La vera Super Light Racing (SLR) è questa. L’abbiamo provata

05.08.2025
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Abbiamo provato il modello (rinnovato) SLR 3D Carbon di Selle Italia. E’ paragonabile alla precedente SLR Boost? No, la nuova e la “vecchia” sono due selle completamente diverse e anche la copertura con tecnologia 3D ha fatto un gran passo in avanti.

Il design della nuova SLR è una sorta di via di mezzo tra la Flite Boost e la versione SLR precedente, si avvicina più ad una forma a T per via di una sezione centrale maggiormente sfinata. E’ più sfruttabile e a nostro parere anche più comoda. Entriamo nel dettaglio del test.

Impatto racing senza mezze misure
Impatto racing senza mezze misure

La SLR 3D Carbon del test

E’ la versione L3, quella con una larghezza di 145 millimetri ed una lunghezza di 242 (in precedenza era 248, ma la forma è tutta diversa), ai quali sono da sottrarre (per quanto concerne la seduta) i 2 centimetri (circa) dello spoiler posteriore in carbonio. Non adotta il suffisso Boost, ma resta pur sempre una sella corta. Ha i due rail in carbonio con uno spazio utile di arretramento/avanzamento di 7 centimetri ed anche in questo caso è stato fatto un cambiamento rispetto al passato. Sono posizionati e disegnati per assecondare un avanzamento della posizione, come vuole la tendenza attuale.

Lo scafo è in carbonio ed è molto rigido, con una copertura in 3D (un blocco unico) che sfrutta la tecnologia Carbon DLS. Il reticolo della copertura è stato completamente cambiato, meno “duro”, più confortevole ed equilibrato, maggiormente progressivo e con le zone a sostegno differenziato. C’è il solito canale Superflow bello abbondante. Non è una sella a buon prezzo, perché 449,90 euro non sono pochi, ma la tecnologia applicata a questo prodotto è tanta.

Sulla bici ancora più bella

E’ oggettivamente bella da vedere, perché ha un disegno filante che richiama una leggerezza estrema e tanta performance. Ci piace perché pur avendo una “linea neutra” con un profilo “quasi” piatto, si nota il grande lavoro che è stato fatto proprio sul design relativo alla seduta.

Ai lati è magra e molto scaricata, fattore che influisce in modo positivo sulla profondità della pedalata e libertà interna della coscia. La sezione posteriore non si alza (è dritta), al centro è perfettamente in bolla e la punta tende leggermente verso il basso ed il comfort ne guadagna.

La tecnologia 3D in test

Una bella evoluzione se confrontata con la versione SLR precedente. La nuova è più sfruttabile, più equilibrata, sostiene (e questo sostegno si sente eccome), ma non è dura e non offre risposte particolarmente secche. La nuova sella è progressiva. C’è da considerare anche uno scafo che, nonostante un ampio canale, non mostra flessioni, soprattutto nella sezione centrale.

Non si crea alcuna depressione, un aspetto vantaggioso anche per il mantenimento ottimale della posizione. Sì, la nuova SLR ci piace di più e la sua copertura 3D è tutta Made in Italy. Il catalogo Selle Italia prevede anche il modello con copertura standard.

Una sezione centrale in bolla, scaricando la punta verso il basso, con la nuova SLR si può
Una sezione centrale in bolla, scaricando la punta verso il basso, con la nuova SLR si può

Cambia l’altezza sella?

Non abbiamo avuto necessità di fare variazioni e a nostro parere c’è un motivo ben preciso, il risultato di due aspetti tecnici. Il primo è legato ad una sella scaricata ai lati, come scritto in precedenza, fattore che libera la parte interna della coscia e porta a sfruttare la profondità della pedalata. Il secondo si riferisce alla possibilità di sfruttare tutta la superficie della sella, senza alcuna pressione quando si va in punta.

Non è poca cosa trovare sempre la giusta posizione a prescindere dal contesto ambientale. Resta fondamentale saper adeguare la giusta inclinazione e darsi qualche ora di tempo per capire le potenzialità della sella.

Uno dei punti chiave del design della sella
Uno dei punti chiave del design della sella

In conclusione

La nuova SLR 3D Carbon non è una sella per tutti, perché è costosa, è dotata di tanta tecnologia ed è da contestualizzare in un segmento di strumenti/componenti massimizzati per l’agonismo di alto livello. Rispetto alla versione precedente è migliorata in tutto e pur essendo leggerissima, non troppo morbida, è piuttosto comoda anche nel medio/lungo periodo.

Buona parte del suo equilibrio, in fatto di seduta, arriva dal binomio copertura 3D e scafo, la prima resa più sfruttabile, il secondo che è più sostenuto. Chi sceglie una sella del genere non deve prendere come riferimento solo il valore alla bilancia, ma le potenzialità complessive di un componente estremizzato in tutto.

Selle Italia

Nuova Selle Italia SLR 3D, l’abbiamo messa alla frusta

22.04.2023
6 min
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La SLR è un’icona per l’intera categoria, un prodotto di punta e storico per Selle Italia che incontra lo sviluppo con la tecnologia Carbon DLS 3D.

L’abbiamo provata nella versione Boost Superflow idmatch L3, ovvero con una lunghezza di 248 millimetri (è una sella corta), larga 145 e abbiamo posto alcuni quesiti ad Enrico Andreola, product manager dell’azienda veneta.

La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)
La SLR 3D è stata sviluppata anche con il contributo di Cancellara (foto Selle Italia)
Cosa rappresenta una SLR sviluppata e creata con la tecnologia 3D?

Tecnicamente è un passo avanti rispetto alle selle tradizionali e alla comune tecnologia 3D utilizzata dai concorrenti. E’ un prodotto che viene sviluppato e fatto tutto in Italia e anche questo non è un dettaglio da tralasciare. Con la SLR 3D, in Selle Italia siamo stati in grado di adattare questa tecnologia alla forma di una sella che è anche un prodotto storico per l’azienda.

Cosa significa?

Lavorare con la tecnologia 3D non è semplice, perché è costosa (la SLR 3D in test ha un prezzo di listino di 359,90 euro ndr), perché richiede dei tempi di sviluppo e produzione molto lunghi e perché è una tecnologia con la quale puoi fare molto, ma per essere adattata richiede delle ricerche approfondite. Talvolta risulta più semplice adattare il prodotto alla tecnologia stessa. In Selle Italia abbiamo scelto la direzione opposta, anche per mantenere un’identità ben precisa.

Quanto tempo è necessario per fare una SLR 3D?

Ci vogliono dei macchinari specifici che hanno dei costi enormi. Noi riusciamo a fare 3 coperture 3D con una tempistica compresa tra i 50 e 65 minuti, alle quali sono da aggiungere oltre 8 ore di post produzione per le varie fasi e per singolo pezzo.

Quali sono i passaggi più complicati?

Dal punto di vista del progetto SLR 3D l’aver mantenuto il disegno del prodotto e far mantenere la forma della sella una volta ultimata, sono due passaggi davvero complicati. La SLR 3D non è dritta, è sagomata, ha delle densità differenziate ed è molto sottile, un’insieme di fattori parecchio complicati da far collimare tra loro. E poi, nella fase finale, uno dei processi più complicati da considerare è l’incollaggio, diverso da una sella standard.

Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”
Due SLR a confronto Boost 3D vs Boost “convenzionale”
Rispetto ad una sella standard, una 3D con tecnologia Carbon DLS dura di più?

Tecnicamente si, ma è pur vero che non abbiamo ancora uno storico che ci permette di avere dei dati per fare dei confronti precisi.

Immaginando uno scenario futuro, cosa c’è da aspettarsi dall’applicazione della tecnologia 3D applicata alle selle?

La tecnologia 3D evolverà ulteriormente e probabilmente verrà declinata anche a prodotti della fascia media del mercato. Questo potrebbe succedere perché anche altre aziende svilupperanno in 3D ed i costi si abbasseranno. La produzione 3D però è diversa e non credo assolutamente che sostituirà la categoria delle selle convenzionali. Potrebbe essere interpretata come un’alternativa e un’ulteriore possibilità di scelta.

I nostri feedback

In fatto di prestazione e feeling, è importante sottolineare l’equilibrio che la SLR 3D offre lungo tutta la sua superficie e, sempre in termini di seduta, la 3D è molto differente rispetto alla versione standard (a parità di taglia idmatch). Equilibrio che arriva dal grande supporto. In fatto di percezione è più rigida e sostenuta, aspetto che si percepisce anche verso la punta.

Un grande aiuto arriva dalle due depressioni posizionate nel punto dove la sella inizia ad allargarsi, due punti che contribuiscono a stabilizzare il corpo durante lo sforzo, specialmente in salita e quando si guadagna nuovamente la seduta dopo un’azione in fuori sella. Rispetto ad una sella con la copertura classica la SLR 3D offre anche un maggiore grip e aiuta tantissimo il mantenimento della posizione.

E’ fondamentale avere una posizione corretta sulla bicicletta e della sella stessa. Dovrebbe essere sempre così, per essere performanti e per sfruttare a pieno “l’ecosistema bicicletta”, ma un corretto posizionamento della sella occupa un ruolo ancora maggiore con la SLR 3D.

A prescindere dalla situazione e dal modo di pedalare, si percepisce una sella rigida, per nulla cedevole nella struttura reticolare e che non tende mai ad “affossare” il punto dove il corpo appoggia. Inoltre questa SLR è molto sottile e tutto questo sostegno diventa un vantaggio per nulla scontato.

In conclusione

Tra le diverse selle che adottano la tecnologia 3D, la Selle Italia SLR 3D Boost è quella che mostra un maggiore supporto, ma anche un notevole sostegno, tant’è vero che in alcuni momenti sembra spingere verso l’alto. Rispetto al modello convenzionale la 3D sembra più tosta. Tutta la copertura 3D si comporta in modo decisamente diverso, rispetto ad una sella standard con schiuma sotto il rivestimento. Questo fattore, a nostro parere, la fa entrare di diritto in una categoria di utilizzatori agonisti e/o che interpretano la bicicletta (ed tutti i componenti) come un qualcosa di funzionale alla ricerca della performance e della massima resa tecnica.

Non è scomoda, tutt’altro, ma necessita di qualche ora per prendere la confidenza necessaria, per essere capita e per far si che venga sfruttata al massimo delle potenzialità. SLR 3D è una sella racing ai massimi livelli.