Team DSM Scott

Doppio cambio per Sunweb: nome e Scott

20.12.2020
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Il Team Sunweb è uno dei più conosciuti e vittoriosi del panorama WorldTour. Per il 2021 cambia nome e biciclette, infatti si chiamerà Team DSM e Hindley e compagni pedaleranno su bici Scott.

Nuovo sponsor, nuovi colori e nuove biciclette per la Sunweb

Da Cervélo a Scott

DSM è una società che si occupa di scienza della salute globale, della nutrizione e della sostenibilità ambientale. Oltre a questo primo grande cambiamento, il team passerà dalle bici Cervélo alle Scott. I modelli che verranno usati saranno l’Addict RC, la nuova Foil e per le cronometro la Plasma, ovviamente tutte con freni a disco.
I bolidi Scott saranno equipaggiati con ruote Shimano e componenti Syncros. Anche il gruppo sarà del marchio nipponico con il Dura Ace Di2.

La Scott Addict Rc nella nuova colorazione del Team DSM
La Scott Addict Rc nella nuova colorazione del Team DSM

Addict RC per tutti i terreni

Iniziamo con la Scott Addict RC, una bicicletta adatta a tutti i terreni ma che dà il meglio sulle salite. Il telaio è realizzato in carbonio HMX SL e ha un design dei tubi con profilo aerodinamico. L’obiettivo dei tecnici Scott è stato quello di ottimizzare il flusso d’aria e ridurre la resistenza aerodinamica. L’intero kit telaio è cavo e ha l’interno totalmente pulito per ridurre al massimo il peso. La zona del movimento centrale è stata irrigidita rispetto alla versione precedente grazie a una sofisticata stratificazione delle fibre di carbonio ad alto modulo. I foderi obliqui sono ribassati, in modo da evitare il ristagno dell’aria e migliorare in questo modo l’aerodinamica.

Un punto molto importante è il manubrio Creston iC SL Carbon di Syncros. Il passaggio dei cavi è completamente interno, in modo da avere una totale pulizia frontale. La forma del manubrio è stata ottimizzata per fornire un’ergonomia ottimale. Inoltre, la particolare lavorazione del carbonio ha portato ad avere un manubrio rigido e al tempo stesso con un migliore assorbimento degli urti.

Quante vittorie per la Foil

La Scott Foil è la bicicletta aerodinamica per eccellenza del marchio svizzero e che sarà l’arma in più per i velocisti del Team DSM. Anche la Foil monta il manubrio Creston iC SL Carbon che permette l’integrazione completa dei cavi. L’aerodinamicità della Foil è data dal suo design brevettato: la Tecnologia F1. Questa tecnologia è stata usata nelle bici Scott che hanno vinto tappe in tutti i grandi Giri, svariate classiche fra cui spicca anche la Parigi-Roubaix e molte altre corse nel mondo.

Un punto importate della Foil 2021 è la forcella che è stata completamente ridisegnata per permettere il passaggio dei cavi interno e favorire il corretto flusso d’aria. La nuova forcella permette di montare pneumatici di larghezza fino a 30 millimetri. Un altro punto che sarà molto apprezzato dai corridori del Team DSM è il movimento centrale PF86, che permette un’ampia giunzione fra i tubi obliquo e quello conico in prossimità del movimento centrale. Grazie al processo di produzione brevettato da Scott della fibra di carbonio si è ottenuto un movimento centrale molto rigido.

La nuova Scott Foil sarà la bici aerodinamica del Team DSM
La nuova Scott Foil sarà la bici aerodinamica del Team DSM

Scott Plasma 6

Per le cronometro i corridori del Team DSM utilizzeranno la nuova Plasma 6, che ha visto ben quattro anni di lavoro da parte dei tecnici Scott. Un punto che è stato migliorato rispetto alla versione precedente è la posizione del tubo obliquo. Dai numerosi test fatti da Scott è risultato che la migliore posizione aerodinamica del tubo obliquo sarebbe esattamente dietro il pneumatico anteriore, ma il minimo movimento della ruota crea una forte turbolenza. Per ovviare a questo è stato constatato che la seconda posizione più veloce è quella con un divario ampio fra la gomma e il tubo obliquo, e in questa direzione è andato lo sviluppo di questa bicicletta.

Qui vediamo la nuova Plasma in una versione adatta al triathlon
Qui vediamo la nuova Plasma in una versione adatta al triathlon

Un tocco italiano

Per finire segnaliamo che Scott fornirà anche il casco Centric Plus e che per quanto riguarda le gomme troviamo un marchio italiano, vale a dire Vittoria con i pneumatici in graphene.

Trek Domane SLR 9 etap

Tappa gravel, cosa ne pensano le aziende?

28.11.2020
4 min
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La suggestione di inserire una tappa gravel all’interno di un grande Giro e più nello specifico durante il Giro d’Italia sta suscitando un notevole interesse. Dopo aver sentito cosa ne pensano alcuni corridori, direttori sportivi e meccanici, abbiamo contattato alcune aziende per sapere i loro pareri.

Userebbero la bici endurance

Siamo partiti da Rudy Pesenti responsabile Media & Events di Trek Italia che ha anche la fortuna di sentire spesso Vicenzo Nibali.
«Per noi che la guardiamo sul divano da casa sarebbe una cosa bellissima, certo per i corridori non so».

La domanda che ci poniamo è quale bicicletta potrebbero usare i professionisti su un terreno più accidentato: «Io penso che userebbero la Domane, d’altronde si possono montare pneumatici fino a 38C e ha il sistema IsoSpeed sia anteriore che posteriore. La Domane è nata per affrontare la Roubaix. Non penso che utilizzerebbero la Checkpoint, è troppo morbida per i professionisti».

Poi Rudy Pesenti ci fa notare un aspetto interessante «Più che altro devi pensare che ogni corridore dovrebbe avere almeno due biciclette, questo vuol dire caricare tanto materiale in più per affrontare una sola tappa. Per noi non sarebbe un grosso problema, però non so le squadre più piccole se riuscirebbero ad affrontare uno sforzo logistico tale».

Ma a livello di marketing i vantaggi sarebbero notevoli: «Per noi sarebbe molto bello far vedere un modello di bici che di solito non è usato dai professionisti, se non alla Roubaix».

La Scott Addict Gravel 10 specifica per questa specialità
La Scott Addict Gravel 10 specifica per questa specialità

Basta non massacrare i corridori

Un altro marchio che ha una gamma molto ampia che va dalle mountain bike fino alle cronometro è Scott. Nicola Gavardi Communication & PR Manager di Scott Sports è anche un appassionato ciclista, sia su strada che off road.
«Sarebbe bellissima da vedere, però mettiti nei panni dei corridori, sai quanti rischi correrebbero? Non credo che gli farebbe molto piacere».

La sicurezza dei corridori è un argomento molto sentito anche dalle aziende, d’altronde gli investimenti sono importanti e vedere perdere un proprio corridore a causa di un tracciato troppo spinto non fa molto piacere.

«L’importante è non mandare al massacro i corridori. Se si parla di fare un Colle delle Finestre con un fondo non lavorato con l’aggiunta di altri tratti in salita allora il discorso è valido. Ma se parliamo di fargli fare anche delle discese, allora il gioco diventa pericoloso, perché loro spingono».

E a livello logistico? «Se dovessero usare delle bici gravel allora alcune squadre più piccole farebbero fatica ad organizzarsi e ad avere tutto il materiale. Ma io penso che non cambierebbero i telai, al massimo userebbero altri cerchi con gomme più larghe e altri rapporti. Te pensa che noi abbiamo vinto una Roubaix con la Foil».

Il manubrio Gravel di Deda Elementi con la forma tipica da gravel
Il manubrio Gravel di Deda Elementi con la forma tipica studiata per i tracciati gravel

Magari su strade bianche

Il gravel richiede anche dei componenti specifici e allora abbiamo sentito Davide Guntri di Deda Elementi e Responsabile dei Team riforniti dal marchio italiano. Davide è un ex corridore che ancora oggi pedala ed esordisce così: «Io mi metto nei panni dei corridori e ti dico subito di no. Ho fatto le Strade Bianche e ti posso assicurare che quando arrivi sei già bello stordito. Se vogliamo dirla tutta quello è già gravel, poi oggi si sta andando verso dei livelli esagerati. Se mi dici di mettere qualche tappa come quella di Montalcino vinta da Evans o un Colle delle Finestre non lavorato, allora ti dico che va bene, fanno bene allo spettacolo e non fanno correre troppi rischi ai corridori».
E poi c’è la questione dei materiali e anche Davide Guntri sottolinea un aspetto già accennato in precedenza: «Si aprirebbe un divario incredibili fra le WorldTour, che sono ben rifornite, e le squadre professional che non avrebbero lo stesso livello di materiale. Questo è un aspetto da tenere in conto, i corridori non partirebbero alla pari».

Le ruote di FSA K-Force Off Road AGX ideali per il gravel
Le ruote di FSA K-Force Off Road AGX ideali per il gravel

Sulla stessa linea FSA

Un altro marchio che rifornisce molte squadre professionistiche ed ha una gamma di prodotti specifica anche per il gravel è FSA. Abbiamo parlato con Alessandro Confalonieri Responsabile Marketing di FSA e praticante gravel.
«La suggestione è sicuramente interessante, ma anche parlando con Claudio Marra (Vice Presidente di FSA), la logistica sarebbe proibitiva, soprattutto per i produttori di biciclette e ancora di più per noi fornitori di componentistica, in quanto prevedrebbe una fornitura completa di tutt’altra tipologia di prodotti per tutti i team supportati».

E poi rilancia: «Un’ottima idea sarebbe invece condividere alcuni tratti gravel in qualche tappa, come per il Tour de France con la Parigi Roubaix e per lo stesso Giro la tappa di Montalcino, questo aumenterebbe l’effetto scenografico di qualche tappa piatta e genererebbe sicuramente ottimo materiale di marketing senza sforzi esagerati da parte degli sponsor».

Scott Speedster 30, orizzonti illimitati

20.11.2020
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Prova su strada e sterrato della Scott Speedster 30. Una bici per tutte le tasche e per tutti livelli nata per divertirsi e magari anche per viaggiare. Un vera poltrona su asfalto, nel fuoristrada tira fuori gli artigli e diventa inarrestabile. Il montaggio (Shimano Grx) è affidabile e robusto. Le gomme, che su questa tipologia di bici giocano un ruolo importantissimo, sono le Schwalbe G-One da 35 millimetri e davvero pochi fondi riescono a metterle in difficoltà.

Dopo aver ammirato le imprese (e il pensiero) di Lachlan Morton cerchiamo di saperne di più sulle gravel bike, una bici che porta con sé un grande carico di tecnica e “filosofia”. Tra le mani abbiamo la Scott Speedster 30.

Questa bici è una garanzia per divertimento e affidabilità. La linea Speedster rappresenta la gamma gravel del brand americano. Ha diverse versioni e la 30, quella che abbiamo provato noi, è senza dubbio quella che spicca per il rapporto qualità/prezzo. La Speedster 30 costa 1.499 euro “chiavi” in mano. Bisogna aggiungerci solo i pedali e si può partire!

Nel video sono esposte le specifiche tecniche, nel testo che segue vi descriviamo le nostre sensazioni dopo averla provata.

Una… poltrona su asfalto

Come accennato anche nel video ciò che spicca è la guidabilità su tutti i terreni. E’ davvero una  bici molto facile con cui prendere il feeling.

Su asfalto sembra di viaggiare in poltrona. Il merito è senza dubbio delle gomme, le Schwalbe G-One allround da 35 millimetri. Neanche sembra di essere su una bici in alluminio. Silenziosa, fluida e anche dotata di una certa reattività. O quantomeno non sembra pagare dazio rispetto alle “cugine” da strada.

E quando poi s’impugna il manubrio nella parte bassa, la comodità è totale. Infatti, con la piega che tende a sporgere, il polso non ruota e segue la linea del braccio. Gli arti restano molto rilassati.

La copertura G-One di Schwalbe
La copertura G-One di Schwalbe

Speedster e lo sterrato

Ci ha stupito per la tenuta di strada e per il comfort. Specie su fondo erboso o di terra. L’inserimento in curva è preciso e si ha un bel senso di sicurezza.

Cambia invece il discorso se la strada è bianca o ha dei ciottoli. In quel caso occhio alle pressioni delle gomme, perché tende un po’ ad allargare. Molto dipende anche dal… manico e, come detto, dalla gomma. Il disegno allround (tasselli fitti e piccoli) punta molto più sulla scorrevolezza, secondo noi, che non sulla tenuta. In tal caso meglio abbassare un po’ i bar e non salire oltre i 3. E se si vuol andare più in basso si può optare per un inserto.

Con i comandi Shimano Grx la presa è sempre comoda
Con i comandi Shimano Grx la presa è sempre comoda

Occhio alle misure

Quando la bici va in crisi? Sui tratti rocciosi o tecnici, ma caspita, non è mica una mountain bike! Senza ammortizzatori è normale saltellare. Per questo occhio alle misure. Se si è incerti meglio scegliere quella più piccola, piuttosto che quella più grande. Vale sia per il telaio che per la lunghezza dell’attacco. Perché? Perché se s’incontrano dei tratti tecnici si riesce a governare meglio la bici e a spostarsi con il sedere dietro la sella, in pieno stile biker. E allora sì che gli ostacoli impossibili diventano ben pochi.

scott-sports.com

Scott Addict RC Pro

Nuova Scott Addict RC, ancora più veloce

30.10.2020
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Scott non si fa trovare impreparata per il 2021 e lancia sul mercato la nuova Addict RC. Una bicicletta dal pedigree prestigioso che ha vinto la Vuelta lo scorso anno con Simon Yates. La nuova versione si propone ancora più competitiva.

Un punto su cui Scott ha lavorato molto è l’aerodinamica, ad iniziare dall’integrazione dei cavi. La nuova Addict RC è la prima bici che ha il passaggio dei cavi totalmente integrato sia per i gruppi meccanici che elettronici. Questo risultato si è avuto con il nuovo “asse eccentrico per forcella”. In pratica è stato creato uno spazio fra i cuscinetti, superiore e inferiore, della serie sterzo. In questo modo è possibile far passare tutti i cavi sia della trasmissione che dei freni. Tutto questo in combinazione con il manubrio Creston IC ha prodotto la piena integrazione.

Sempre per favorire l’aerodinamica è stato brevettato un nuovo profilo dei tubi, con l’obiettivo di ridurre la resistenza all’aria. Anche i foderi obliqui più bassi concorrono a migliorare l’aerodinamica evitando che l’aria ristagni in quella zona e crei una resistenza maggiore.

Il marchio svizzero è riuscito grazie a una stratificazione innovativa delle fibre di carbonio a modulo elevato, a incrementare la rigidità del telaio del 14,5% e senza penalizzazioni in termini di peso. La geometria è ovviamente tipica di una bicicletta orientata alla ricerca delle prestazioni.

Nell’immagine di apertura si vede la Scott Addict RC Pro montata con lo Shimano Dura Ace Di2 e ruote Syncros Capital 1.0 35 Disc.

Prezzo di euro 8.499,00

scott-sports.com

Scott Centric Plus

Nuovo Scott Centric Plus, più leggero e sicuro

23.10.2020
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Il marchio svizzero ha lanciato il nuovo Centric Plus, un casco utilizzato dai professionisti del Team Mitchelton-Scott che ne apprezzano il design che favorisce l’aerodinamica e l’eccellente areazione. Rispetto alla versione precedente è stato completamente ridisegnato. Gli ingegneri Scott hanno lavorato per combinare la ventilazione, la leggerezza e un alto livello di sicurezza. Il Centric Plus ha la qualità di essere versatile, infatti oltre che dai professionisti della strada, viene usato anche dai campioni della mountain bike, uno su tutti Nino Shurter.


Il nuovo Centric Plus è dotato di numerose prese d’aria per favorire la traspirabilità e vanta un peso di 220 grammi. Questo valore è di 30 grammi inferiore rispetto al vecchio Centric. Anche il sistema di regolazione 270 Halo è stato studiato per dare un’ampia gamma di microregolazione. Questo permette di trovare la migliore posizione per ogni tipologia e forma di testa. Fra i miglioramenti c’è anche l’aggiunta di un anello gommato che fornisce una presa ottimale anche quando si indossano i guanti.


Un’attenzione particolare è stata posta sulla sicurezza con l’adozione del sistema Mips. I tecnici Scott svizzero hanno lavorato a stretto contatto con quelli di Mips e hanno integrato questo sistema nel casco. Il Mips è un sistema che aumenta la protezione contro il movimento rotatorio trasmesso al cervello in caso di impatti angolari. Il Mips riduce il movimento rotatorio assorbendo e reindirizzando le energie e le forze che potrebbero essere trasmesse al cervello in caso di caduta.

Prezzo di euro 199,90

scott-sports.com

Scott Sunweb

Nel 2021 la Sunweb su bici Scott

20.10.2020
2 min
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Non ci sono solo i cambi di squadra per i corridori, ma anche per i marchi di biciclette. Ed è così che Scott sarà presente ancora nel WorldTour con il Team Sunweb.

Stessa mentalità

Scott si pone l’obiettivo di realizzare biciclette veloci e vincenti, così come il Team Sunweb ricerca le vittorie seguendo il modello “Keep Challenging”. Questo è rappresentato dalle due strisce centrali che corrono lungo il completo indossato dai corridori. Una striscia sta a mostrare il continuo progresso degli atleti e l’altra riflette lo sviluppo continuo dell’ambiente in cui operano. Questa mentalità si sposa alla perfezione con l’approccio “No Shortcuts” di Scott.

Tre bici in dotazione

Il Team Sunweb correrà con la Addict RC per le gare a tappe e in salita, con la Foil per gli sprint e i percorsi più veloci, infine la Plasma per le cronometro. Tutte le biciclette saranno dotate di componenti Syncros. Il Team Sunweb sarà equipaggiato con l’ultimo manubrio integrato di Syncros, il Creston Ic SL con cavi interni e design ergonomico.

La fiducia di Ducrot

«Dopo nove anni con GreenEdge Cycling / Mitchelton-Scott, crediamo che sia giunto il momento di cambiare e abbiamo trovato nel Team Sunweb il partner ideale per un nuovo inizio – afferma Pascal Ducrot, vicepresidente di Scott Sports – sono uno dei team leader nel mondo delle gare con un organico molto giovane e ambizioso, ma soprattutto vogliono migliorare insieme a noi ogni singolo giorno; il team lo fa sulla bici, mentre noi lo facciamo con l’ingegneria e lo sviluppo di nuove tecnologie per costruire bici più veloci. –

«Siamo fiduciosi – prosegue – verso questa partnership che offrirà fin dall’inizio risultati emozionanti. Il nostro team di ingegneri non vede l’ora di lavorare a stretto contatto con gli esperti di ingegneria e biomeccanica del Team Sunweb così da creare una sinergia utile alla prossima generazione delle nostre bici da strada».

Per Sunweb un onore

Grande entusiasmo anche da parte del Team Sunweb. Narelle Neumann, responsabile scientifica del Team afferma: «Scott ha un record senza precedenti nella progettazione delle bici da corsa e nell’introduzione di una tecnologia sempre nuova e rivoluzionaria. Nonostante la reputazione premium di Scott, il loro team di ingegneri continua ad impegnarsi per rivoluzionare le bici del futuro, e presentare bici che fanno effettivamente la differenza nelle gare ad alto livello. E’ un grande onore per i nostri rider correre con bici Scott. Ed è un privilegio per i nostri esperti lavorare al fianco del team di ingegneri di Scott nel loro continuo viaggio verso la perfezione».

Eurobike

Eurobike 2020, cosa dicono le aziende?

16.10.2020
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In questo 2020 segnato dall’emergenza Covid, il mondo delle fiere sembra essere uno di quelli maggiormente colpiti. Non potevano fare eccezione le fiere dedicate al mondo ciclo. Noi di bici.PRO abbiamo voluto vedere a che punto si trova Eurobike, la più grande esposizione di settore in Europa.
Partiamo con il dire che gli organizzatori tedeschi hanno programmato la fiera nei giorni 24-26 novembre, ritardandola di molto rispetto al solito periodo posto a cavallo fra fine agosto e inizio settembre. Ma su quali presenze potrà contare? Abbiamo chiesto ad alcune aziende se andranno o meno e il perché della loro scelta.

Cambiano gli interlocutori

Siamo partiti da Paolo Graziani, titolare di Sixs, nota azienda di abbigliamento tecnico.
«Quest’anno non andremo ad Eurobike e non è per il Covid. Dal 2014 fino al 2019 ci siamo sempre andati, ma dal 2018 – aggiunge l’imprenditore romagnolo – ho iniziato ad avere dei dubbi. Negli ultimi due anni l’interesse verso il prodotto si è ridotto e sono cambiati gli interlocutori commerciali. Prima c’erano più distributori, che a noi servono per raggiungere nuovi mercati, ultimamente passavano sempre di più i singoli negozianti. Puoi immaginare che noi non possiamo distribuire in tutto il mondo tramite i singoli negozianti, quindi l’interesse per la fiera è calata». Oltre al cambio degli interlocutori Graziani sottolinea un altro aspetto «I costi sono alti, oltre allo spazio devi pensare al viaggio e al personale. Rispetto ai benefici non vale più la pena».

Costi elevati

L’aspetto dei costi/benefici è quello che ha spinto anche Scott a non aderire, come ci ha confermato Nicola Gavardi, Responsabile Marketing di Scott Italia.
«La scelta di andare o meno ad Eurobike non dipende da Scott Italia, ma è una scelta della casa madre, che ormai da qualche anno ha deciso che per i costi elevati non vale più la pena».

Stesso discorso anche per Giant, colosso del ciclismo mondiale. Lo dice Fabio Arcardini, Responsabile Marketing di Giant Italia: «La casa madre ha deciso da cinque anni di non partecipare più alle Fiere tipo Eurobike. Alla base c’è un cambio di strategia, preferiscono organizzare più eventi per essere maggiormente a contatto con i dealer. Si ottengono risultati migliori a un costo inferiore».

Troppo tardi

Fra le aziende italiane anche Santini non parteciperà ad Eurobike come dichiarato da Paola Santini, Marketing Director di Santini Cycling Wear
«Una delle principali motivazioni della non partecipazione di Santini alla fiera Eurobike 2020 è legata alla data: per noi novembre è troppo tardi perché abbiamo presentato tutte le collezioni 2021 ai nostri clienti mesi fa. In generale, abbiamo smesso di partecipare alla fiera già da qualche anno perché per noi non è più un’occasione per trovare nuovi clienti, ma solo per incontrare quelli già consolidati. Inoltre, dato che solitamente i nostri clienti e distributori li incontriamo già a gennaio presso la nostra azienda, la relazione costi/benefici in merito alla partecipazione alla fiera, è per noi scemata negli anni».

Forfait Selle Italia

Un altro marchio italiano famoso nel mondo, Selle Italia ha dichiarato attraverso Federico Mele, Marketing e Communication Manager dell’azienda veneta.
«Il “gruppo” Selle Italia ha deciso di non prendere parte a questa edizione, molto particolare, di Eurobike 2020 per le motivazioni che tutti sappiamo e che sono strettamente legate all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19. Inoltre, la data proposta risulta essere un pò troppo avanti nella stagione e poco si collima con le esigenze commerciali e di marketing dei vari brand Selle Italia, Selle San Marco e idmatch. Sicuramente, per l’edizione 2021, valuteremo con grande piacere e serietà il nostro ritorno in fiera a Friedichshafen»

Ridimensionamento

Per finire una testimonianza molto interessante ci è arrivata da Stefano Montroni, Responsabile Marketing di Abus Italia.
«Per noi Eurobike è sempre stato l’appuntamento più importante dell’anno, in quanto Abus è un marchio tedesco, ma quest’anno noi di Abus Italia non andremo. La casa madre tedesca ci ha detto che per loro Eurobike è diventata una fiera nazionale e non più internazionale, quindi le varie filiali nazionali non saranno fatte venire. La tendenza anche per i tedeschi è quella di partecipare ad eventi che si svolgono all’aperto, tipo l’Italian Bike Festival che si è svolto a Rimini»

In definitiva si può affermare che lo stato di salute di Eurobike non sembra buonissimo, e questo non è dovuto solo al fattore Covid, ma sembra più un cambio di strategie aziendali. Queste preferiscono eventi mirati con i loro dealer nei singoli paesi, oppure eventi all’aperto dove c’è anche la possibilità di far provare i prodotti ai consumatori finali.

Scott e-ride

Scott. Una e-road dal carattere corsaiolo

16.09.2020
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E’ stata presentata a settembre la nuova Scott Addict eRIDE. A prima vista assomiglia molto alla versione muscolare in dotazione ai professionisti della Mitchelton-Scott. In realtà si tratta della prima bici da strada elettrica del marchio svizzero. Grazie al manubrio Syncros Creston iC il livello di integrazione è massimo. L’Addict eRIDE si presenta con un look pulito, infatti non ci sono cavi esterni. Tutti i modelli sono dotati della combinazione Syncros Creston iC o manubrio / attacco manubrio. Il telaio ha un peso di 1.040 grammi per un peso completo poco sopra i 10 chilogrammi. Gli ingegneri del progetto eride e road hanno lavorato insieme per bilanciare al meglio le necessità che richiede un’unità di trasmissione con il telaio in carbonio di una bici da strada World Tour. Il motore Mahle con 40 Nm di coppia è posto nel mozzo della ruota posteriore. La batteria è integrata nel tubo obliquo. Scott da la possibilità di allungare l’autonomia delle proprie uscite grazie ad una batteria supplementare da 208 Wh. La tecnologia di proprietà di Scott rende questa seconda batteria simile a una seconda borraccia. Facile da portare nel portaborraccia posto lungo il tubo verticale, permette di avere una capacità totale di 460 Wh. Il sistema si adatta automaticamente per essere alimentato da due sorgenti differenti. La Scott Addict eRIDE è disponibile in quattro diversi modelli, inclusa una versione Contessa dedicata alle donne come parte della collezione Contessa Signature di Scott lanciata di recente. Addict eRIDE sarà disponibile presso i rivenditori locali entro novembre 2020.

Prezzo a partire da euro 4.499,00

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