SuperSix Evo Lab71 è disponibile con un allestimento, che si basa sulla trasmissione Dura-Ace, il nuovo cockpit integrato full carbon SystemBar Momodesign e le nuove ruote Hollowgram SL50. La livrea cromatica è una. La Lab71 è disponibile anche come framset, in tre combinazioni cromatiche. Il frameset Lab71 ha un prezzo di listino di 5499 euro, mentre la bici completa costa 14999 (un solo allestimento).
La Hi-Mod è disponibile in due allestimenti. Hi-Mod 1 si basa sulla trasmissione Sram Red AXS, Hi-Mod 2 è con la trasmissione Ultegra Di2. Ci sono sempre le ruote Hollowgram SL50 e in base al prezzo cambiano alcune specifiche legate al cockpit, che comunque non è integrato. La Cannondale SuperSix Evo Hi-Mod si può avere anche come kit telaio, in due combinazioni cromatiche. Il kit telaio HM ha un prezzo di listino di 4199 euro. L’allestimento HM1 ha un costo di 13499, mentre la HM2 di 8999.
Sono due gli allestimenti alla base delle versioni Carbon, tra Shimano Ultegra Di2 e con lo Sram Force AXS. Oltre agli altri componenti, cambiano le ruote, sempre Hollowgram full carbon, ma nella versione 50R-S, con il meccanismo interno del mozzo DT Swiss 350, invece del 240 adottato per le SL. La Carbon1 costa 6999 euro, la Carbon2 6799 euro.