Anche se nell’immaginario collettivo ci sono altri team che brillano nella nobile arte della crono, il lavoro di Canyon per Movistar è sempre stato eccezionale. Lo confermarono alcuni mesi fa le parole di Adriano Malori, che ammise di aver fatto il vero salto di qualità proprio approdando alla Movistar. Forte di queste conoscenze, il marchio tedesco di bici ha consegnato ai suoi corridori per il Giro d’Italia una nuova bicicletta da crono: la Speedmax CFR Disc in cui è stato concentrato il meglio della conoscenza Canyon.
Supporto svizzero
CFR sta per Canyon Factory Racing, il reparto corse dell’azienda, e per realizzare questa bicicletta ci si è avvalsi della collaborazione di Swiss Side, azienda svizzera specializzata in aerodinamica e nell’ottimizzazione aerodinamica dei singoli componenti, lavorando in galleria del vento, ma anche con software, simulazioni e rilevazioni su strada. La bicicletta che ne è derivata offre immancabilmente un’aerodinamica avanzata, un pacchetto tecnico di assoluto rispetto e prestazioni al top che starà ovviamente agli atleti mettere in risalto.
Integrazione totale
Il design del telaio è spartano, completamente integrato per eliminare tutte le caratteristiche non assolutamente necessarie per le prove a cronometro. Nessuna cornice, nessuna concessione all’estetica fine a se stessa. Ci si è concentrati unicamente sulla prestazione, ricercando i massimi valori di rigidità e peso, il design pulito e la miglior efficienza aerodinamica secondo i regolamenti UCI. A parità di velocità e sebbene abbia i freni a disco, la Speedmax CFR TT è 2,7 watt più veloce della generazione precedente.
Nuovo cockpit
Il cockpit, il blocco frontale composto da manubrio e protesi è stato oggetto di grande studio. In questo caso è composto dal manubrio Canyon HB0058 Basebar Drop CF con un attacco in alluminio V19 aerodinamico, per un setup che soddisfa tutte le esigenze delle moderne corse a cronometro.
La piega manubrio aerodinamica da 390 mm riduce la superficie frontale ed è progettata al CFD, quindi con un sistema che tiene in particolare importanza la fluidodinamica, considerando la bicicletta come un sistema aerodinamico completo. Individuata la miglior composizione del blocco frontale, è ovviamente possibile personalizzare la posizione al millimetro utilizzando la gamma di distanziatori ed estensioni differenti messe a disposizione degli atleti. E’ stata ridotta la distanza tra i suporti e sono stati avvicinati i poggioli, per la regola che in aerodinamica non conta essere bassi, ma essere stretti. Le nuove protesi Zipp Vuka Shift premium hanno i comandi bar-end che eliminano la necessità di un blip box aggiuntivo (un’interfaccia per i comandi cambio).
Le ruote Zipp
Sul fronte delle ruote, all’anteriore viene montato un 808 Firecrest di Zipp, mentre al posteriore si riconosce la lenticolare Super-9, abbinate a tubolari Continental Grand Prix, con l’anteriore da 23 mm e il posteriore da 25 mm.
Allo stesso modo in cui il cockpit e le ruote svolgono una funziona aerodinamica di primo piano, non si può non parlare reggisella, ugualmente sviluppato da Canyon sulla Speedmax. Leggero e sottile, contribuisce all’aerodinamica della bici con la sua forma aerodinamica che rientra, quanto a rapporto lunghezza-larghezza, nei parametri Uci.
La forcella infine è stata realizzata in modo da ridurre le turbolenze causate dalle pinze del freno a disco.
Monocorona e via…
Montata con il Red AXS eTap, la bici utilizza un monocorona progettato appositamente per le prove a cronometro. Oltre al peso risparmiato eliminando il deragliatore, si evitano rischi di salto di catena e la cambiata è più immediata, dato che il corridore dovrà concentrarsi unicamente sui pignoni della ruota libera. Ugualmente, nella corona da 54 denti è integrato un misuratore di potenza a montaggio diretto. Per il cambio posteriore si utilizza il sistema OSPW di Ceramic Speed, con l’uso delle pulegge oversize (la rotellina superiore ha 15 denti, quella inferiore ne ha 19) che riduce l’attrito e consente un bel risparmio di watt. Un argomento di cui nei giorni scorsi abbiamo dibattuto peraltro a lungo.
Fin qui la teoria. Per la pratica e il riscontro degli atleti bisognerà aspettare domani pomeriggio, quando la bici debutterà sulle strade del Giro. La useranno i corridori della Movistar e anche quelli della Alpecin-Fenix. Sapremo dai loro racconti se ancora una volta gli ingegneri di Canyon avranno visto giusto.