Una sorta di trasferimento tecnico non da poco, perché tutto cambia. Escono di scena le ruote Corima e sono arrivate le Campagnolo con la predisposizione tubeless, con diverse opzioni e profili dei cerchi. Via i tubolari Michelin ed entrano i tubeless Vittoria. Sulle bici Look della Cofidis c’è un bel po’ di Italia.
Ancora una volta andiamo alla ricerca di quei dettagli tecnici (ancora da scoprire per quello che concerne i feedback degli atleti) nuovi di questo inizio stagione. Abbiamo chiesto alcuni feedback a Martina Alzini che corre nel team francese dal 2023.
I primi test a Denia dopo la consegna dei nuovi materiali (foto Team Cofidis)I primi test a Denia dopo la consegna dei nuovi materiali (foto Team Cofidis)
Coinvolti nel progetto
Alzini abita a meno di un’ora dalla sede di Vittoria ed il quartier generale di Campagnolo a Vicenza non è poi così lontano. La intercettiamo al termine di unaintensa giornata nel Velodromo di Motichiari.
«Quando è stato ufficializzato l’accordo tra Vittoria, Campagnolo ed il team – dice, molto motivata – siamo stati invitati a Brembate, una visita in azienda certo, ma anche una giornata informativa dove gli staff tecnici ci hanno mostrato una serie di analisi, dati, numeri e risultati. E’stato motivante. In primis lo ritengo un passaggio fondamentale della mia attività, secondo perché è davvero interessante fare parte di un processo di crescita ed evoluzione. Ho percepito un coinvolgimento particolare che arriva con una sorta di conferma da Cedric (Vasseur, manager del Team Cofidis, ndr) il quale vede questo accordo, non solo come una partnership, ma un pacchetto votato ad offrire una nuova immagine, sempre più competitiva, performante e ricercata».
Martina Alzini durante i test di rilevazione del lattato sul Col de Rates (foto Team Cofidis)Martina Alzini durante i test di rilevazione del lattato sul Col de Rates (foto Team Cofidis)
Hai avuto modo di mettere alla frusta i nuovi componenti?
Solo in parte, perché da una parte ci sono le tante ore di attività in allenamento e le ore di bici fatte durante i ritiri. Dall’altra, a mio parere, il giudizio principale ed una sorta di confronto con il passato arriva nel momento in cui ci sono più giorni di gare a disposizione. Sono le competizioni che danno il vero polso della situazione. Ad oggi ho fatto solo una corsa.
Ti sarai fatta un’idea
Spunti interessanti sulla scorrevolezza, soprattutto nei lunghi tratti pedalati, in discesa e dove c’è da fare velocità. Diciamo che soprattutto le ruote confermano la loro nomea.
La versione WTO 60 preferita da Martina Alzini (foto Team Cofidis)Campagnolo WTO 80 Ultra per un Coquard vittorioso in Australia (foto Getty Images-Team Cofidis)La versione WTO 60 preferita da Martina Alzini (foto Team Cofidis)Campagnolo WTO 80 Ultra per un Coquard vittorioso in Australia (foto Getty Images-Team Cofidis)
Scorrevoli?
Scorrevolissime. Per me è una prima volta sulle ruote Campagnolo, su strada non le avevo mai usate, mentre su pista sì. Posso dire che in tutto questo comparto, ruote e gomme, i tecnici del team hanno anche ascoltato i corridori che l’anno passato avevano chiesto maggiori performance. E’ arrivato un binomio tutto nuovo e credo che sia proprio la combinazione a fare la differenza.
Hai usato profili diversi?
Abbiamo fatto qualche prova, anche con i ragazzi, ma di solito io tendo ad usare profili da 60 o simili. Coquard ad esempio non si è fatto mancare le 80 e ha vinto in Australia.
Per la Alzini binomio Campagnolop/Vittoria come d’abitudine sulla bici da pistaPer la Alzini binomio Campagnolop/Vittoria come d’abitudine sulla bici da pista
Capitolo tubeless, ti sei già fatta un’idea precisa?
Su strada per me è una cosa tutta nuova, ma porto con me una specie di feeling che mutuo dalla pista, una sorta di affinità. Nei mesi che hanno preceduto le Olimpiadi abbiamo sempre utilizzato i tubeless e dal punto di vista di tecnico lo ritengo un vantaggio non da poco, considerando che c’è molta differenza tra i tubolari usati fino all’anno passato ed i tubeless che abbiamo in dotazione oggi.
Solo feeling oppure c’è dell’altro?
Oltre alle ruote Corima con predisposizione al tubolare, abbiamo quasi sempre utilizzato tubolari da 25, relativamente piccoli, soprattutto se contestualizzati nelle gare del Nord con fondi impegnativi. Poche volte i 28, quindi a monte c’è anche un fattore tecnico non secondario. I tubeless che abbiamo sono da 28 in avanti.
Vittoria N.EXT TLR per gli allenamenti e famiglia PRO TLR per le gare (foto Team Cofidis)Vittoria N.EXT TLR per gli allenamenti e famiglia PRO TLR per le gare (foto Team Cofidis)
La prima cosa che hai percepito usando i tubeless su strada?
Ribadisco che a mio parere è il binomio ruote/gomme a fare una grande differenza, ma di getto direi la grande tenuta in curva, al pari di una sensazione di sicurezza e di avere sempre un po’ di margine.
Il comfort?
Più che il comfort inteso come comodità mi spingo a dire una maggiore confidenza e perché no, quel comfort piacevole che non guasta dopo tante ore di bici.
Le ruote Corima MCC sono completamente in carbonio e sono fatte a mano nella fabbrica transalpina di Loriol. Sono un prodotto d'eccellenza e da quest'anno fanno parte della dotazione del Team Cofidis. Siamo stati in visita nell'azienda francese e abbiamo chiesto a Guillaume Martin di raccontarci le prestazioni delle sue MCC
Nasce la gamma Vittoria | A Dugast per il ciclocross. Tubolari oppure copertoncini tubeless ready. L'artigianalità degli olandesi e la tecnologia Vittoria
IL PORTALE DEDICATO AL CICLISMO PROFESSIONISTICO SI ESTENDE A TUTTI GLI APPASSIONATI DELLE DUE RUOTE:
NASCE BICI.STYLE
bici.STYLE è la risorsa per essere sempre aggiornati su percorsi, notizie, tecnica, hotellerie, industria e salute
Il tema della sostenibilità è sempre più al centro delle linee guida delle principali aziende che operano nel mondo ciclo. Fra queste merita sicuramente di essere citata Vittoria. Stiamo parlando di una realtà di riferimento a livello internazionale nel settore degli pneumatici ad alte prestazioni per biciclette da corsa, gravel, mountain bike e urban.
L’azienda bergamasca ha di recente previsto uno “strumento” davvero importante che ha interessato l’intera gamma dei propri pneumatici. Da oggi il cliente avrà un aiuto in più nella scelta della copertura ideale per la propria bicicletta… con un occhio ancora più attento all’ambiente.
L’idea di ridure l’impatto ambientale deve essere un punto di partenza (foto Penni)L’idea di ridure l’impatto ambientale deve essere un punto di partenza (foto Penni)
L’impronta del carbonio
Si chiama Carboon Footprint, o impronta del carbonio, ed è uno strumento completo basato sulla norma UNI EN ISO 14067:2018. Certificato esternamente nel giugno 2024 da Bureau Veritas (realtà leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, ndr) questo strumento fornisce dati dettagliati sulle emissioni di CO2 prodotte durante il ciclo di vita di ciascun pneumatico.
Sul sito web di Vittoria, nell’apposita sezione, è indicata la Carbon Footprint di ogni pneumatico. In questo modo il cliente ha uno dato in più “ecosostenibile” a sua disposizione nel momento in cui decide di acquistare uno pneumatico Vittoria.
Ciascuna gomma ha la sua Carbon Footprint: conoscerla aiuta a scegliere meglioCiascuna gomma ha la sua Carbon Footprint: conoscerla aiuta a scegliere meglio
Dall’inizio alla fine
Nel definire la Carbon Footprint per ciascun pneumatico Vittoria, sono state prese in considerazione tutte le fasi che interessano il prodotto: da inizio a fine vita. In particolare sono state individuate le seguenti quattro fasi: produzione e trasporto a monte, processo produttivo, distribuzione, fine vita.
1) Produzione e trasporto a monte. Questa fase considera l’approvvigionamento e il trasporto delle materie prime, con dati sulle emissioni derivati dalle medie del settore, disponibili da database ufficiali come Ecoinvent.
2) Processo produttivo. Riguarda i processi di produzione primari che si verificano negli stabilimenti di Vittoria Tyres Thailand. Ricordiamo a tal proposito che lo scorso 3 ottobre è stato inaugurato il Vittoria Cotton Tyres Thailand, il primo stabilimento al mondo di pneumatici in cotone ad emissioni zero.
3) Distribuzione. Questa fase include il flusso logistico dalla struttura di Vittoria Tyres Thailand ai magazzini regionali e successivamente ai mercati dei clienti finali in America, Asia ed Europa.
4) Fine vita. Questa fase finale valuta l’impatto dello smaltimento degli pneumatici, considerando le pratiche regionali nel recupero energetico e nel riciclaggio.
Secondo questa analisi gli pneumatici Vittoria rilasciano in media 6,5 kg di CO2eq durante il loro ciclo di vita. Questo dato numerico corrisponde a circa 68 km percorsi in auto che possono essere tranquillamente convertiti in altrettanti chilometri fatti in bicicletta.
La sede di Vittoria, ovviamente vista dal drone, con le piste del Vittoria Park attornoLa sede di Vittoria, ovviamente vista dal drone, con le piste del Vittoria Park attorno
Solo Vittoria
A causa della mancanza di metriche e fonti di dati comuni, dall’azienda ricordano l’importanza di utilizzare la Carbon Footprint di ciascun pneumatico solamente per confronti fra prodotti firmati Vittoria.
Tutto ciò non toglie nulla al costante impegno di Vittoria nei confronti della sostenibilità ambientale. L’azienda di Brembate continua infatti a innovare i propri prodotti, rendendoli sempre più performanti. Nello stesso tempo si impegna a mettere in atto tutte le pratiche utili a salvaguardare la salute del pianeta in cui tutti noi viviamo.
Vittoria ha appena presentato la nuova gamma di pneumatici da ciclocross per la stagione 2024-2025, i Vittoria | A Dugast, che si propongono di diventare un nuovo punto di riferimento nel mondo del CX. Questi pneumatici promettono prestazioni di livello mondiale abbinate a una produzione sostenibile, realizzata in una fabbrica all’avanguardia e a zero emissioni di carbonio.
Verso il futuro
La Vittoria | A Dugast Series nasce dalla fusione tra Vittoria e l’olandese A Dugast, punto di riferimento del settore grazie ai suoi tubolari artigianali con carcassa in cotone.
«Siamo entusiasti – ha affermato Stijn Vriends, Presidente e CEO di Vittoria – di presentare la Vittoria | A Dugast Series ai nostri clienti. Questo lancio testimonia il nostro impegno nel portare l’eredità di A Dugast nel futuro, mantenendo allo stesso tempo gli elevati standard di innovazione, sostenibilità e qualità di Vittoria. Siamo fiduciosi che questi pneumatici stabiliranno un nuovo standard nel mondo del ciclocross».
Andiamo a vedere più da vicino le caratteristiche principali di questa importante novità.
Tubolari A Dugast Series sulla Cervélo di Fem Van EmpelTubolari A Dugast Series sulla Cervélo di Fem Van Empel
Innovazione e produzione sostenibile
Vittoria dichiara che sono stati progettati con il contributo di alcuni dei migliori atleti del circuito del ciclocross, un ambiente in continua evoluzione. Un esempio dei risultati di questa ricerca è lo sviluppo dei primi pneumatici tubeless-ready Vittoria | A Dugast Series.
Per garantire che innovazione e sostenibilità vadano di pari passo, l’azienda ha spiegato che l’intera produzione della linea avverrà all’interno di un nuovo stabilimento inaugurato nell’ottobre 2023, il Vittoria Tyres Thailand 7.
Si tratta di una fabbrica all’avanguardia ad emissioni zero, che garantisce un impatto ambientale minimo.
La cucitura del cerchietto come pure della camera d’aria viene eseguita a manoIl nastro ha larghezza XL, quella del bordo arriva fino a 32 mmIl cotone a 240 TPI protegge dalle forature e agevola la tenuta in curvaIl battistrada in mescola 2C/3C* assicura scorrevolezza e gripLa cucitura del cerchietto come pure della camera d’aria viene eseguita a manoIl nastro ha larghezza XL, quella del bordo arriva fino a 32 mmIl cotone a 240 TPI protegge dalle forature e agevola la tenuta in curvaIl battistrada in mescola 2C/3C* assicura scorrevolezza e grip
Continuità e fornitura costante
I celebri pneumatici A Dugast, che negli anni sono diventati un must tra moltissimi atleti di ogni categoria, rimarranno comunque disponibili per gli affezionati. Inoltre Vittoria garantisce che provvederà ad una fornitura costante del prodotto, assicurando che gli atleti possano sempre trovare ciò di cui hanno bisogno.
La nuova serie Vittoria | A Dugast è costituita da cinque diversi modelli per altrettante superfici e condizioni atmosferiche, tutti con sezione da 33 mm e disponibili nella doppia versione tubolare e tubeless-ready.
Si parte dal A Dugast Pipistrello, per i terreni compatti e veloci, fino al A Dugast Rhino per i terreni più impegnativi e fangosi.
Anche Van Aert è un utilizzatore dei tubolari Vittoria | A Dugast SeriesAnche Van Aert è un utilizzatore dei tubolari Vittoria | A Dugast Series
Tubolare e copertoncino
Nel caso del tubolare, la mescola del battistrada garantisce elevata durata e bassa resistenza al rotolamento. Il rivestimento in neoprene assicura maggiore protezione contro l’acqua e il fango. Lo strato intermedio è realizzato in cotone a 240 TPI, che garantisce morbidezza e comfort, oltre a una grande resistenza alla perforazione e tenuta migliore in curva alle basse pressioni. La camera d’aria è in lattice, con larghezza fino a 32 mm.
Il copertoncino ha la stessa mescola 2C/3C* del tubolare, con identiche proprietà. Rispetto al precedente, il copertoncino è tubeless ready e dispone di uno strato aggiuntivo che ne aumenta la capacità di protezione, con un rinforzo superiore del tallone contro gli spigoli vivi.
I modelli tubeless-ready sono disponibili sul sito di Vittoria ad un prezzo di 89,95 euro, mentre le versioni tubolare partono da 94,95 euro.
E’ davvero un periodo ricco di novità per Vittoria. L’azienda di Brembate non smette infatti di presentare nuovi progetti e annunciare nuove collaborazioni. Nelle scorse settimane è stata inaugurata nei Paesi Bassi la sede comune di Vittoria e A Dugast che garantirà una maggiore vicinanza alla clientela nordeuropea.
Successivamente è stato rafforzato il rapporto di collaborazione con Deaneasy, azienda specializzata nello sviluppo e distribuzione di accessori avanzati ed innovativi per il ciclismo, con la quale Vittoria collaborava già da tempo.
Keith Broadbent CEO HaydaleKeith Broadbent CEO Haydale
Il graphene al centro
Nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio di una nuova collaborazione. Questa volta si tratta di Haydale, gruppo globale che opera nei materiali avanzati. Haydale ha accumulato negli ultimi 10 anni un profondo know-how e capacità avanzate per produrre e funzionalizzare il graphene e altri nanomateriali per vari settori e applicazioni.
L’accordo fra Vittoria e Haydale avrà come suo focus principale l’innovazione e la fornitura di graphene. Va ricordato a tal proposito che a partire dal 2015 Vittoria ha introdotto l’applicazione del graphene nelle mescole degli pneumatici per bici.
Il nanomateriale ha dimostrato miglioramenti sostanziali in termini di grip, resistenza al rotolamento, resistenza alle forature e durata.
Ted P. Thirapatana CEO di Graphene Creations Ted P. Thirapatana CEO di Graphene Creations
Nuove mescole
Come primo passo nella loro collaborazione, Vittoria e Haydale hanno sviluppato insieme nuove mescole avanzate unendo la loro esperienza nella funzionalizzazione e nella miscelazione del graphene. Test di laboratorio e sul campo hanno dimostrato che queste mescole migliorano ulteriormente le prestazioni degli pneumatici.
La fornitura di graphene di ultima generazione è già iniziata. A conferma di tutto ciò è prevista nei prossimi mesi la consegna da parte di Haydele di un primo ordine di 1 tonnellata di graphene funzionalizzato. Utilizzando il nuovo reattore al plasma HT1400 ad alta capacità, Haydale è in grado di soddisfare i requisiti di produzione di Vittoria e i severi standard di qualità richiesti.
Vittoria ha deciso di avviare la produzione di graphene funzionalizzato direttamente in Thailandia Vittoria ha deciso di avviare la produzione di graphene funzionalizzato direttamente in Thailandia
Prospettiva Thailandia
Nel medio termine, Vittoria e Haydale valuteranno la possibilità di avviare la produzione di graphene funzionalizzato direttamente in Thailandia, vicino agli stabilimenti del Gruppo Vittoria. Per questo motivo è stata firmata una lettera di intenti tra Haydale e Graphene Creations Limited (“Graphene Creations”).
Stiamo parlando di una realtà all’avanguardia nell’impiego del graphene in Thailandia, creata nel 2017 per sfruttare l’enorme potenziale del graphene nell’economia thailandese. Vittoria è fondatore e uno dei principali azionisti di Graphene Creations.
Stijn Vriends Vittoria President & CEO Stijn Vriends Vittoria President & CEO
Parola ai protagonisti
Keith Broadbent, CEO di Haydale, ha commentato così lo sviluppo della collaborazione con Vittoria: «Siamo entusiasti di lavorare con Vittoria sui loro pneumatici da ciclismo potenziati dal graphene. Sono la dimostrazione tangibile dell’impatto che la nostra tecnologia di funzionalizzazione HD Plas può avere sul mercato degli pneumatici e, più in generale, degli elastomeri. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con Graphene Creations e di combinare la nostra esperienza tecnica con le loro capacità di sviluppo del business».
Stijn Vriends, presidente e CEO di Vittoria Group, ha aggiunto: «Il nostro know-how unico sul graphene ci aiuta a realizzare gli pneumatici per biciclette più avanzati del pianeta. Siamo molto lieti di collaborare con Haydale per innovare ulteriormente in questo campo, e di avere come obiettivo comune la produzione di graphene in Thailandia».
Chiudiamo con il pensiero Ted P. Thirapatana, CEO di Graphene Creations: «Abbiamo lavorato con Haydale negli ultimi due anni su progetti di ricerca e di sviluppo di future applicazioni del graphene. Siamo quindi estremamente fiduciosi che combinando l’esperienza tecnica unica di Haydale sui nanomateriali e la nostra capacità di accesso al mercato, espanderemo ulteriormente la commercializzazione del graphene in vari settori. La nostra piattaforma di sviluppo delle applicazioni ha fondamenta solide: tanti anni di dati raccolti attraverso i processi di approvvigionamento, funzionalizzazione e produzione. È solo l’inizio».
Vittoria lancia una nuova gomma che si ispira alla famiglia Corsa. Vittoria Corsa N.EXT (acronimo di nylon extended) è uno pneumatico sviluppato per essere longevo, ma garantire al tempo stesso le prestazioni che hanno reso celebre i modelli Corsa. Ci sono una carcassa in nylone unamescolatutta nuova che combina la silice al grafene.
N.EXT è disponibile nelle versioni TLR (tubeless) e copertoncino. Entriamo nel dettaglio anche grazie ai primi feedback che mettono a confronto le due versioni.
Lo pneumatico N.EXT con la camera d’aria super lightLo pneumatico N.EXT con la camera d’aria super light
Subito sotto agli pneumatici in cotone
La costruzione con la carcassa in cotone è una prerogativa della famiglia Corsa. Elasticità e grande capacità di adattamento, smorzamento delle vibrazioni e velocità, queste le caratteristiche principali degli pneumatici Corsa con la struttura in cotone. Lo sviluppo di N.EXT parte proprio da queste risposte, tanto apprezzate dai corridori, ma con la volontà di aumentare la longevità tecnica di una gomma destinata ai macinatori di chilometri. Non solo, perché un altro fattore chiave è stata la volontà di offrire uno pneumatico capace di confrontarsi con gli alto di gamma, ma ad un prezzo più contenuto.
Come è fatto il nuovo N.EXTCome è fatto il nuovo N.EXT
Trenta tester al lavoro
«Dopo anni di duro lavoro da parte di tutto lo staff Vittoria – spiega Tommaso Cappella, product specialist di Vittoria – in modo particolare del reparto sviluppo prodotto, con Corsa N.EXT abbiamo finalmente raggiunto un obiettivo ambizioso. Ovvero replicare le prestazioni e sensazioni tipiche del Corsa in cotone in un copertoncino con carcassa in nylon, una soluzione costruttiva in grado di offrire maggiore resistenza e durabilità. Il fine ultimo di VittoriaCorsa N.EXT è quello di soddisfare le esigenze dei ciclisti che cercano le migliori prestazioni combinate alla durata e resistenza di un copertoncino in nylon, in gara e nelle uscite di ogni giorno.
«Il test ha coinvolto oltre 30 tester in ogni continente e condizioni meteo e stradali per oltre 30.000 chilometri raccolti con la versione finale della gomma. La creazione del prodotto che vediamo oggi è partita diversi anni addietro, approcciando diversi progetti. Ad esempio la ricerca sui materiali, per poter combinare Silica insieme al Grafene, senza mai scordare il Corsafeeling».
L’indicatore di usura TWI
La costruzione interna dello pneumatico è comune alle due versioni
L’indicatore di usura TWI
La costruzione interna dello pneumatico è comune alle due versioni
Come è fatto
Partendo dallo scheletro del Corsa N.EXT, la nuova carcassa è in nylon 100 Tpi, soluzione comune alle due versioni (clincher e tubeless ready). La struttura prende forma grazie a tre strati di nylon sovrapposti che inglobano anche il cerchietto (che è pieghevole). In questa zona è stata aggiunta una bandella di rinforzo, che protegge lo stesso cerchietto e irrobustisce il tallone. Nella parte superiore, tra la carcassa e il battistrada c’è un inserto protettivo, utile contro le forature e che influisce positivamente sulla durata della gomma. Ma non è tutto, perché questo inserto non è applicato a caso, in quanto non deve influire in modo negativo sulla scorrevolezza.
Si arriva alla mescola, la 2C che combina la silice con il grafene con una formula rinnovata. Anche in questo caso il focus primario è combinare delle performances paragonabili alle gomme al top del listino, con una durata elevata. Il design del battistrada ricorda da vicino (è praticamente uguale) i top di gamma Corsa, con degli intagli direzionali e distanziati nella parte centrale, ravvicinati ai lati.
Perché questa soluzione? Una maggiore spaziatura al centro, tra un canale e il successivo garantisce un’ampia superficie di contatto, offrono un rotolamento ottimale e il mantenimento facilitato delle alte andature. Le righe ai lati sono più vicine perché offrire ungrip maggiore, aderenza e facilità di adattamento dello pneumatico.
La versione TLR: il QR code è presente sul lato opposto
L’etichetta è ben visibile ed esauriente nei dettagli
Il clincher, il design del battistrada non cambia
La versione TLR: il QR code è presente sul lato opposto
L’etichetta è ben visibile ed esauriente nei dettagli
Il clincher, il design del battistrada non cambia
Etichetta esaustiva e intuitiva
Con l’ingresso di Vittoria Corsa N.EXT cambiano anche il modo di leggere le specificità del prodotto. Ci sono il logo dell’azienda e il nome del prodotto, ci sono i dettagli di come usare al meglio la gomma. Il nuovissimo QR Code posizionato su un lato non è un semplice dettaglio, ma permette di accedere a contenuti aggiuntivi, come una sorta di carta d’identità. Ad esempio ulteriori consigli per l’utilizzo, caratteristiche tecniche e ulteriori specifiche.
Il valore alla bilancia del TLR
Il peso del copertoncino, sempre nella larghezza da 28
Abbiamo utilizzato il clincher con la camera super leggera in TPU
Il valore alla bilancia del TLR
Il peso del copertoncino, sempre nella larghezza da 28
Abbiamo utilizzato il clincher con la camera super leggera in TPU
I numeri di Vittoria Corsa N.EXT
Se dovessimo immaginare il portfolio delle gomme Vittoria troveremmo: Corsa in cotone all’apice, subito sotto la famiglia N.EXT, per poi passare a Rubino e Zaffiro. Di fatto il Corsa N.EXT è inserito in una fascia di mercato chiamata competition. Ha un prezzo di listino di 67,95 euro per la versione TLR, 57,45 per il copertoncino. E’ disponibile in sei larghezze: 700×24, 26, 28 e 30, 32 e 34, con dei pesi inclusi tra 190 e 240 grammi dichiarati (da 260 a 340 per il TLR).
Volendo fare un confronto con il Vittoria Rubino Pro da 25, l’N.EXT (copertoncino) da 26 è più efficiente del 20% nelle fasi di rotolamento, più resistente del 9% alle forature e più leggero del 14% (i dati si riferiscono al copertoncino). Mentre per il TLR l’aumento di prestazioni è ancora più considerevole: rispettivamente +23%, 30% e 8%.
Canale da 19 e larghezza in linea con le aspettativeCanale da 19 e larghezza in linea con le aspettative
Gomme più larghe? Conta anche il cerchio
Lo shape di N.EXT e lo sviluppo delle sezioni, tiene conto anche di un aumento delle larghezze dei cerchi e della combinazione/compatibilità proprio tra pneumatico e ruota. Oggi troviamo numerose tipologie di ruote in commercio, con una larghezza del canale interno che varia tra i 15 e i 23 millimetri (con l’ingresso delle ruote hookless si aumenterà ulteriormente la larghezza). La combinazione tra la larghezza della gomma e il canale interno del cerchio diventa fondamentale ai fini di sfruttare lo pneumatico al massimo delle sue potenzialità. Una gomma con un valore WAM (width as measured) ottimale è più performante.
Un paio di esempi: la sezione da 26 millimetri trova un’interfaccia ottimale con il canale da 19, quella da 28 con il canale da 21, perché la larghezza originale della gomma è rispettata e il prodotto è perfettamente in linea al cerchio.
I valori VAM, sempre più considerati per lo sviluppo delle gommeI valori VAM, sempre più considerati per lo sviluppo delle gomme
Le impressioni sulla versione TLR
A tratti sembra di avere in dotazione il modello Corsa tradizionale, quello che per molti ha i fianchi color para. N.EXT trasmette un feeling immediato, scorrevole e rotondo, una gomma facile da interpretare fin dalle primissime pedalate. Man mano che passa il tempo e si sfruttano anche differenti pressioni di utilizzo e non è cosa rara la tendenza di abbassare la pressione.
Si adatta davvero bene alle varie situazioni, stili di guida e pressioni di esercizio, dalle più basse (grazie anche ai bordi che non collassano mai), fino a quelle più estreme. Anche in quest’ultimo caso colpisce il suo equilibrio, per un tubeless che non diventa mai un “sasso”. Il valore alla bilancia non è eccessivo ed è assolutamente accostabile agli pneumatici TL di altissima gamma.
Il design del battistrada, DNA CorsaL’indicatore di usura TWI
I feedback del N.EXT copertoncino
Anche in questo caso abbiamo utilizzato la larghezza da 28 millimetri. Conferma quella grande dote che è la versatilità. N.EXT è capace di soddisfare gli amanti delle gomme da gara e questa versione clincher ha anche un valore alla bilancia molto basso. Rispetto alla versione TLR, il tube type ha un range di sfruttabilità delle pressioni che è più contenuto. Sono necessarie un paio di uscite, con percorsi diversificati, per capire come sfruttare il prodotto, interpretare la sua scorrevolezza e anche la guidabilità nei tratti più tecnici. Non è un dettaglio da far passare in secondo piano, perché è sinonimo di un prodotto ricercato, con una propensione corsaiola che è tipica della famiglia Corsa, ma con una secchezza maggiore nelle risposte.
In conclusione
Vittoria Corsa N.EXT è di sicuro una delle migliori produzioni dell’azienda lombarda, considerazione che abbraccia e mette insieme diversi fattori. Perché ha una carcassa in nylon, quasi una novità per Vittoria in questo segmento di prodotti. Ha una longevità eccellente, ma al tempo stesso ha un feeling che richiama la pastosità delle gomme Corsa al top del listino. C’è il design del battistrada di derivazione Corsa, un vantaggio anche in fatto di utilizzo dello pneumatico con diverse condizioni di terreno e di meteo. Questa gomma è un pò per tutti, a prescindere che si utilizzi il tubeless oppure il copertoncino.