Come funziona il sistema Gravaa che permette di gonfiare e sgonfiare gli pneumatici mentre si pedala? Alla Roubaix lo ha usato soltanto la Visma-Lease a Bike. Hanno vinto con Pauline Ferrand-Prevot, sono arrivati quarti con Van Aert. Le donne del team lo avevano usato anche al Fiandre, con la francese seconda alle spalle di Lotte Kopecky.
Avevamo annotato le sue osservazioni nella conferenza stampa post Roubaix. Il fatto che avesse individuato tramite VeloViewer i punti in cui azionarlo, perché la fase di gonfiaggio richiede qualche watt in più. Perciò messe da parte le curiosità, abbiamo atteso di rientrare dalla Roubaix per fare qualche domanda a Edoardo Affini, che ha utilizzato Gravaa in corsa e lo aveva già provato nel 2023. Il mantovano è tornato a casa in Olanda e verrà in Italia per trascorrere Pasqua con i suoi. Ridendo, dice di aver capovolto il detto. Quindi conferma che fino a domani non toccherà la bici e che poi ricomincerà avendo il Giro come prossima corsa.
Il sistema, in sintesi, si basa su una pompa a bassa tensione comandata da pulsantini sul manubrio e interfacciata con il computer della bici. Si impostano i valori di pressione prima del via, poi con un pulsante si sgonfiano le ruote, con l’altro si rigonfiano. Il funzionamento è assicurato dal movimento della ruota.
Parliamo di Gravaa, che cosa ti sembra?
Il sistema di per sé è interessante sia per noi professionisti, ma probabilmente potrebbe avere il riscontro maggiore con cicloturisti e gente che fa gravel. In quel campo può avere un futuro dai numeri interessanti, perché ti dà la possibilità di cambiare pressione a piacimento.
A piacimento, ma secondo valori preimpostati?
Esatto. In base al tuo peso, in base al copertone, in base a quanto è grande il copertone. Puoi stabilire la pressione che vuoi in base ai fattori che vuoi. La sua azione, tra virgolette, è illimitata, puoi impostare il valore che preferisci. Anche il numero degli utilizzi sostanzialmente è illimitato, perché è basato sul movimento. Non c’è una cartuccia con dell’aria compressa, che dopo un po’ finisci e resti a piedi: se la ruota gira, puoi gonfiare. E più gira velocemente e più sarà rapido il gonfiaggio.
Per questo Ferrand-Prevot ha parlato di consumo di watt?
Ci hanno detto che secondo i calcoli si parla di circa 7 watt mentre si gonfia. Senti appena che aumenta la resistenza alla pedalata. E’ chiaro che se ti metti a gonfiare quando sei al limite, allora te ne accorgi eccome, ma a quel punto sei tu che hai scelto il momento sbagliato.
Lo hai usato anche tu alla Roubaix?
L’abbiamo usato tutti, solo che io ho spaccato la ruota davanti e quindi puoi avere i sistemi che vuoi, ma resti indietro. Mi hanno cambiato la bici, solo che a quel punto mi aveva già passato il gruppo di Pippo (Ganna, ndr) e quello che c’era dopo di lui. Speravo di rimanere con lui, ma quando mi ha passato ero ancora sul pavé con la ruota rotta e ho capito che la mia Roubaix finiva così.
Avevate deciso dei punti precisi oppure lo avete usato in ogni settore di pavé?
Lo abbiamo usato in ogni settore. Potevi gonfiare e sgonfiare in base alla tua sensibilità e a come ti piaceva. Nel computerino c’è un campo dati, in cui visualizzi la ruota davanti e quella dietro, che cambia colore. Quando è rosso vuol dire che sta lavorando, quindi c’è una transizione. Invece quando è verde vuol dire che ha raggiunto la pressione desiderata.
Quanto durano le due fasi di sgonfiaggio e di gonfiaggio?
Lo sgonfiaggio praticamente è istantaneo. Schiacci il pulsantino e lui manda fuori l’aria. In pratica apre la valvola e l’aria esce fino alla pressione desiderata. Il gonfiaggio invece, come dicevo prima, dipende da quanto spingi e dal tipo di settaggio che hai dato alle pressioni. Se la differenza è di un bar, magari impiega di più. Se è di 0,5 hai dimezzato il tempo.
Ferrand-Prevot ha raccontato di essere passata da 2,1 bar sul pavé a 4 sull’asfalto.
Magari aveva previsto anche una pressione di mezzo, perché si possono impostare più step. La bassa pressione sul pavé, la intermedia e quella più alta sull’asfalto. Io ad esempio andavo a 2,9-3,1 sul pavé e salivo fino a 4,4-4,6 sulla strada normale.
Si percepisce chiaramente il cambiamento di pressione?
Quando è sgonfio, sul pavé ovviamente senti che sei più ammortizzato. Quando poi sull’asfalto inizia a rigonfiare, senti proprio che si alza la pressione.
Lo avevate già usato anche durante le ricognizioni?
Io l’avevo già usato nel 2023, quando era ancora in sviluppo e ce n’erano anche pochi: tre, se mi ricordo bene. Invece quest’anno ce l’avevamo tutti, anche sulle bici di scorta. Secondo me hanno fatto bene a darlo a tuti, perché se ce l’hai solo per tre persone e neanche sulle bici di scorta è un problema. Avendocelo tutti, puoi valutarlo bene e i meccanici non hanno problemi.
Rispetto a quello del 2023, il sistema attuale è tanto diverso?
E’ stato affinato e anche migliorato, mentre a livello di software e connessioni è più affidabile. Noi lo abbiamo usato solo alla Roubaix, le ragazze anche al Fiandre. Ma a parte i 400 grammi di peso in più, opinione mia, credo che per noi su quel tipo di pavé non avrebbe dato chissà quali vantaggi.
E’ venuto qualcuno a spiegarvi come funziona oppure avete iniziato a usarlo e basta?
Erano con noi a Roubaix negli ultimi giorni e anche prima durante le recon. Quello che ci ha fatto la presentazione completa è stato Jenco (Jenco Drost, Head of Performance Equipment del team olandese, ndr), ma non è che abbiamo fatto lezioni o cose simili. Lo abbiamo provato un paio di volte, anche nelle ricognizioni fatte a dicembre. E comunque avevamo già avuto l’esperienza di due anni fa, non eravamo proprio nuovi.
Il momento in cui si interviene sui comandi ha bisogno di qualche cautela, oppure si schiacciano e il sistema parte?
Basta che schiacci il pulsante, non servono accortezze: continui a pedalare normalmente. Senti giusto che aumenta un minimo la resistenza quando devi gonfiare. I tastini sono quelli sul manubrio che normalmente usano i velocisti. Li puoi mettere dove vuoi sul manubrio, sopra, sotto, di lato, dove ti è più comodo.
Il sistema lavora contemporaneamente sulle due ruote o puoi differenziare fra anteriore e posteriore?
Su tutte e due insieme. L’unica cosa è che la centralina è nella ruota davanti. Per cui se per caso devi cambiare solo la ruota davanti, non puoi più agire su quella dietro. Va da sola in automatico su una pressione di sicurezza che hai pre-impostato e non si muove più. Se invece rompi quella dietro e devi cambiarla, puoi continuare a giostrare con l’anteriore.
Se ne riparlerà probabilmente il prossimo anno. E sarà curioso capire se altre squadre cercheranno di dotarsi del sistema Gravaa. Quando Mohoric vinse la Sanremo grazie al reggisella telescopico, l’interesse fu immediato, ma non produsse clamorose scelte tecniche. Questa volta sarà diverso?