Tenere asciutta la pelle e termoregolare il corpo è una sfida ardua, soprattutto nelle stagioni difficili da interpretare. Gobik ha la soluzione, si chiama Cell Skin ed è l’asso nella manica per la primavera e l’autunno. Una sensazione di comodità costante per tutte le uscite in bici. Il valore aggiunto è la traspirabilità che in questa maglia a maniche corte viene favorita dallo studio dei materiali e dalla tecnologia Polartec Delta.
Il tessuto Polartec permette una termoregolazione ottimaleIl body mapping segue le linee e le esigenze di traspirazioneIl tessuto Polartec permette una termoregolazione ottimaleIl body mapping segue le linee e le esigenze di traspirazione
Tra caldo e freddo
La mezza stagione per il ciclista esiste eccome. Nei periodi intermedi l’alternanza di caldo e freddo durante le uscite in sella è ricorrente. Con l’intimo Cell Skin il corpo rimane asciutto e alla giusta temperatura favorendo così la sinergia con altri capi tecnici. Il tessuto Polartec Delta è una vera e propria rivoluzione in termini di traspirabilità e termoregolazione, in quanto lavora in modo più efficiente rispetto ai tessuti a seconda pelle. Grazie a una struttura esagonale che alza i punti di contatto con la pelle, il flusso d’aria interno aumenta, con una più rapida dispersione dell’umidità e una minore aderenza.
La traspirabilità è una delle peculiarità di questo prodotto, infatti il ventaglio di utilizzo comprende temperature che vanno da 15 a 30°C. Il raffreddamento per evaporazione è il modo più importante con cui il corpo elimina il calore in eccesso quando è caldo. E’ il motivo per cui si suda. Quando il sudore evapora, il calore latente viene rimosso dalla superficie della pelle. Polartec Delta lavora infatti con il corpo per amplificare i suoi meccanismi naturali di raffreddamento.
Traspirazione e comfort sono due pregi di questo capo tecnicoTraspirazione e comfort sono due pregi di questo capo tecnico
Perfect Fit
Le cuciture piatte e il peso leggero offrono un elevato livello di comfort. Il colletto ampio che non provoca fastidi o sfregamenti è sintomo di una vestibilità che si adatta all’anatomia del ciclista e favorisce il movimento sulla bicicletta. Il taglio Perfect Fit fa si che la Cell Skin si adatti ad ogni fisicità e alle linee della corporatura.
La comodità del capo passa attraverso anche il tessuto morbido e avvolgente. Un mix di caratteristiche tali da rendere la Cell Skin il valore aggiunto in termini di comfort dinamico.
La vestibilità Perfect Fit favorisce i movimenti del ciclistaLa vestibilità Perfect Fit favorisce i movimenti del ciclista
Taglie e prezzo
La Gobik Cell Skin vanta un peso piuma di appena 70 grammi. Come una seconda pelle risulta essere il compagno perfetto per le uscite durante autunno e primavera. Disponibile in tre taglie da XS-S, M, L-XL. Il prezzo consultabile sul sito è di 55 euro.
Peso ridotto, protezione e comfort ai massimi livelli. Santini Unico, un pool di capi tecnici di altissimo livello, dedicati a chi vuole il massimo in tutto
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Probikeshop, leader europeo dell’e-commerce ha un nuovo grande brand nel suo portfolio: DHB. Dontholdback (traduzione: non trattenerti), questo si nasconde dietro l’acronimo di uno dei brand iconici dei capi tecnici più moderni.
Il marchio DHB fonda le sue origini nel Regno Unito, fa parte del gruppo Wiggle-CRC ed è specializzato nell’ambito del ciclismo e triathlon, con collaborazioni legate anche all’applicazione dei tessuti Polartec. Abbiamo provato due linee dedicate alla stagione agonistica tra primavera ed estate e questi sono i nostri feedback.
Il kit RacelineIl kit Raceline
Probikeshop, l’asticella si alza
Con l’ingresso di DHB si amplia ulteriormente l’offerta di Probikeshop in fatto di tecnicità, di qualità e naturalmente della scelta legata alle diverse fasce di prodotto che l’azienda britannica è in grado di offrire. Ma è anche opportuno considerare che il sito francese, punto di riferimento dell’e-commerce, spazia davvero in tutte le categorie della bicicletta. L’abbigliamento DHB è solo uno degli ultimi arrivi (spazio-tempo) top level.
Abbiamo provato le linee DHB Aeron Lab Raceline e Aeron Lab Ultralight. Aeron Lab, è la categoria senza compromessi, sviluppata appositamente per gli atleti con tessuti e lavorazioni innovative, che esprimono le loro prestazioni anche attraverso un’efficienza aerodinamica ricercata.
La maglia intima della linea Aeron Lab con tessuto PolartecLa maglia intima della linea Aeron Lab con tessuto Polartec
Raceline 3.0 a manica corta
Il suffisso Raceline non lascia spazio a molte considerazioni, nel senso che si argomenta la linea di capi tecnici road più evoluta e performante. La maglia è la più aerodinamica disegnata da DHB, testata anche nella galleria del vento, così come la salopette. Quest’ultima, una volta indossata è quasi impercettibile.
La maglia ha le cuciture ridotte al minimo e quelle presenti quasi non si sentono al tatto. La maglia DHB Racelineadotta dei tessuti differenti tra la sezione frontale/posteriore e le spalle/braccia, il tutto per ottimizzare la penetrazione dello spazio, senza sacrificare l’ergonomia ed il comfort. Davanti e dietro il tessuto è maggiormente sostenuto e il girocollo è ribassato. Le spalle e le braccia hanno una sorta di tessuto mesh con un design a celle ampie, che si adegua perfettamente alle forme del corpo e alla posizione da ciclista in presa bassa.
Le tre tasche posteriori non sono eccessivamente profonde, ma sono ben posizionate sulla parte lombare, prima del taglio arrotondato che caratterizza questa shirt. Qui infatti la maglietta tende a scendere leggermente sui glutei, soluzione voluta per aumentare la stabilità del capo in presa aerodinamica. Le ribattitura interna delle cuciture è rinforzata, un ulteriore dettaglio che aumenta la qualità del prodotto. Considerando il rapporto qualità/performance/prezzo, la cifra di poco superiore ai 100 euro proposta su Probikeshop è adeguata, per questo abbigliamento tecnico di altissima gamma.
Tasche belle piene con una buona elasticitàIl girovita e l’inserto grippante posteriore Il tessuto omogeneo ed aero concept della RacelineAlcune peculiarità della Raceline
La salopette che non si sente
Completano in modo naturale l’abbinamento con la maglietta descritta in precedenza. Anche la salopette Raceline è un capo destinato agli agonisti, lo è senza mezzi termini. Al tatto il tessuto è quasi vellutato e una volta indossata la salopette non si sente. Lo stesso tessuto ha due strutture molto diverse tra loro, uno più compatto nell’interno coscia, nell’inguine e sui glutei, uno ancor più sottile, aerato e attillato che copre il muscolo vasto laterale della coscia. Nel complesso ha una buona compressione, per nulla fastidiosa. Il sostegno delle bretelle è eccellente anche quando si cambia spesso la posizione in sella e questo grazie anche all’incrocio sulla schiena.
Il fondo gamba ha una sorta di taglio vivo, con applicazioni grippanti posizionate all’interno e un elastico che non costringe la gamba. Inoltre la salopette offre un’immagine da corridore vero, il che non guasta mai. Il prezzo proposto su Probikeshop è di poco superiore ai 130 euro e anche in questo caso abbiamo un capo molto tecnico concettualmente destinato agli agonisti. E’ dotata di un fondello Elastic Interface Paris HSC.
Molto interessante e comodo il tessuto sul vasto laterale e sulle cosceTasche belle piene con una buona elasticitàMolto interessante e comodo il tessuto sul vasto laterale e sulle cosceTasche belle piene con una buona elasticità
Maglia davvero… Ultralight
La sua leggerezza è incredibile, lo è a livello di valore alla bilancia, lo è in fatto di percezione e traspirazione una volta indossata. E’ un vera e propria rete di pochi grammi, con un taglio ergonomico particolarmente asciutto. E’ adatta alle giornate più calde, ma si indossa volentieri con un capo intimo di buona qualità (ad esempio la maglia intima Aeron Lab con tessuto Polartec) e riesce ad accontentare varie esigenze.
A dispetto della sua leggerezza, ha una vestibilità molto buona, è sostenutanei punti giusti,non è molle/flaccidae non fa le grinze. Le maniche hanno il taglio al laser con una piccola ribattitura interna. Ci sono tre tasche posteriori. Anche in questo caso abbiamo una maglia che tende a scendere leggermente sui glutei, per meglio adeguarsi alla posizione ribassata al manubrio. Molto buono a nostro parere il prezzo di 86,80 euro sul sito Probikeshop.
Manica aderente e salopette con tessuti diversiLa pannellatura posteriore differenziataIl fondello in dotazione alla UltralightLe bretelle della salopette UltralightManica aderente e salopette con tessuti diversiLa pannellatura posteriore differenziataIl fondello in dotazione alla UltralightLe bretelle della salopette Ultralight
Ultralight bib short
La salopette più leggera è dotata di un fondello Elastic Interface Performance Road. Volendo fare un paragone con la salopette Raceline, la Ultralight ha due tessuti molti diversi tra loro, ma con una struttura uniforme, anche se il potere elastico è comunque di ottimo livello. La salopette è leggera e veste in modo ottimale, gratificante da indossare anche nelle giornate con temperature medie.
Le bretelle sono forate, offrono un buon sostegno e si uniscono sulla schiena, con una sorta di rinforzo nella parte centrale. Proprio questo rinforzo ha l’obiettivo (e si sente) di “tirare” in su la salopette e stabilizzarla. Il prezzo di listino proposto da DHB è di 135 euro, ma su Probikeshop si beneficia di qualcosa in meno rispetto ai listini.
La collezione Maillot Jaune, lanciata questa primavera da Santini e il Tour de France, si trasforma per affrontare l’inverno. Il maglificio italiano propone cinque capi e due accessori per le uscite nella stagione fredda. Una capsule collection per portare con sé l’unicità del Tour de France anche durante le uscite a basse temperature.
La giacca Allez Vega Xtreme gode di massima traspirabilità e stabilità termicaCalzamaglia Allez, in calda e morbida termofelpaLa maglia a maniche lunghe Allez, realizzata in termofelpa HotwindLa giacca Allez Vega Xtreme gode di massima traspirabilità e stabilità termicaCalzamaglia Allez, in calda e morbida termofelpaLa maglia a maniche lunghe Allez, realizzata in termofelpa Hotwind
Il Tour addosso
La collezione Maillot Jaune celebra l’unicità del Tour de France con capi unici sviluppati da Santini. La collezione racchiude in sé il valore simbolico della Grand Boucle ed è identificata dalla particolarità del logo che può essere interpretato come riproduzione stilizzata di un ciclista visto dall’alto, o come un atleta dalle braccia alzate in segno di vittoria.
Grazie a Santini autunno e inverno si potranno affrontare con un’estetica unica e dedicata al Tour de France. Capi pensati per affrontare il freddo, con stile ed eleganza, e caratterizzati dalla qualità che contraddistingue le proposte del marchio lombardo. Un’altro valore aggiunto è il design con i colori della linea Maillot Jaune rappresentati da blu oltreoceano, il nero e il giallo, per un look minimal ed elegante.
Il maglione in Polartec Power Wool con tessuto compression stretch bidirezionaleFelpa in tessuto Polartec Windbloc, per riparare da aria, pioggia e umiditàIl maglione in Polartec Power Wool con tessuto compression stretch bidirezionaleFelpa in tessuto Polartec Windbloc, per riparare da aria, pioggia e umidità
Tecnico per l’inverno
La collezione comprende tutto quello che serve al ciclista per non avere paura delle temperature che si abbassano. In primis la calzamaglia Allez, in calda e morbida termofelpa, è dotata di fondello C3, caratterizzato da una conchiglia protettiva con superficie ergonomica 3D a densità differenziata, per lunghe ore in sella. Dispone di logo e inserti gialli che, uniti al logo Santini rifrangente, aumentano la visibilità su strada. E ancora, la maglia a maniche lunghe Allez, realizzata in termofelpa Hotwind che mantiene la temperatura corporea costante ed è caratterizzata da striature gialle su sfondo blu oltreoceano e dettagli gialli.
In caso di freddo estremo, la linea Maillot Jaune propone la giacca Allez Vega Xtreme, confezionata con tessuto Polartec Windbloc per riparare dall’aria, dalla pioggia e dall’umidità. Il tutto con elasticità, massima traspirabilità e bilanciamento termico, e con il tessuto Polartec Alpha, utilizzato per l’interno del collo, che mantiene al caldo quest’area delicata. Grazie a queste caratteristiche c’è un’ottimale evaporazione del sudore che mantiene asciutto il corpo. Le maniche sono tagliate al vivo e foderate in tessuto fleece con uno strato esterno sul polso in PU completamente impermeabile.
I guanti invernali sono anch’essi dotati di logo e fascia rifrangenteI copri scarpe Maillot Jaune per proteggersi dal freddo completamenteI guanti invernali sono anch’essi dotati di logo e fascia rifrangenteI copri scarpe Maillot Jaune per proteggersi dal freddo completamente
Stile che scalda
La collezione si arricchisce con altri due capi versatili per tutti i giorni. La felpa e il maglione tecnico di lana Maillot Jaune, entrambi realizzati con tessuti Polartec. La felpa in tessuto Polartec Windbloc, per riparare dall’aria, dalla pioggia e dall’umidità, garantisce elasticità, massima traspirabilità e bilanciamento termico. Il maglione in Polartec Power Wool con tessuto compression stretch bidirezionale che combina la lana, la regina tra le fibre naturali, con fibre sintetiche.
A completare il look in sella, e proteggere le aree periferiche del ciclista, la collezione invernale include guanti e copri-scarpe Allez.
La collezione invernale Maillot Jaune è disponibile sul sito Santini e anche su www.letour.fr e nei selezionati negozi di ciclismo nel mondo.
La più avanzata e colorata di sempre. La nuova collezione Cold Series 23 di Gobik punta in alto e lo fa ridisegnando le pagine del catalogo rivolte alle temperature che si abbassano. I capi femminili raddoppiano. Grazie alla collaborazione con Polartec la gamma invernale si rinnova, infine la gamma di colori della collezione, si rifà il look rendendola più vivace e più contemporanea.
Questa nuova proposta della casa spagnola è arrivata alla sua ottava edizione. Angel Lencina, del Dipartimento sviluppo prodotti dell’azienda, illustra così la nuova serie: «Questa collezione va in continuità con le precedenti, ma si caratterizza per le grafiche rinnovate che ci rendono riconoscibili su strada o sui trail».
La nuova collezione fa dell’innovazione e dei miglioramenti il suo tratto distintivoLa nuova collezione fa dell’innovazione e dei miglioramenti il suo tratto distintivo
Per lei, la linea Blend
Una delle maggiori novità della gamma è la serie Blend, che si colloca tra la linea Black, dal profilo sobrio e in tinta unita, e la linea Printed, più colorata.
«Con Blend – spiega Angel – giochiamo soprattutto con le maniche, la tasca e l’interno del collo, in una collezione mista, a cavallo tra le due collezioni precedenti». La nuova estetica emerge già con i modelli esclusivi femminili. «Il rapporto con i nostri follower è quotidiano e in seguito alle loro indicazioni abbiamo lanciato modelli con vestibilità studiata appositamente per le donne, sia con le maglie sia con le giacche Mist ed Envy realizzate con tessuti Polartec».
La collaborazione con Polartec ha creato un valore aggiunto alla collezioneLa collaborazione con Polartec ha creato un valore aggiunto alla collezione
Polartec, valore aggiunto
«La collaborazione con Polartec – afferma Ángel -concretizzatasi soprattutto con la creazione delle giacche Envy e Armour, è stata accolta favorevolmente già la scorsa stagione. Abbiamo ricevuto molti feedback positivi sulle prestazioni di questi capi, con una forte domanda per il prossimo inverno».
Ora alla linea si aggiunge anche Eminent, descritto come un gilet, dotato di uno strato interno in tessuto Alpha che offre un buon isolamento termico, come una giacca a vento. Ángel ha anche parlato della creazione di Cell Skin, uno strato esterno in tessuto Delta, una sorta di pannello a nido d’ape che genera piccole camere d’aria che favoriscono la termoregolazione del corpo.
I capi sono versatili e adatti anche per un utilizzo off-roadI capi sono versatili e adatti anche per un utilizzo off-road
Inverno senza timori
Gobik ha anche aggiunto due nuove giacche alla collezione, completando così il suo già ricco catalogo. Per le condizioni di pioggia estrema, è nata la giacca Exo, un altro capo sviluppato in collaborazione con gli atleti del UAE Team Emirates. Una giacca impermeabile pensata per condizioni di pioggia e di vento estreme, con tenuta termica e un buon grado di traspirabilità grazie all’uso della membrana eVent DVstorm.
L’altro capo innovativo è la giacca Unbeat, la nuova arrivata nella famiglia off-road di Gobik. Progettata per il gravel, la Mtb e le bici elettriche. È una giacca a vento leggera con cappuccio e uno strato esterno idrorepellente e resistente agli impatti con la vegetazione. La Zolder, una calzamaglia con cerniere laterali per il riscaldamento e il defaticamento, per il pre e il dopo gara. Oppure l’ottimizzazione della salopette lunga Limited 5.0, in particolare la pettorina, ora un po’ più larga, per una migliore aderenza e vestibilità e traforata per una maggiore traspirabilità.
Vento, freddo e pioggia sono condizioni per cui Gobik ha realizzato prodotti specificiVento, freddo e pioggia sono condizioni per cui Gobik ha realizzato prodotti specifici
Sempre più accessori
Gli accessori della gamma Gobik sono da sempre un valore aggiunto in campo di tecnologie e performance. Tra le new entry troviamo il nuovo reggiseno sportivo da donna Lithe realizzato in collaborazione con le professioniste della FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope.
Per finire i guanti Zero con isolamento Primaloft Gold, perfetti per l’inverno inoltrato, assieme ai Lynx per Mtb, lunghi, leggeri e con un grip eccezionale. Gobik presenta anche un altro paio di articoli molto utili in ogni uscita: la borsa sottosella Compact e la cover portafogli per cellulareEssential.
I capi sono estremamente tecnici e mettono insieme una vestibilità ottimale, la funzionalità e versatilità che non ha pari. Versatilità? Sì, perché i capi con la tecnologia Delta sono adatti alle giornate più calde, ma anche quando è necessario espellere l’umidità in modo costante per non raffreddarsi in modo eccessivo.
Ma anche le grafiche rendono merito al prodottoMa anche le grafiche rendono merito al prodotto
Con Polartec Delta
Traspirabilità, non è solo un’aggettivo ma è un deterrente per le giornate da canicola. Il potere traspirante è il soggetto della tecnologia Polartec Delta, che si mescola con i capi leggeri. Il tessuto facilita la veicolazione del sudore e del vapore verso l’esterno del capo.
Inoltre il particolare abbinamento dei tessuti e la loro struttura, funge come un sistema di termoregolazione. Quest’ultima è una caratteristica importantissima quando, come in questo periodo, si parla di climi estremi.
La sezione posteriore della maglia con la tecnologia Polartec
La parte frontale è in Power Stretch
Il punto di unione delle bretelle, sulla schiena, con il tessuto Delta
La sezione posteriore della maglia con la tecnologia Polartec
La parte frontale è in Power Stretch
Il punto di unione delle bretelle, sulla schiena, con il tessuto Delta
La shirt Delta Optic
E’ una maglia con una vestibilità Slim-Fit, aderente ed elastica, che bene si adatta alle forme del corpo ed è adatta ad un pubblico che ricerca una performance elevata. Non ha una struttura in rete mesh e nonostante questo ha un range ottimale di utilizzo di temperatura compreso tra i 25 e 40°.
Al di la del design ha un’applicazione dei tessuti (e della tecnologia) differenziata: il Polartec Power Stretch caratterizza le maniche e la sezione frontale, il Delta è sulla schiena.
Power Stretch aiuta nell’aerodinamica ed è bello da vedere ed è quasi impalpabile. Il tessuto Delta invece è sulla schiena, ha un touch più ruvido e una trama completamente differente.
L’obiettivo di quest’ultimo è quello di non creare accumuli di calore e sudore, vapore e umidità. Il tessuto, con una trama leggermente differente, è anche sotto le tasche; e non è un dettaglio.
La nuova imbottitura NAT
Un “vecchio” fondello GITevo
La nuova imbottitura NAT
Un “vecchio” fondello GITevo
Il pantaloncino
Il pantaloncino Santini Freccia è una salopette leggera e traspirante in ogni sezione, dalla parte bassa/mediana della coscia, dove il tessuto è forato, fino ad arrivare alla pannellatura (in tessuto Polartec Delta) dietro la schiena.
Quest’ultima ha un duplice obiettivo: il primo è quello di una termoregolazione ottimale, il secondo è unire le bretelle e creare sostegno, ma senza costrizioni. La trama del tessuto è una sorta di ondulato, che non blocca la ventilazione.
E poi c’è il nuovo fondello Santini NAT con un inserto in gel pensato per dissipare le vibrazioni. Le sue doti tecniche sconfinano nell’endurance, con una performance ottimale che va oltre le 6 ore.
Ha 4 strati in totale, tra microfibra, gel, un foam a densità singola e la parte a contatto con la pelle antibatterica e traspirante. E molto sostenuto nella sezione centrale e scaricato ai lati.
Il pannello forato presente sulla coscia
La salopette non è ha taglio vivo e nel fondo gamba ha un inserto grippante
Dettagli curati, qui la zip con la patella d protezione
La maglia Delta Optic e la salopette Freccia
La tre tasche posteriori, profonde e sostenute
La manica della shirt è a taglio vivo
Il pannello forato presente sulla coscia
La salopette non è ha taglio vivo e nel fondo gamba ha un inserto grippante
Dettagli curati, qui la zip con la patella d protezione
La maglia Delta Optic e la salopette Freccia
La tre tasche posteriori, profonde e sostenute
La manica della shirt è a taglio vivo
Le nostre impressioni
La maglia non blocca la sudorazione (per fortuna), pur azzerando gli accumuli e aiutando ad espellere l’umidità creata durata lo sforzo. Questo avviene principalmente sulla pannellatura della schiena e la consistenza del tessuto fa capire proprio questo concetto.
La parte frontale e le maniche asciugano in un attimo e anche in questo caso non si ha mai la sensazione di avere una capo bagnato, magari prima di buttarsi in discesa. Questa di Santini è una maglia aderente, ma al tempo stesso morbida e parecchio elastica, con tre tasche profonde sul retro.
Che belli i pantaloncini! La combinazione del tessuto è ben fatta e le cuciture sono impercettibili. Nella zona addominale ha un taglio medio, appena sotto l’ombelico e il tessuto non si inzuppa di sudore. La parte bassa e frontale delle bretelle prosegue fino a metà torace, dove cambia il tessuto e la sua densità, diventando maggiormente consistente e sempre traspirante. L’obiettivo è quello di garantire sostegno, senza sacrificare il supporto.
Il fondello NAT è molto differente, rispetto al modello GITevo (utilizzato in precedenza sulle salopette Karma Delta). Quello in dotazione alla salopette Santini Freccia Delta offre un sostegno maggiore nella sezione centrale ed ha una compattezza apprezzabile.
A nostro parere è adatto a chi spinge scaricando il peso del corpo sulla parte più larga della sella, oppure a quei ciclisti che usano delle tipologie di selle con un ampio canale di scarico. Il design del fondello supporta il pavimento pelvico, senza che questo sprofondi nel canale.
Fergus Niland è il direttore creativo di Santini, personaggio a tratti eclettico e grande appassionato di ciclismo. Con lui abbiamo trascorso un fine settimana carico di emozioni, quello della Parigi-Roubaix. L’argomento principale è stata la bicicletta, ma si è chiacchierato ad ampio spettro di come il mondo dell’abbigliamento, dei tessuti e delle membrane hanno cambiato il modo di fare sport. Di come le collaborazioni con i team pro’ di altissimo livello e delle partnership con aziende come Polartec, permettono al consumatore finale di “andare in bicicletta sempre”.
Fergus Niland e la nuova giacca con membrana Polartec (@matteo_zanga polartec)Fergus Niland e la nuova giacca con membrana Polartec (@matteo_zanga polartec)
L’evoluzione dei tessuti ha cambiato il modo di vivere il ciclismo?
I tessuti sono migliorati, sotto tutti i punti di vista. Sono più funzionali a prescindere dalla loro categoria e indirizzo specifico. Ci permettono di sfruttare una serie di compromessi, un fattore vantaggioso per il consumatore finale. I tessuti oggi disponibili offrono tanti vantaggi: ad esempio permettono di costruire capi tecnici sempre più specifici, leggeri e protettivi, tutti aspetti che giocano un ruolo importantissimo quando si pedala e si fa sport in genere. Oggi possiamo stare in bicicletta più a lungo e pedalando meglio, anche quando fa molto freddo e piove a dirotto. Questo avviene anche grazie ai capi che abbiamo a disposizione, costruiti con tessuti e membrane inimmaginabili fino a qualche anno a dietro.
La collezione Paris-Roubaix di Santini (@matteo_zanga)La collezione Paris-Roubaix di Santini (@matteo_zanga)
Cosa è cambiato prima di tutto?
Il modo di interpretare la traspirazione corporea, non solo nel ciclismo. Il gioco delle prestazioni legate ai capi tecnici ha sempre un soggetto, ovvero la traspirazione. Oggi non esistono più le mantelline della pioggia, che proteggevano dagli agenti esterni, ma diventavano controproducenti perché facevano sudare tantissimo. Le tecnologie attuali ci permettono di utilizzare le membrane, che non bloccano la sudorazione e la termoregolazione. Polartec è un ottimo esempio di questo concetto. E’ molto complicato sviluppare una membrana e renderla sfruttabile a 360°, ma riuscire a farlo ci permette di sfruttare dei capi che ci piace definire multiuso, ampiamente sfruttabili in diverse situazioni.
La giacca Santini con membrana Polartec (@matteo_zanga)La giacca Santini con membrana Polartec (@matteo_zanga)
Quanto tempo è necessario per lo sviluppo di un capo tecnico?
Ci vogliono 7/8 mesi circa, dipende dalla tipologia di prodotto. Ci sono diversi passaggi fondamentali da tenere in considerazione, uno di questi è avere uno stretto contatto con il fornitore del tessuto e della membrana che vogliamo applicare sul capo. Collaborare a stretto contatto e avere una scambio costante di idee è fondamentale. Il ciclismo è da sempre una disciplina molto esigente e permette disviluppare molto in fatto di tecnica e di idee.
Il maglificio Santini, una parte della produzione (@santini)Il maglificio Santini, una parte della produzione (@santini)
Però c’è anche la linea produttiva, dove materialmente i capi prendono vita
Forse non è il primo, ma di sicuro è uno dei primissimi passaggi da considerare. Il maglificio Santini si basa su una produzione sartoriale, dove non ci sono solo le macchine, ma esistono gli operatori che cuciono fisicamente le giacche, le maglie e il resto della collezione. Solo loro sono in grado di fornire delle indicazioni precise di come è lavorata una membrana e un tessuto, se è possibile fare quel taglio e applicare quella cucitura, oppure no.
Sola nel velodromo di Roubaix: Longo Borghini e la Trek-Segafredo sono i migliori testimonial di SantiniSola nel velodromo di Roubaix: Longo Borghini e la Trek-Segafredo sono i migliori testimonial di Santini
E poi ci sono le squadre dei pro’. Quanto conta lavorare con loro?
E’ fondamentale, se si tratta di un’azienda che vuole sviluppare e innovare. Gli atleti professionisti sono focalizzati nella ricerca della funzionalità ai massimi livelli e questo ci permette di affrontare situazioni che vanno anche oltre il limite. Il mondo del professionismo è una sfida continua, si provano costantemente nuove soluzioni, le stesse che troveremo a disposizione del consumatore.
Polartec è un marchio di Milliken & Company, produttore di riferimento per quanto riguarda soluzioni tessili innovative e sostenibili (sinonimo di performance senza compromessi… ricordate l’invenzione del moderno pile sintetico nel 1981?). Ora ha introdotto una nuova campagna digitale che mostra nella loro diversità coloro che condividono l’amore universale e la gioia dello stare nella natura. La campagna ha come protagonisti oltre 30 diversi appassionati di “outdoor” che indossano prodotti di 16 differenti marchi partner di Polartec. All’iniziativa è stato inoltre dedicato un sito web specifico.
Un video, 13 registi
Prima di iniziare il progetto, Polartec ha organizzato un “focus group” per ascoltare le esperienze, analizzare i potenziali problemi e le prospettive per il futuro. Discussione che ha fatto emergere il bisogno di raccontare, da parte dei diversi protagonisti, le proprie storie..
Con questa originale iniziativa, Polartec punta i riflettori sul tema della diversità e dell’inclusione, con l’obiettivo di mostrare come la gioia di vivere all’aria aperta possa unirci tutti senza alcuna distinzione.
Castelli e Polartec, tecnicamente un abbinamento perfettoCastelli e Polartec, tecnicamente un abbinamento perfetto
Creato lo scorso anno, il video è stato realizzato da 13 registi provenienti da sei diversi territori (Stati Uniti, Giappone, Francia, India, Canada e Navajo Nation). Un progetto globale che abbinando una persona ed un luogo ad un colore specifico da vita ad una serie emozionante di ritratti intensi che mettono in luce gioia, benessere e connessione con la natura.
Ciascun regista aveva un preciso compito: la tipologia di attività “outdoor”, l’ora e testi della canzone con i quali confrontarsi per realizzare la propria narrazione. Polartec ha anche chiesto agli stessi registi di girare la telecamera verso di sé per così potersi a loro volta filmare.
David Karstad, VP Marketing e Creative Director PolartecDavid Karstad, VP Marketing e Creative Director Polartec
Difendere e condividere l’ambiente
«Con questo lavoro – ha dichiarato David Karstad, VP Marketing e Creative Director di Polartec – abbiamo voluto mostrare la vera natura degli appassionati dell’outdoor, ovvero quella di un gruppo eterogeneo di persone che semplicemente amano stare all’aperto. Opportunità ed accesso sono passi cruciali per l’inclusione e l’ispirazione. Passi che assicurino che ci sia una prossima generazione di appassionati di outdoor spinti a condividere la loro passione, a difendere la natura ed a conservare il nostro diritto collettivo di goderne».
La campagna, lanciata all’Outdoor Retailer Snow Show di Denver in Colorado, continuerà sui social e su altri spazi digitali frequentati dagli appassionati di “outdoor”.
Nel pieno della stagione invernale l’abbigliamento è fondamentale per sconfiggere il freddo e riuscire ad allenarsi al meglio. I prodotti ed i materiali hanno fatto enormi passi in avanti, una delle caratteristiche fondamentali per l’abbigliamento invernale è la traspirabilità. Che poi deve essere unita perfettamente all’isolamento termico per mantenere il corpo asciutto e caldo durante tutto l’allenamento, così si presenta la Logo Alpha Padded Jacket di rh+.
Il fondo della Logo Alpha Padded Jacket ha un elastico Grip Fit Xlight con silicone interno antiscivolo Il fondo della Logo Alpha Padded Jacket ha un elastico Grip Fit Xlight con silicone interno antiscivolo
Tecnico e senza compromessi
La giacca di rh+ forninsce il giusto riparo da freddo ed intemperie, i test effettuati in laboratorio danno come range di temperatura tra -1 e 5 gradi centigradi. Il riparo da vento ed acqua è garantito dai tessutiAD Biomorphic Light e Biomorphic WR Dual Cell ID. Sono materiali ultra resistenti ai quali viene fatto un trattamento water repellent. Il tessuto è leggero e rapido ad asciugare, in più garantisce un ottimo isolamento termico anche bagnato.
La Logo Alpha Padded Jacket unisce leggerezza e una grande capacità di isolamento termico La Logo Alpha Padded Jacket unisce leggerezza e una grande capacità di isolamento termico
Sudore addio
L’imbottitura interna è la Polartech Alpha, che con meno materiale fornisce un maggior isolamento termico. L’equilibrio che si crea tra calore, leggerezza e traspirabilità sintetizza molto bene lo studio e lo sviluppo che rh+ ha dedicato alla giacca Logo Alpha Padded. la possibilità di far circolare internamente alla giacca un flusso d’aria, pur sempre esiguo, consente di allontanare rapidamente l’umidità dal corpo. E’ una caratteristica fondamentale per un indumento invernale in quanto il sudore, nel caso dovesse rimanere “intrappolato” nella giacca, aumenterebbe la sensazione di freddo durante la pedalata.
Full zip frontale con camlock autobloccante personalizzato
Ci sono tre tasche posteriori con una zip interna che porta il numero di scompartimenti a quattro
Full zip frontale con camlock autobloccante personalizzato
Ci sono tre tasche posteriori con una zip interna che porta il numero di scompartimenti a quattro
Curata nei minimi dettagli
Gli inserti sono cuciti con tessuto Biomorphic Light. Una versione che offre le stesse caratteristiche di protezione da vento e pioggia ma con un isolamento termico minore. La vestibilità è molto curata e comoda grazie ai polsini ed al colletto sagomato. Inoltre, le quattro tasche posteriori, di cui una con la zip, offrono un grande spazio per apporre tutti gli oggetti di cui necessitiamo durante le nostre pedalate.
Il prezzo di acquisto per le Logo Alpha Padded Jacket è di 164,90 euro.
Il marchio iberico Gobik ha sviluppato in collaborazione con Polartec un pool di capi tecnici per la stagione invernale, specifici per condizioni di vento freddo, pioggia. Si chiama Black Series e utilizza i tessuti con le tecnologie Polartec Alpha e NeoShell.
Una delle caratteristiche del prodotto NeoShell, con una sorta di “felpato” all’interno del capo
La dicitura Polartec NeoShell che compare sulla giacca Gobik Armour
Un dettaglio della manica, traspirante ma anche capace di adattarsi alle caratteristiche di chi indossa il capo
La giacca Armour Thermal
Nuovo er NeoShell, una sorta di “felpato” all’interno del capo
La dicitura Polartec NeoShell compare sulla giacca Armour
Un dettaglio della manica, traspirante ma anche capace di adattarsi
La giacca Armour Thermal
Gobik, spirito di innovazione
Il ciclismo è considerato da molte aziende del settore (e non solo), lo sport outdoor per eccellenza, perché lo sforzo fisico si confronta con il continuo cambiamento delle condizioni climatiche. Non solo, con questo è necessario far collimare diversi processi di termoregolazione corporea e i capi tecnici, con i loro tessuti sono in grado di influire sulla performance atletica, in positivo e/o in negativo.
La Black Series di Gobik è composta dalla Armour Thermal Jacket e dalla Envy Water Jacket ed entrambe combinano la tecnologia NeoShell. Questo tessuto è protettivo e traspirante, confortevole grazie alla sua elasticità che gli permette di adattarsi al corpo ed è impermeabile. Polartec Alpha invece è in dotazione alla giacca Envy Water. Quest’ultima è disponibile in due versioni, a manica corta oppure lunga ed è una sorta di complemento con l’obiettivo di essere impermeabile prima di tutto. E’ utilizzabile anche in condizioni miti, combinata a capi primaverili e summer.
La giacca Water
Idrorepellente prima di tutto, la giacca Water di Gobik con tecnologia Polartec Alpha
La giacca Water
Idrorepellente prima di tutto, Water ha tecnologia Polartec Alpha
Cosa significa Polartec
Nello specifico, Polartec NeoShell è un pilastro dei capi tecnici più moderni che proteggono e permettono di allenarsi anche in condizioni estreme, di vento gelido e pioggia. È un tessuto con un peso molto ridotto e viene impiegato nei capi con un alto tasso tecnico. E’ traspirante perché permette di veicolare verso l’esterno il vapore prodotto durante lo sforzo, è impermeabile e la sua elasticità diventa un vantaggio in quanto non blocca i movimenti. Alpha invece è una sorta di membrana isolante, originariamente sviluppata per le forse speciali USA. Il tessuto è leggerissimo e si basa su fibre sintetiche volumizzate, combinate con una struttura a rete più solida, una sorta di scheletro interno. E’ waterproof ma anche isolante e in combinazione con un capo NeoShell aumenta il suo range ottimale di utilizzo, configurabile tra i 10° e -5°.