Preparazione rivoluzionata. Adesso anche Elisa ha i suoi picchi

12.03.2022
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Aveva tagliato il traguardo della Strade Bianche da pochi secondi, ed Elisa Longo Borghini aveva subito voluto mettere le cose in chiaro circa la sua prestazione (un buon ottavo posto) e sul fatto che il ciclismo femminile fosse cambiato. «Il livello – disse Elisa – si è notevolmente alzato in campo femminile. Non è più come una volta, non posso pretendere di andare forte da febbraio a ottobre. Servono dei picchi di forma oggi anche per noi donne».

Effetto del WorldTour femminile. Tutto sta cambiando. E queste sue parole le abbiamo “girate” al suo preparatore, Paolo Slongo.

Paolo Slongo segue direttamente la preparazione della campionessa italiana
Paolo Slongo segue direttamente la preparazione della campionessa italiana

Tre picchi

«Beh sì, Elisa ha detto bene – spiega Slongo – non può essere in forma per tutto l’anno. Storicamente Elisa era sempre costante, in una buona condizione per tutto l’arco della stagione. In qualche appuntamento prefissato andava un pelo di più ed in altri un pelo di meno. Ma quest’anno abbiamo voluto cambiare qualcosa».

«Abbiamo deciso di partire un po più calmi, anche con un chiletto in più di peso. Una scelta ponderata proprio per partire con più energia, per arrivare progressivamente in forma».

Slongo ha previsto quindi un crescendo per la Longo Borghini. Ma presto già potrebbe andare bene, meglio di quanto fatto in Toscana.

«Penso – spiega il coach – che già dalle classiche del Nord, nelle Ardenne, farà un bello step. Però bisogna guardare a tutta la stagione, soprattutto a una stagione che aggiunge al già fitto calendario il Tour de France».

«E poi ci sarà il Mondiale in Australia, dove comunque per le donne potrà diventare una corsa dura e quello strappo vicino all’arrivo ne fa una corsa che le si addice».

Insomma i picchi dell’atleta della Trek Segafredo saranno tre: Ardenne, Giro-Tour che sono distanziati di una ventina di giorni l’uno dall’altro, e il mondiale a fine stagione. Ha ragione Elisa: il ciclismo femminile sta cambiando e sempre più somiglia a quello degli uomini.

Per Elisa Longo Borghini un 8° posto alla Strade Bianche
Per Elisa Longo Borghini un 8° posto alla Strade Bianche

Il cambio di ritmo

Ardenne, Giro, Tour… oggi per vincere serve esplosività, che è un po’ il tallone d’Achille della fuoriclasse piemontese. Ma Slongo assicura che stanno lavorando anche sotto quell’aspetto.

«Quel cambio di ritmo e la volata sono le cose che gli vengono un po’ a mancare, lo sappiamo. Ci stiamo lavorando, ma rendiamoci anche conto che ad un certo punto è anche una questione di fibre muscolari.

«Quindi sì: può sempre migliorare, però non si può cambiare quello che la natura ci ha dato. Penso che la forza di Elisa sia la resistenza».

Paolo Slongo ed Elisa proprio prima del via della corsa senese
Paolo Slongo ed Elisa proprio prima del via della corsa senese

Rivoluzione mentale?

E psicologicamente, un’atleta come Elisa, sempre pronta e “abituata” ad impostare in un certo modo la sua stagione agonistica come lo recepisce un cambio così importante? E’ una bella rivoluzione a ben pensare…

«Un bel cambio sì. Ne abbiamo parlato apertamente quest’inverno – ammette Slongo – per certi aspetti mi sembra di essere tornato un po’ con Vincenzo (Nibali, ndr). Il campione vorrebbe sempre essere competitivo e quando non lo è se ne dispiace. Comunque Elisa sa che c’è un progetto, un programma ben preciso e lo vive bene».

 

«E poi anche alla Strade Bianche non era molto distante dalle migliori, anzi. E’ arrivata sotto l’ultima salita con le migliori sei. E questo a mio avviso è molto importante, specie se si considera che di fronte a lei ci sono dei gradini di forma da acquisire. E’ un grande segno per il prosieguo della stagione. E credo che nella sua testa anche lei pensi questa cosa».

Elisa nella crono del Giro del Giro d’Italia Donne 2021
Elisa nella crono del Giro del Giro d’Italia Donne 2021

Giro sì, pressione no

Slongo ha parlato di Giro d’Italia e Tour de France. Giusto ieri si è saputo qualcosa di più sulla corsa rosa. Una corsa che sulla carta sembra meno dura degli altri anni con il suo arrivo in quota del Passo Maniva. Un percorso così può far sognare la Longo Borghini.

«La nostra idea – dice Slongo – è quella di non creare pressione per quel che riguarda la classifica generale delle corse a tappe. Noi non partiamo al Giro per fare classifica. Poi vedremo come andranno le cose. Però non starei qui a fare annunci, né dichiarazioni.

«Elisa è anche un’atleta da corse di un giorno e non è sempre facile fare bene anche nella generale. Intanto pensiamo a classiche tipo Liegi e non dimentichiamo che dopo il Giro ci sarà anche il Tour».