Volta a la Provincia de Valencia, Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese

Lonsdale: un danese in Piemonte per rincorrere un sogno

27.09.2025
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Questo mese di settembre Jaspar Lonsdale se lo ricorderà a lungo, di colpo tra Spagna e Italia ha raccolto due vittorie e ha trovato una fiducia che non pensava di poter avere. Il danese classe 2003 che da due stagioni veste la maglia della Ciclistica Rostese sta raccogliendo i frutti di un lungo lavoro. L’italiano lo mastica, ma quando si tratta di raccontare le sue emozioni e le sensazioni di tre settimane intense preferisce farlo in inglese. 

«Sono un po’ a corto di parole – dice sorridendo – perché in questi due anni in Italia non ero mai riuscito a entrare in una top 10, e ora nell’ultimo mese ho raccolto due vittorie e tre piazzamenti importanti. La prima alla Volta a la Provincia de Valencia è stata una liberazione, mi ha aiutato a togliermi qualcosa da dentro, come un peso. Penso di riuscire a correre in maniera più libera, senza pensieri».

Volta a la Provincia de Valencia, Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Lonsdale alla Volta a la Provincia de Valencia ha trovato la sua prima vittoria in maglia Rostese
Volta a la Provincia de Valencia, Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Lonsdale alla Volta a la Provincia de Valencia ha trovato la sua prima vittoria in maglia Rostese
Te l’aspettavi?

Sinceramente no, quando siamo arrivati in Spagna sapevo di stare bene ma non avevo idea di cosa aspettarmi. Il livello non è alto come qui in Italia, diciamo che vincere era importante per avere una svolta e una buona iniezione di fiducia. Ora penso di credere realmente in me stesso. 

In Spagna hai corso due gare a tappe, è un aspetto che ti ha aiutato?

Non saprei, direi che il concetto è più largo. Rispetto alla mia prima stagione in Italia quest’anno ho corso molto di più. Gli allenamenti sono diventati meno impegnativi e dedicati più al ricercare il giusto equilibrio tra ritmo e riposo. Insieme al mio nuovo preparatore mi sono concentrato sul rimanere “fresco” e arrivare alle gare pronto.

E’ cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno?

Sento che il team ha davvero tanta fiducia in me e nelle mie potenzialità, quando siamo in corsa percepisco che credono nelle mie qualità e che si possa fare qualcosa di buono. Il primo anno in Italia non è stato semplice, ambientarsi e imparare a correre in un ciclismo totalmente diverso è stato difficile. 

Come mai dalla Danimarca sei andato fino in Piemonte per correre?

Volevo provare a giocarmi le mie chance per diventare un ciclista professionista. Un mio amico, Magnus Henneberg, si è trasferito anche lui dalla Danimarca alla Rostese per correre. Lui non è riuscito nel suo intento di diventare professionista ed è tornato a casa, ma quando abbiamo parlato mi ha consigliato di venire qui. Devo ammettere che mi trovo bene, dedico tutto il mio tempo al ciclismo e sto provando a realizzare il mio sogno.

Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Per Lonsdale (qui al centro) questo è il secondo anno con la Ciclistica Rostese
Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Per Lonsdale (qui al centro) questo è il secondo anno con la Ciclistica Rostese
Cosa facevi in Danimarca?

Una volta finiti gli studi sono andato a lavorare in un negozio di biciclette, facevo il meccanico. Riuscire a incastrare lavoro e allenamenti non era semplice. Ora posso concentrarmi su una cosa sola ed è bellissimo. 

Ti trovi bene qui da noi?

Moltissimo, mi piace tutto. La squadra mi ha dato un appartamento ad Alpignano, un piccolo comune poco fuori Torino. Dell’Italia mi piace tutto, il meteo, le strade e la vita. Avere tanti percorsi diversi dove allenarsi è bello e stimolante. Penso che stare qui mi abbia dato una mano a migliorare e crescere come ciclista, ad esempio mi sento più forte nelle salite corte. Credo ci sia ancora margine. 

Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Il danese si è trasferito alle porte di Torino e ha imparato ad apprezzare e allenarsi sulle strade piemontesi
Jaspar Lonsdale, Ciclistica Rostese
Il danese si è trasferito alle porte di Torino e ha imparato ad apprezzare e allenarsi sulle strade piemontesi
Un mese di settembre che può rappresentare davvero una svolta?

Fino a poco tempo fa pensavo fosse impossibile riuscire a diventare un professionista o avere qualche chance in formazioni continental. Adesso, invece, ci credo davvero. Sono felice e voglio fare un ultimo passo importante e mettermi alla prova anche nelle ultime corse di fine stagione. L’obiettivo è il Lombardia U23, voglio sfidare i ragazzi dei devo team e vedere cosa posso fare ancora.

Saby Sport “veste” la 54ª Piccola Sanremo

08.09.2021
4 min
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Mancano davvero poche… ore al via ufficiale dell’edizione numero 54 de La Piccola Sanremo, uno degli eventi italiani riservati alla categoria Under 23 (saranno ben 30 le squadre ai nastri di partenza) in assoluto più blasonati e riconosciuti. Come sempre, la manifestazione ha preso forma grazie al lavoro dell’appassionato staff dell’UC Sovizzo e dall’impulso profuso dal suo nuovo presidente Gianluca Peripoli.

Gli ospiti alla presentazione dell’edizione numero 54
Gli ospiti alla presentazione dell’edizione numero 54

Una produzione tutta italiana 

E tra le realtà aziendali e gli sponsor che sostengono questa manifestazione va segnalata Saby Sport, il maglificio sportivo vicentino operativo dal 1994 e partner quest’anno tra gli altri della Work Service-Marchiol-Vega di Davide Rebellin. “La passione del vero Made in Italy”: è questo lo slogan che caratterizza la produzione Saby. Una sintesi che evidenzia l’orgoglio di essere italiani e di proporre in un mondo globalizzato la bellezza, la qualità, il comfort di un capo studiato, ideato, sviluppato e completamente prodotto nel nostro paese.

Un reale Made in Italy dunque quello sostenuto da Saby Sport, una lavorazione artigianale che apre e chiude il proprio ciclo produttivo all’interno dell’azienda. Come si dice oggi: una produzione “a chilometro zero”. In questo modo si può avere cura di qualsiasi dettaglio grazie alla ricerca, alla selezione e alla conseguente scelta dei migliori materiali: tessuti sempre più innovativi, leggeri, performanti, “accoppiati” a fondelli confortevoli traspiranti ed estremamente ergonomici.

Le cinque maglie Saby Sport messe in palio nella Piccola Sanremo
Le cinque maglie Saby Sport messe in palio nella Piccola Sanremo

Cinque maglie in palio

Tre i padrini d’eccezione per l’edizione 2021 della Piccola Sanremo: il “fresco” campione Olimpico Francesco Lamon e gli ex professionisti Fabio Baldato e Angelo Furlan. Mentre a supportare la corsa (tracciato di 151,5 chilometri con sei passaggi sulla salita di Vigo e due sul Muro del Castello di Montemezzo) ci sono: GT Trevisan Macchine Utensili, la Banca delle Terre Venete, la “mitica” Inglesina, la Mainetti ed il sempre presente Ristorante Il Castello di Montemezzo.

Saranno invece cinque le maglie disegnate e prodotte da Saby Sport messe in palio il giorno della gara. Capi che sono stati presentati dalla fondatrice del maglificio, Sabina Zambon. La maglia rossa GT Trevisan andrà al vincitore del Memorial Girolamo Trevisan che si aggiudicherà la classifica dei GPM. La maglia gialla, valida per il Memorial Dino Peripoli, andrà al vincitore della classifica dei traguardi volanti. Quella bianca Inglesina sarà per il più combattivo. La maglia verde Ristorante Il Castello di Montemezzo cadrà sulle spalle di chi transiterà in testa sul primo passaggio di Cima Montemezzo (Memorial Lino Urbani). E per finire la maglia azzurra Banca delle Terre Venete – la più prestigiosa – sarà indossata dal vincitore della Piccola Sanremo. 

Nicolas Prodhomme è il campione uscente. Nel 2019 correva nelle giovanili della Ag2R, adesso è nella WorldTour
Nicolas Prodhomme è il campione uscente. Nel 2019 correva nelle giovanili della Ag2R, adesso è nella WorldTour

Parola al presidente Peripoli

«Finalmente questa edizione della nostra Piccola Sanremo è in dirittura d’arrivo – ha dichiarato Gianluca Peripoli – dopo un anno di attesa siamo prontissimi per far scattare la corsa il prossimo 19 settembre. Ci tengo a ringraziare in primis i due vice-presidenti che mi sostengono, Giampaolo Tonello e Armando Zamberlan, oltre a tutti i ragazzi del direttivo dell’UC Sovizzo per il grande lavoro organizzativo che hanno fatto in questi mesi non proprio facilissimi.

«Grazie anche alle istituzioni che sono al nostro fianco, agli sponsor che ci sostengono con grande passione, alle forze dell’ordine, alle associazioni che collaborano con noi e agli oltre 100 volontari che saranno impegnati sul percorso il giorno della gara. A loro il compito di garantire la sicurezza degli atleti in corsa».

Saby Sport

Uc Sovizzo