Non sono pochi i corridori che al Giro d’Italia hanno corso e vinto con le nuove pedivelle Rotor Aldhu Carbon presentate già nel febbraio scorso, che portano come vedremo ad un consistente risparmio di peso e un aumento della rigidità verticale e orizzontale. Per intenderci, l’hanno usato Schmid del Team Qhubeka-Assos a Montalcino. Nizzolo, stessa squadra, a Verona. Fortunato (Eolo-Kometa) sullo Zoncolan. E ancora un corridore della Qhubeka-Assos, Campenaerts, a Gorizia.
Si tratta di una guarnitura dalle svariate opzioni di montaggio, ma la principale rimane la possibilità di utliizzarla con il misuratore di potenza integrato – il Powermeter INSpider by Rotor – oppure come semplice guarnitura.
Eolo e Powermeter
Il misuratore di potenza è diventato uno strumento sempre più importante, al punto che i corridori difficilmente riescono a farne a meno, soprattutto negli allenamenti. Il nuovo Rotor Aldhu è un esempio emblematico dell’avanzamento tecnologico che, tramite innovazioni specifiche, ottimizza gli allenamenti migliorandone la qualità.
«Noi del team Eolo-Kometa – dice Francesco Gavazzi, esperto corridore lombardo – utilizziamo il Rotor Aldhu con il misuratore di potenza solo negli allenamenti, mentre in corsa andiamo con la guarnitura classica. Il motivo di questa decisione è la leggerezza. Le nostre bici sono studiate per essere efficienti sotto ogni punto di vista e laddove possa esserci anche un minimo miglioramento è giusto che venga apportato».
Rigidità e bilanciamento
La guarnitura Rotor è stata realizzata in carbonio, dopo 4 anni di sviluppo e ricerche. E’ il frutto di un lavoro ingegneristico magistrale che punta al raggiungimento di standard di eccellenza quanto a leggerezza e rigidità. L’asse da 30 millimetri delle pedivelle Aldhu Carbon è l’elemento principale del sistema e grazie alle sue qualità meccaniche evita dispersioni di watt. La pedivella presenta infatti un montaggio facile e un attacco estremamente stabile. L’asse, forte, robusto e resistente alla torsione, riduce le perdite di potenza che si verificano quando si esercita forza sul pedale sinistro. L’equilibrio raggiunto per minimizzarle è chiamato “Twin Leg Technology” by Rotor.
Leggere e rigide
Rispetto al modello precedente in alluminio, si diceva, nella misura da 170 (526 grammi, ingranaggi 34-50), le nuove pedivelle offrono un risparmio di peso pari a 88 grammi e un aumento significativo della rigidità verticale e orizzontale rispettivamente dell’11 e del 36 per cento. I rilevatori di potenza sono inseriti in entrambe le pedivelle, così da ricevere maggiori informazioni possibili.
«L’aspetto che più preferisco del Rotor Aldhu – riprende Gavazzi – è il bilanciamento delle gambe. Il sistema offre infatti la possibilità di notare se c’è una mancanza di equilibrio tra gamba destra e sinistra nella spinta. Così facendo riesco a compensare bene l’eventuale mancanza e raggiungere un equilibrio che migliora sicuramente la performance».
.
Potenza media
Le pedivelle Aldhu Carbon possono essere configurate con gli ingranaggi ovali Q RINGS® o con quelli convenzionali, sempre con montaggio diretto, oppure tramite lo spider a 4 bracci con sistema Ocp (Optimal Chainring Position) così da regolare al massimo l’efficienza degli ingranaggi ovali. In particolare, la tecnologia Ocp Mount si basa sulla combinazione di 3 elementi indipendenti: asse, pedivella destra e spider con corona ovale. Grazie all’interfaccia brevettata, essi si sviluppano tuttavia come un sistema unico. Questo permette di effettuare in assoluto la regolazione più precisa di una corona ovale che mai sia stata realizzata.
Come si diceva in precedenza, il montaggio con lo spider permette il montaggio del misuratore di potenza. «Quando mi alleno – continua Gavazzi – utilizzo la potenza media che viene calcolata ogni 3 secondi, perché quella istantanea tende ad avere troppi sbalzi estremi di watt. Così facendo invece trovo un equilibrio perfetto nella spinta sui pedali».
Le pedivelle Aldhu Carbon by Rotor Pedivelle Aldhu Carbon, leggere e rigide
Allenamenti divertenti
E’ un prodotto sensibile alle minime variazioni, sicuro ed efficace. Gli allenamenti grazie al Rotor Aldhu hanno un sapore diverso, che sa di qualità, precisione e voglia di migliorarsi.
«In allenamento – aggiunge Gavazzi – è diventato un indicatore importantissimo, sul quale confrontarsi anche con l’allenatore. Mi ritengo veramente molto soddisfatto del Rotor Aldhu. Posso dire che anche dopo tanto tempo di utilizzo non mostra segnali di cedimento. E’ preciso, affidabile e soprattutto divertente».